Il tartaro sui denti del cane è un problema che si riscontra piuttosto frequentemente; il tartaro si forma con il passare nel tempo a causa dei residui di cibo che non vengono rimossi nel corso delle operazioni di pulizia dei denti; si ha, di conseguenza, una colonizzazione batterica che alla lunga porta alla formazione della placca dentaria; questa, calcificandosi, dà luogo alla formazione degli inestetici e dannosi depositi di tartaro.
Diversamente dalla placca batterica, il tartaro è ben visibile a occhio nudo e si presenta come uno strato giallastro o brunastro fissato sulla superficie dentale. Uno dei problemi di questi depositi è che la loro superficie non è liscia e ciò fa sì che la placca batterica vi si depositi ancora più velocemente; questa continuerà a calcificarsi dando vita a una sorta di circolo vizioso.
Inizialmente il tartaro interessa i denti a livello superficiale; in seguito può penetrare all’interno del solco gengivale e, man mano che accumula, causa un’irritazione gengivale che, a sua volta, porterà alla formazione di tasche parodontali nelle quali penetreranno e si annideranno moltissimi microrganismi patogeni; questi causeranno seri problemi alla struttura ossea che sostiene i denti che inizialmente cominceranno a muoversi e a dolere; le gengive sanguineranno e il risultato finale sarà la caduta del dente.
Il tipo di alimentazione è un problema relativo
Molti ritengono che la formazione del tartaro sui denti del cane sia legata al tipo di alimentazione seguita dal nostro amico a quattro zampe; in realtà, le cose stanno un po’ diversamente; è sì vero che i cibi umidi tendono a insinuarsi più facilmente e insidiosamente negli spazi interdentali, ma pensare di prevenire il tartaro alimentando il nostro cane con determinati cibi ed evitandone altri è una strategia che non darà i risultati sperati.
Tartaro – Come si cura
Molti cani che hanno superato i tre anni di età presentano accumuli di tartaro più o meno significativi; pensare di rimuovere questi depositi spazzolando anche vigorosamente i denti del nostro amico è pura illusione.
Quando il tartaro si è già formato è necessario ricorrere all’intervento del veterinario; sarà piuttosto in seguito che si dovranno mettere in atto le migliori strategie di prevenzione.
In molti studi di veterinari si effettuano le operazioni di detartrasi con uno strumento apposito; l’ablatore a ultrasuoni; questo apparecchio è dotato di una testina che oscilla a frequenze ultrasoniche; grazie a esso è possibile polverizzare e rimuovere il tartaro senza intaccare minimamente lo smalto dentale. Tutti i denti vengono accuratamente puliti, sulla faccia esterna, su quella interna, su quella superiore e negli spazi interdentali.
L’operazione di detartrasi è eseguita in anestesia generale. È fondamentale che siano accuratamente puliti gli spazi sottogengivali; solo così la detartrasi potrà dirsi veramente efficace. La pulizia di questi spazi è di solito effettuata con strumenti odontoiatrici appositi.

Particolare di denti con tartaro
Tartaro sui denti del cane – Prevenzione
Una volta effettuata la detartrasi, sarà la prevenzione la migliore arma a disposizione contro nuove formazioni di tartaro. È quindi il proprietario il principale protagonista.
Nota importante: l’igiene dentale per essere efficace deve essere quotidiana; a questo scopo si ricorrerà al lavaggio dei denti con lo spazzolino.
È molto importante introdurre la spazzolatura dei denti fin da quando il nostro cane è molto giovane perché così si abituerà molto meglio alle manipolazioni.
In commercio sono disponibili appositi spazzolini per cani, ma in mancanza di essi si possono tranquillamente utilizzare quelli per le persone. Si abbia cura di utilizzare uno spazzolino con setole in nylon, dalla durezza media e con un manico che consenta di arrivare agevolmente ai molari. Se lo si preferisce si possono utilizzare anche gli spazzolini elettrici.
Per quanto riguarda il dentifricio, esistono paste apposite per cani prive di fluoro.
La spazzolatura dovrebbe iniziare dai molari e dai premolari; le prime volte che spazzoliamo i denti al nostro amico ci si può limitare a una pulizia superficiale allo scopo di abituarlo alle manipolazioni che inizialmente possono risultargli fastidiose; in seguito la pulizia dovrà essere molto accurata e riguardare anche le parti interne.
È opportuno tenere un’angolatura di circa 45 gradi fra lo spazzolino e la superficie del dente; così facendo, infatti, le setole penetreranno molto più agevolmente nei solchi gengivali.
È consigliabile, tutte le volte che si è terminata la pulizia dei denti, premiare il nostro amico con delle coccole e giocando con lui; questo gli renderà più gradite le manovre di igiene.
È molto importante abituare fin da piccolo il nostro amico alla pulizia dei denti con lo spazzolino; cominciare questa pratica quando egli è adulto potrebbe essere più difficoltoso; se proprio il nostro amico mostra di non gradire per niente il ricorso allo spazzolino si può ricorrere mezzi alternativi; in commercio sono disponibili, per esempio, integratori alimentari che agiscono tramite la saliva, paste o spray enzimatici che sciolgono la placca dentaria, strisce masticabili apposite ecc. Queste alternative possono fare molto per diluire i tempi di formazione della placca, ma è la spazzolatura dei denti quotidiana la vera arma che consente la prevenzione della formazione di depositi di tartaro.
Per approfondire: Cane e gatto dal dentista e Pulizia dei denti al cane.