La seborrea nel cane è un disturbo molto diffuso. Tutti i cani possono esserne colpiti, ma vi sono alcune razze maggiormente predisposte, vale a dire american cocker spaniel, basset hound, bassotto, dobermann, english springer spaniel, golden retriever, labrador retriever, pastore tedesco, shar pei e west highland white terrier. Si tratta essenzialmente di una dermopatia caratterizzata da un abnorme formazione di scaglie, frequentemente associata a eccessiva untuosità di cute (che spesso è anche maleodorante) e mantello.
Si deve distinguere fra seborrea primaria e seborrea secondaria. Nel primo caso si tratta di un problema congenito (che di solito si manifesta clinicamente nei soggetti di età compresa fra 1 e 3 anni e persiste vita natural durante), mentre nel secondo si tratta di un disturbo legato alla presenza di una condizione patologica sottostante (malattie parassitarie, malattie ormonali, disturbi gastroalimentari ecc.).
Seborrea nel cane – Sintomi e segni
La seborrea si presenta con la presenza di numerose croste secche che si desquamano e che ricordano la forfora umana. La cute e il mantello hanno la tendenza a essere eccessivamente untuosi e, di solito, hanno un odore piuttosto sgradevole.
Il disturbo è fastidioso e il cane tende a grattarsi e, conseguentemente, a graffiarsi, aumentando il rischio di sovrainfezioni di natura batterica.
Diagnosi
È oltremodo importante riuscire a individuare l’esatta natura della seborrea allo scopo di intraprendere un’adeguata terapia. A tale scopo, il veterinario può ricorrere a raschiati cutanei, colture fungine del pelo e ordinare l’esecuzione di esami ematici ed esami delle feci.

Quella dello shar pei è una delle razze che risultano più comunemente colpite dalla seborrea
Seborrea nel cane – Cura
Le forme congenite non possono essere del tutto debellate, ma è però possibile alleviare la sintomatologia con bagni medicati la cui frequenza dipende dalla serietà del problema. In genere, nei primi periodi di trattamento si consigliano 2-3 bagni settimanali; con il passare del tempo la frequenza potrà essere ridotta (1-2 bagni mensili).
Se la seborrea è secondaria ad altre patologie, si devono intraprendere specifiche terapie; nel corso del trattamento della causa sottostante, si potrà ricorrere, allo scopo di migliorare la situazione e alleviare la sintomatologia, all’utilizzo di appositi shampoo medicati.