Il riscontro di sangue nelle urine del cane (più tecnicamente si parla di ematuria) è un evento che di solito genera apprensione e preoccupazioni nel proprietario dell’animale; anche se molto spesso le cause che ne sono alla base sono facilmente trattabili, si tratta di evento che non deve mai essere ignorato o comunque sottovalutato perché può essere anche determinato da una condizione patologica di notevole gravità (per esempio, un tumore oppure una grave malattia a carico del rene); se si riscontra tale problema, quindi, è decisamente consigliabile contattare al più presto il proprio veterinario di fiducia e fissare una visita di controllo.
Il sangue nelle urine del cane può essere visibile a occhio nudo (in questo caso si parla di macroematuria) oppure non essere visibile ed essere riscontrato in seguito a un esame sulle urine (in questo caso, invece, si parla di microematuria).
Nel caso di macroematuria il colore delle urine risulta anormale (ricordiamo che, normalmente, il colore delle urine è giallo paglierino); può essere di un rosso vivo, assumere una sfumatura rosacea o risultare torbido.
A seconda della causa scatenante, il sangue nelle urine può essere una manifestazione isolata oppure associata ad altri sintomi e segni (per esempio, quelli che caratterizzano una cistite, come pollachiuria, stranguria, cattivo odore delle urine, urgenza ecc.).
Sangue nelle urine del cane – Cause
Le cause che possono determinare la presenza di sangue nelle urine del cane sono davvero molte; può aiutare il veterinario sapere se il sangue fa la sua comparsa soltanto nella prima parte della minzione, alla fine di questa oppure se appare di continuo.
Nel primo caso è possibile un problema a carico di prostata, pene, vagina, uretra o utero; nel secondo caso è verosimile che siano interessate la vescica o la prostata, mentre nel terzo caso il disturbo sottostante potrebbe riguardare il rene, gli ureteri o la vescica.
Di seguito un elenco delle possibili cause di sangue nelle urine nel cane:
- cistite (è un’infiammazione di origine batterica a carico della vescica, il “serbatoio” per l’urina prodotta dai reni; è un problema che interessa soprattutto i cani femmina; le femmine, infatti, hanno ureteri di lunghezza inferiore e ciò facilita la risalita dei batteri verso l’alto).
- Calcoli (nei cani i calcoli si formano più spesso a livello della vescica, anche se possono essere presenti su tutto il tratto urinario; nel caso di calcoli molto piccoli, la loro espulsione può essere indolore, ma il riscontro di sangue nelle urine è comunque possibile; nel caso di grossi calcoli oltre a perdite di sangue più importanti possono esserci anche complicazioni di una certa serietà, come per esempio un blocco urinario, una vera e propria emergenza medica).
- Pielonefrite (è un processo infettivo che interessa il rene; è di solito di origine batterica, più raro, anche se possibile, il coinvolgimento di altri microrganismi patogeni come virus o funghi; oltre al sangue nelle urine, si possono avere febbre, dolore lombare, mancanza di appetito, vomito; alcuni cani mostrano segni di minzione dolorosa.
- Prostatite (la presenza di sangue nelle urine del cane maschio è talvolta dovuta a un’infezione della ghiandola prostatica di origine batterica).
- Cancro della prostata (il cancro alla prostata non è un tipo di tumore molto frequente nel cane, ma è generalmente maligno; il miglior modo di prevenire questa malattia è la castrazione).
- Ipertrofia prostatica benigna (è un’altra malattia che interessa i soggetti di sesso maschile è che può essere causa di sangue nelle urine, minzione difficoltosa, costipazione e occlusioni fecali).
- Cancro alla vescica (è una delle cause più gravi di presenza di sangue nelle urine del cane; è una forma tumorale molto aggressiva che causa segni e sintomi molto simili a quelli che caratterizzano le infezioni a carico della vescica).
- Coagulopatie (si tratta di disturbi della coagulazione del sangue che possono essere determinati o da vari tipi di malattie oppure dall’ingestione di sostanze tossiche).
Altre cause di sangue nelle urine del cane possono essere gli infortuni che causano lesioni interne, le infezioni da Candida, l’avvelenamento (per esempio, l’ingestione accidentale di veleno per topi), la malattia di von Willebrand e la rickettsiosi.
In alcuni casi la presenza di sangue nelle urine del cane è dovuta a trattamenti farmacologici; per esempio, l’assunzione di ciclofosfamide, un principio attivo utilizzato nella terapia di alcuni tumori e di certi disordini immunitari, è una possibile causa del sintomo in questione.

Una forte infiammazione della vescica (evidenziata nell’illustrazione) può essere la causa del riscontro di sangue nelle urine del cane
Diagnosi
Quando si riscontra il sangue nelle urine del cane è necessario recarsi dal proprio veterinario di fiducia e dare il maggior numero di informazioni possibile in modo da facilitare il processo diagnostico; oltre all’inevitabile esame fisico, è fondamentale che il medico sia messo a conoscenza della storia clinica del nostro amico a quattro zampe. A seconda dell’esito della visita, il medico potrà decidere di somministrare una determinata terapia e predisporre un ulteriore controllo dopo un certo periodo di tempo oppure richiedere subito alcuni esami clinici di approfondimento fra cui, per esempio, analisi delle urine, esami del sangue, urinocoltura, ecografia addominale, radiografie ecc.
Sangue nelle urine del cane – Cura
La presenza di sangue nelle urine del cane non è una malattia, ma un segno di un problema che, come abbiamo visto, può avere numerose spiegazioni; la risoluzione del problema passa quindi attraverso un’adeguata cura della causa sottostante; una volta che questa sarà stata individuata con certezza, il medico potrà decidere quale trattamento effettuare. Per esempio, nel caso in cui il cane sia affetto da cistite, si procederà con la somministrazione di antibiotici (per esempio, l’amoxicillina) per un periodo di tempo variabile dai 6 ai 10 giorni circa.
Se il sangue nelle urine nel cane è dovuto invece alla presenza di calcoli si potrà procedere inizialmente con un aggiustamento del regime dietetico ed eventualmente con la somministrazione di antibiotici (allo scopo evitare possibili infezioni); nei casi più gravi (calcoli di notevoli dimensioni, difficili da espellere, che causano forti dolori o possono causare ostruzione del tratto urinario) si dovrà intervenire chirurgicamente.
In altri termini, la terapia dipende esclusivamente dal tipo di condizione patologica che ha provocato il sintomo.