Cosa fare con un cane che abbaia troppo ovvero quando l’abbaiare è eccessivamente prolungato e non se comprendono esattamente i motivi e inizia a rappresentare un problema per noi e per gli altri (la questione è ancora più complessa nel caso di coloro che abitano in condominio o comunque risiedono in una casa non isolata dalle altre)?
Ora, se è vero che l’abbaio fa parte del corredo comportamentale di molti cani domestici (peraltro vi sono razze che abbaiano più di altre), è altrettanto vero che un abbaiare insistente ed esagerato è una questione che va sicuramente affrontata in modo serio perché, con ogni probabilità, è l’espressione di un disagio che può essere fisico e/o psicologico. Pensare di risolvere il problema semplicemente ignorandolo o sgridando e punendo il nostro amico (addirittura alcuni si chiedono se non sia il caso di alzare le mani!) è assolutamente fuori questione.
Quello che si deve fare è cercare di capire perché il nostro fedele compagno si comporta in un modo che può essere ragionevolmente definito come inappropriato.
Cane che abbaia troppo: perché e cosa fare
I motivi di un abbaio insistente possono essere moltissimi. In genere, quando il cane abbaia insistentemente, difficilmente lo fa senza un motivo; di solito vuole comunicare qualche cosa: può essere una richiesta di aiuto, potrebbe voler lanciare un allarme, potrebbe essere una richiesta di attenzione, di considerazione; magari vuole solo giocare o dirci che lo stiamo trascurando. Proviamo quindi ad analizzare le varie possibilità che possono spingere il cane ad abbaiare in modo esagerato.
Ha un problema di salute – La prima cosa che bisogna escludere è che il nostro amico abbai perché non sta bene fisicamente; prima di indagare altre cause, quindi, è necessario accertarsi che il nostro amico non abbia qualcosa che non va dal punto di vista della salute. Va inoltre ricordato che, nei cani anziani, con deficit sensoriali o forme di degenerazione cerebrale legate alla senilità, l’abbaio insistente può essere “normale”.
Fa la guardia – Molti cani si mettono ad abbaiare, talvolta furiosamente o a lungo, quando arrivano ospiti nell’abitazione oppure quando qualcuno vi passa vicino. Non è molto produttivo zittirlo sgridandolo nervosamente, magari urlandogli di farla finita o di stare zitto; facendo così si rischia soltanto di innervosirlo ancora di più trasmettendogli la nostra agitazione; di fatto, cominciamo ad “abbaiare” insieme. In fondo bisogna solo capire che lui sta solo cercando di metterci in guardia da una situazione che non ritiene normale, da quella che considera un’intrusione; il comportamento giusto da tenere è prestargli attenzione, mostrandosi molto tranquilli, calmi e rilassati in modo da fargli capire che non ci sono assolutamente problemi e che non c’è alcun bisogno che si allarmi; se il nostro amico avvertirà la nostra tranquillità e sicurezza, si tranquillizzerà di conseguenza smettendo di abbaiare.
Si sente solo – Quando usciamo di casa non accompagnati dal nostro amico, sappiamo generalmente quando faremo ritorno, ma lui no; in questi casi, potrebbe iniziare ad abbaiare a molto a lungo creando non pochi disagi ai condomini o ai vicini. Come risolvere questo problema se siamo costretti ad assentarci spesso e non possiamo portare il nostro amico con noi? La cosa migliore è cercare di stabilire una sorta di routine. È necessario abituarlo con una certa gradualità; si deve iniziare con assenze molto brevi aumentando man mano i tempi di separazione; quando usciamo salutiamolo calorosamente, magari giocherellandoci un po’ in modo da farlo rilassare il più possibile. Nel caso in cui la sua ansia da solitudine non si risolva in tempi relativamente brevi dopo questi accorgimenti può essere preso in considerazione il consulto con un educatore cinofilo.
Vuole giocare di continuo – Spesso il cane abbaia di continuo per chiederci di giocare, magari portandoci uno dei suoi giochi. Se in quel momento siamo impossibilitati a giocare con lui non dobbiamo sgridarlo, magari urlandogli in malo modo; sarà sufficiente ignorarlo, guardando altrove o magari allontanandoci continuando a fare con naturalezza quello in cui eravamo occupati. Se non subito, ben presto capirà che non è abbaiando che otterrà quello che desidera; quando poi sarà tranquillo e noi saremo più liberi, potremo premiarlo giocando con lui o coccolandolo un po’.
Ha un bisogno – Quando il cane abbaia insistentemente davanti alla porta, probabilmente vuol dirci che è necessario per lui uscire per uno dei suoi bisogni; se questo è il caso, è necessario considerarlo con la massima attenzione, dicendogli che è stato bravissimo e accompagnandolo fuori.
Se abbaia fissando una determinata zona probabilmente vuole segnalarci qualcosa, quindi diamogli considerazione cercando di capire quello che vuole dirci.
Se abbaia perché ha sete, si può provare a insegnarli a suonare un campanellino legato alla porta o a un mobile.
Se abbaia quando vuole l’acqua e voi riempite subito la ciotola, gli avrete insegnato ad abbaiare per ottenere ciò che vuole. Se abbaia perché vuole uscire, il discorso è il medesimo. Potete provare ad insegnargli a suonare un campanellino che legherete alla maniglia della porta, quando necessita di uscire. Provate a battere su un ripiano la ciotola dell’acqua prima di riempirla, e forse il cane inizierà a spingerla col muso per riprodurre lo stesso rumore. Trovate modi per fare comunicare il cane senza abbaiare. Se abbaia e vedete la sua ciotola vuota, attendete alcuni minuti, nel mentre fate altro, quindi riempitela. In questo modo, apprenderà che il suo abbaiare non è efficace allo scopo. Ricordate di non rimproverarlo. Per il cane questa è considerata attenzione. La chiave è quella di ignorare il cane e ciò che vuole finché non smette di abbaiare.

Un abbaiare eccessivo è l’espressione di un disagio che può essere fisico e/o psicologico
Cosa dice la legge
Sinteticamente vediamo cosa dice la legge, utilizzando recenti pronunciamenti della Cassazione.
- Ognuno ha diritto ad avere un cane in casa. Nessun regolamento di condominio può vietarlo, a meno che il regolamento condominiale sia stato approvato all’unanimità.
- L’animale ha diritto di abbaiare. Se il vicino infastidito pretende che gli si metta una museruola o un elastico per impedirgli di aprire il muso, si può rifiutare perché, aderendo alla richiesta, si incorrerebbe nel reato di maltrattamento degli animali.
- Di notte le cose cambiano perché il diritto al riposo prevale, soprattutto se il proprietario non fa nulla per risolvere il problema. Il proprietario deve comunque intervenire per capire e sedare il problema all’origine: se il cane abbaia perché ha fame deve essere sfamato; se il cane abbaia perché vorrebbe entrare in casa, il proprietario non ha che due possibilità: o lo fa entrare o lo fa addestrare a sopportare la solitudine notturna. Il diritto al riposo notturno dei vicini sposa il principio di tollerabilità: il cane che abbaia deve essere tollerabile, secondo un sentire medio.
- In sostanza, è il giudice che decide se il comportamento del cane è tollerabile; facile per i casi in cui avviene di notte, meno facile quando ciò accade di giorno.
- Il giudice può decidere anche in base a fatti e testimonianze, non necessariamente in base a una perizia tecnica.
- In prima battuta, la denuncia può essere fatta con una semplice chiamata dei carabinieri che aprono un fascicolo alla Procura della Repubblica e per il proprietario del cane si apre lo spettro di una condanna penale per disturbo alla quiete pubblica. Con questa strategia non è necessario servirsi di un avvocato o fare causa perché l’azione è portata avanti d’ufficio.
- Nota: affinché la denuncia abbia fondamento (si parla di “quiete pubblica”) è necessario che il rumore fastidioso sia riferito da un numero non esiguo di persone, anche se poi la denuncia è fatta da un solo soggetto.