Come scegliere le corde per la racchetta da tennis? Rispondere alla domanda non è immediato; la scelta infatti dipende da vari fattori e alla fine contano molto anche le sensazioni personali. Per chi pratica il tennis con obiettivi puramente ludici, ha sicuramente più importanza la scelta della racchetta oppure le scarpe più adatte, ma man mano che, pur rimanendo in ambito amatoriale, cominciano a essere visibili i progressi tecnici, si comincia a fare maggiore attenzione anche a determinati particolari fra cui appunto la tipologia di corde da utilizzare per la propria racchetta. Per aiutarvi a fare una scelta corretta prenderemo essenzialmente in esame due caratteristiche delle corde: i materiali utilizzati e il calibro.
Corde per racchette da tennis: i materiali
I principali materiali con cui vengono fabbricate le corde per racchette da tennis sono il budello naturale, il budello sintetico (nylon), il poliestere e il kevlar; analizziamoli brevemente.
Il budello naturale è uno dei materiali per corde da tennis più amati in assoluto dai professionisti; aveva una popolarità minore fra gli amatori che prediligevano altre soluzioni a causa dei costi piuttosto elevati. È tuttora il materiale più consigliato a quei giocatori di tennis che hanno qualche problema al braccio.
Attualmente il budello naturale viene utilizzato come materiale ibrido (corde orizzontali in budello naturale, corde verticali in poliestere). La bassa rigidità dinamica di questo materiale lo rende ideale per coloro che cercano il massimo della sensazione e del controllo.
Il budello sintetico (nylon) è probabilmente il materiale maggiormente utilizzato dai tennisti non professionisti; adesso, grazie ai progressi tecnologici, esistono budelli sintetici che garantiscono prestazioni di buon livello a costi accettabili, ma in passato si trattava di materiali così scarsi che, di fatto, venivano utilizzati soltanto dai principianti. Le corde in budello sintetico sono sicuramente meno pregiate di quelle in budello naturale, ma offrono comunque un buon compromesso tra giocabilità e durata.
Il poliestere è un materiale caratterizzato da una notevole resistenza, anche se perde in potenza e reattività.
Viene consigliato a quei giocatori che rompono frequentemente le corde della propria racchetta. Viene usato anche a livello professionistico sia da giocatori dell’ATP e da giocatrici della WTA.
Il poliestere viene utilizzato anche come ibrido (verticali in poliestere, orizzontali in budello naturale oppure sintetico); la scelta dell’ibrido riduce la sensazione di rigidità e aumenta la durata.
Il poliestere comunque non è un materiale adatto ai giocatori principianti o a quelli che hanno qualche problema al braccio.
Nel caso di passaggio da una racchetta con corde in nylon a una con corde in poliestere, è consigliabile aumentare la tensione del 5-10% al fine di compensare la perdita iniziale di tensione.
Il kevlar è attualmente il materiale per corde da tennis più durevole; le incordature realizzate con kevlar sono caratterizzate da una notevole tensione; alcuni, per ridurre la rigidità del piatto corde, scelgono una soluzione ibrida (ovvero kevlar per le corde verticali e nylon per le corde orizzontali).
Le corde in kevlar sono sconsigliate ai principianti e a coloro che soffrono di problemi al braccio.
Nel caso di passaggio da una racchetta con corde in nylon a una con corde in kevlar, è consigliabile una riduzione della tensione del 10% in modo da compensare l’incremento della rigidità.

I principali materiali con cui vengono fabbricate le corde per racchette da tennis sono il budello naturale, il budello sintetico (nylon), il poliestere e il kevlar
Corde per racchette da tennis: il calibro
Il calibro (o diametro o spessore) delle corde tennis è soggetto a una notevole variabilità (si va da 1 mm a 1,49 mm); in commercio comunque i calibri più diffusi vanno da 1,24 a 1,35 circa.
Per indicare lo spessore delle corde da tennis, si usa convenzionalmente una misura internazionale, il Gauge; più alto è il Gauge, più sottile è la corda. Gli spessori delle corde da tennis espressi in Gauge sono i seguenti:
- 15 = 1,41-1,49 mm
- 15L = 1,34-1,40 mm
- 16 = 1,26-1,33 mm
- 16L = 1,22-1,26 mm
- 17 = 1,20-1,24 mm
- 17L = 1,16-1,20 mm
- 18 = 1,10 – 1,16 mm
- 19 = 1,00 – 1,10 mm.
La “L” sta per “light” (leggero) e indica uno spessore lievemente minore rispetto al Gauge di riferimento.
In linea generale, comunque, per evitare fraintendimenti, è sempre meglio riferirsi ai millimetri (a seconda dei produttori, per esempio, un calibro di 1,24 mm può essere un Gauge 17 o un Gauge 16L).
Detto questo, come orientarsi? Parliamoci chiaro, a scopi ludici va bene qualsiasi tipo di corda, anche quelle che sono già presenti al momento dell’acquisto della racchetta; nel caso di velleità agonistiche, le donne dovrebbero orientarsi su corde il più “morbide” possibile, di calibro spesso (1,35 mm), per gli uomini vanno bene inizialmente un calibro di 1,30 mm; in seguito si può optare per uno spessore di 1,25 mm.
In linea generale, quanto più le corde sono sottili, tanto migliore è la giocabilità, più facile è lo spin, maggiore è il controllo, maggiore è i comfort (e minore è il rischio di epicondilite), ma si ha una perdita in quanto a durata; le corde più spesse oltre a essere più durevoli, mantengono molto meglio la tensione.
La tensione delle corde
Qual è la giusta tensione per le corde da tennis? Domanda difficile.
In linea generale si può affermare che una tensione più alta delle corde garantisce un maggior controllo, mentre una tensione più bassa consente una maggiore potenza.
Teoricamente, quindi, un giocatore principiante dovrebbe privilegiare una tensione più alta, al fine di controllare meglio il suo gioco; vero, se non fosse che un giocatore alle prime armi tende colpisce spesso in modo decentrato e quindi necessita di un piatto corde meno teso.
Più facile la scelta per i giocatori già esperti che solitamente sanno colpire con una notevole potenza e quindi preferiscono privilegiare il controllo; sceglieranno quindi tensioni più alte.
Ovviamente non mancano le eccezioni a queste regole, ma si può tranquillamente affermare che per la grande maggioranza dei giocatori, queste sono quelle più seguite.
Va poi da sé che ogni racchetta da tennis ha un range di tensione nel quale il produttore raccomanda di restare; se il giocatore non ha esigenze particolari legate a questioni soggettive (problemi al braccio, bisogno di una maggiore potenza ecc.), può partire da una tensione media all’interno del range raccomandato per poi effettuare cambiamenti a seconda dei risultati che ottiene.
In linea generale si possono quindi dare questi suggerimenti:
- se si ricerca una maggiore potenza è necessario ridurre la tensione di alcuni chilogrammi;
- se si ricerca un maggior controllo è necessario aumentare la tensione;
- se si hanno problemi al braccio è opportuno lavorare con tensioni più basse.
Modifiche della tensione delle corde vanno effettuate sia nel caso in cui si sia cambiato il materiale delle corde (vedasi il paragrafo Corde per racchette da tennis: i materiali), sia nel caso in cui si sia cambiata la racchetta.
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