L’emocromo è l’analisi della parte corpuscolata del sangue (globuli rossi, bianchi e piastrine). L’atleta che pratica uno sport di resistenza dovrebbe eseguire più o meno periodicamente almeno l’esame dell’emocromo per verificare alcuni semplici parametri che sono in stretta relazione con lo stato di forma. Vediamo i principali.
Ematocrito – È la percentuale di parte corpuscolata del sangue (globuli rossi, piastrine e globuli bianchi). I suoi valori vanno da 37 a 46 nella donna, mentre nell’uomo variano da 42 a 50. Per gli atleti di discipline di resistenza i valori più probabili sono da 40 a 45 per l’uomo e da 36 a 41 per la donna.
Ciò che è importante notare non è comunque il valore assoluto quanto le variazioni nell’arco dell’anno. Se un atleta mediamente ha l’ematocrito a 42, una brusca discesa a 39 causerà sicuramente uno scadimento delle prestazioni.
Volume corpuscolare medio (MCV) – Indica la grandezza dei globuli rossi ed è importante perché serve nella diagnosi delle anemie: i globuli rossi possono essere più piccoli del normale (anemia microcitica) o più grandi (anemia macrocitica). Si ricava da (ematocrito*10/numero di globuli rossi) e i valori normali vanno da 80 a 100 femtolitri.
In genere gli atleti hanno globuli rossi abbastanza grandi perché in tal modo (a parità di numero) riescono a trasportare più ossigeno. Il valore dell’MCV serve appunto a capire fino a che punto l’atleta è allenato; anche in questo caso sono fondamentali le variazioni. Per esempio dopo uno stop dovuto a un infortunio, è interessante monitorare come il valore dell’MCV ritorna ai valori ottimali per l’atleta.
L’ematocrito e l’MCV danno inoltre un’interessante interpretazione di quella che volgarmente viene detta “classe dell’atleta”. Alcuni soggetti possono avere normalmente in corso di allenamento un ematocrito oltre i 45 (senza che per questo si pensi subito al doping con eritropoietina).
Esiste una sostanziale differenza fra MCV ed ematocrito: l’allenamento fa scendere il valore di ematocrito a valori anche molto bassi (36), mentre l’MCV in genere sale e arriva negli amatori a valori che superano i 90 e per atleti top anche i 110. È chiaro che se l’ematocrito scende troppo e l’MCV non sale si produce un quadro di reale anemia in cui l’atleta è notevolmente penalizzato.
Globuli bianchi – Sono cellule del sangue che hanno il compito di difendere l’organismo da attacchi esterni. Valori normali sono: da 4.000 a 7.000 per mm3 nella donna e da 5.000 a 8.000 per mm3 nell’uomo. I globuli bianchi non sono relazionabili alla prestazione, ma, poiché una loro diminuzione è generalmente relazionabile a una diminuzione delle difese immunitarie, per chi fa sport è fondamentali tenerli sotto controllo. Avere pochi globuli bianchi vuol dire predisporsi a tutti quei malanni stagionali che possono fermare l’allenamento e far saltare ogni programmazione. È possibile usare sostanze naturali per incrementare il numero di globuli bianchi (arginina).

Esami di laboratorio, come l’emocromo, possono rivelare quadri patologici
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