L’upupa (nella sottospecie dell’upupa comune, o Upupa epops epops) è un uccello dell’ordine dei Bucerotiformi presente in Italia in zone di pianura e collina, fino a una quota di 800 m. Il nome dell’uccello è di carattere onomatopeico e deriva dal verso ripetitivo (“upup”) che riproduce l’animale. L’aspetto è appariscente ed è molto facile riconoscerlo: le piume sono di un colore rosso arancio acceso, con bande bianche e nere sulle ali. Caratteristica peculiare è la cresta (erettile) sulla testa che lo rende molto riconoscibile nella fauna selvatica. Tuttavia, non è facile osservarla perché l’upupa è un animale molto schivo che si rifugia nelle aree isolate, come i boschi in zone calde o casolari rurali abbandonati. Si tratta di un uccello protetto di cui è vietata la caccia.
La sua diffusione è molto vasta e va da gran parte dell’Europa fino in alcune zone di Asia e Africa. Si tratta un uccello migratore delle aree temperate (quindi anche in Italia, dove arriva alla fine di marzo); l’upupa migra da qui verso le zone più calde del globo. Nei territori più caldi, come le aree africane, l’uccello è invece stanziale. La sua diffusione in Italia è andata via via sempre più scemando negli ultimi anni e ormai si può dire che nidifica quasi esclusivamente in Pianura Padana o in alcune zone dell’Adriatico settentrionale e centrale.
Caratteristiche e abitudini
L’upupa è un uccello lungo fino a 30 cm con un’apertura alare è di poco inferiore ai 50 cm. Il becco molto lungo e leggermente ricurvo verso il basso e uno degli elementi più distintivi del suo aspetto, oltre alla presenza del ciuffo che riesce ad alzare sulla cima della testa. La coda è lunga e stretta e di colore nero: macchie e bande nere sono presenti anche sul ciuffo erettile e sulle ali. Gli occhi sono piccoli, scuri e rotondi.
Il colore del piumaggio e bruno-rossiccio o arancio. Non esiste molto differenza tra gli esemplari maschili e femminili anche se le femmine sono leggermente più piccole.
L’upupa si nutre di grossi insetti, ragni, larve e molluschi. Predilige i luoghi secchi ed assolati e anche la nidificazione avviene nei boschi non umidi. La femmina depone da 4 a 7 uova e il nido viene spesso fatto in anfratti di rocce o edifici rurali abbandonati. Una curiosità che riguarda il nido è il fetore che emana dovuto al fatto che non viene mai pulito ed è immerso in un liquido maleodorante prodotto dall’upupa. Ciò ha un duplice scopo: quello di attirare gli insetti di cui si ciba e di tenere lontano i predatori. La cova dura in genere due settimane e avviene alla fine di giugno. I piccoli lasciano il nido dopo circa un mese.
Il verso dell’upupa
Immagini

Un esemplare di upupa che nutre i piccoli nel nido

Una coppia: il maschio e la femmina hanno livree simili, ma la femmina è leggermente più piccola

L’upupa fa il nido negli anfratti di rocce e di casolari abbandonati