Il chiurlo (Nomenius arquata), è un uccello dell’ordine dei Caradriformi e della famiglia degli Scolopacidi. Spesso viene indicato con il nome di chiurlo maggiore, per distinguerlo da chiurlo piccolo. Il suo habitat è molto esteso, comprendendo Europa, Asia e Africa, ma anche nell’America settentrionale, in alcune zone del Canada e degli Stati Uniti. È stato osservato anche in Groenlandia, mentre è di passo in molte aree africane e anche in Italia, dove nidifica raramente.
Caratteristiche
Il tratto più caratteristico del chiurlo è il suo becco ricurvo verso il basso. Si tratta di un uccello di medie dimensioni che può arrivare fino ai 60 cm di lunghezza, e con un’apertura alare di 100-110 cm. Il piumaggio è marrone con striature e le zampe sono verdognole. Non ci sono sostanziali differenze nell’aspetto tra maschio e femmina. Ama le zone paludose e umide, è un abile nuotatore e immerge il lungo becco per trovare molluschi, crostacei o piccoli pesci. È molto ghiotto di granchi che ingoia per intero.
La femmina depone fino a sei uova una volta l’anno; i piccoli lasciano subito il nido e sono accuditi dal maschio per circa un mese e mezzo.

Un esemplare di chiurlo: si notano in evidenza il piumaggio striato e il lungo becco ricurvo verso il basso.
Il chiurlo piccolo
Il chiurlo piccolo (Nomenius phaeopus) è di dimensioni più ridotte (40-50 cm) e un’apertura alare attorno agli 80 cm. Si differenzia inoltre dal maggiore per la presenza di una striscia marrone nel piumaggio sul capo. Inoltre, il suo habitat è ancora più esteso, praticamente tutto il mondo tranne le aree desertiche e pochi stati nelle Americhe (Uruguay e Paraguay).

Il chiurlo piccolo si differenzia dal maggiore per la presenza di una striscia marrone più larga sul capo.
Il verso di quest’uccello è acuto e molto ripetitivo. Il nome chiurlo è onomatopeico, cioè il verso è uno strano “Chiu” ripetuto più volte e con diverse modulazioni. Se volete ascoltare il verso del chiurlo, cliccate sul link.