L’avvoltoio degli agnelli (Gypaetus barbatus) è un uccello della famiglia degli Accipitridi (ordine degli Accipitriformi). Si tratta di un rapace di grandi dimensioni (il più grande tra quelli europei) conosciuto anche con il nome di gipeto (dal nome latino Gypaetus del genere di cui è unica specie). Il suo habitat sono i boschi di montagna, dove nidifica in luoghi scoscesi e rocciosi: lo si può trovare nell’Europa meridionale, ma anche in Africa, India e Tibet dove è essenzialmente uccello stanziale. In Europa è uno dei rapaci più a rischio di estinzione: un tempo è stato strenuamente cacciato nella convinzione che predasse anche gli animali domestici. Le leggende legate a quest’uccello lo descrivono come una animale pericoloso, quasi demoniaco. In realtà si ciba solo di animali morti, in particolare delle loro ossa, di cui divora il midollo. Solo raramente si ciba di animali vivi, di solito feriti, che raccoglie e lascia cadere nei precipizi e sulle rocce per ucciderli. Agli inizi del secolo scorso è scomparso dalle Alpi e solo trent’anni fa sono stati reintrodotti in natura esemplari nati in cattività.
Avvoltoio degli agnelli – Caratteristiche
Sicuramente la caratteristica principale sono le dimensioni: l’avvolto degli agnelli, infatti, può arrivare a superare il metro di lunghezza (1100-115 cm), ma ciò che più impressiona è l’apertura alare, compresa tra i 2,60-2,80 metri.

L’aspetto imponente e minaccioso di un avvoltoio degli agnelli
Anche l’aspetto è molto particolare e alcuni tratti lo accomunano più che agli avvoltoi ai falchi e alle aquile: le ali sono più lunghe e strette rispetto agli altri avvoltoi europei, e in volo la coda ha la caratteristica forma a diamante. Inoltre, ha le zampe provviste di artigli. Sotto il becco ad uncino, è visibile un a “barba” di piume, da cui il nome di avvoltoio barbuto.
Il piumaggio è bianco sul capo e sul petto negli esemplari giovani, che diventa color arancione a piena maturità. Una delle spiegazioni di questo cambiamento di colore, secondo alcuni, è che l’avvoltoio degli agnelli si immerge in sabbia e cumuli di terra ricche di ferro, responsabile del colore rossiccio-arancione delle piume. I giovani invece hanno un piumaggio uniforme più scuro e presentano la livrea da adulti verso i sei anni d’età quando raggiungono la maturità sessuale.
Abitudini alimentari
A differenza di altri avvoltoi, l’avvoltoio degli agnelli si ciba esclusivamente del midollo delle ossa di animali e non della carne. Per fare questo ha l’abitudine di raccogliere le carcasse, portarle in alto in volo e poi lasciare cadere per frantumare le ossa. Nei paesi più caldi si ciba anche di tartarughe. Secondo una leggenda, infatti, fu probabilmente un avvoltoio degli agnelli causare la morte del drammaturgo Eschilo, colpito da una tartaruga lasciata cadere da uno di questi uccelli.
La femmina depone un uovo, massimo due uova, all’anno e la cova dura quasi due mesi. I piccoli rimangono nei pressi del nido per qualche settimana e diventano in grado di compiere i primi voli dopo circa un mese. La coppia di avvoltoi degli agnelli è monogama e controlla un territorio di parecchi km quadrati di estensione.