Fondatore della zoologia può essere considerato Aristotele che ne scrisse le basi (Historia animalium e De partibus animalium). Nell’antichità importanti furono anche gli studi di Galeno, derivanti da vivisezioni su scimmie e maiali, considerati gli animali più simili all’uomo.
Occorre attendere il XVI sec. per avere il primo vero trattato di zoologia, con l’Historiae animalium di Gessner.
Grazie all’utilizzo del microscopio (la cui invenzione risale al XVI sec.), nel XVII sec. si amplia poi il campo degli organismi studiati (quelli che oggi costituiscono il regno dei Protisti).

L’invenzione del microscopio prese avvio dai primi esperimenti sulle lenti di due ottici olandesi, Hans e Zacharias Jansen
Nel XVIII sec. Linneo introduce le basi per la moderna classificazione scientifica degli organismi viventi.

Carl Nilsson Linnaeus, divenuto Carl von Linné grazie a un titolo nobiliare (in italiano, Linneo) è l’artefice della moderna tassonomia della zoologia e della nomenclatura binomiale (Genere specie)
Nel XIX sec. con von Humboldt nasce l’ecologia (lo studio dell’interazione fra organismi e ambiente) e la teoria dell’evoluzione di Darwin-Wallace fissa le suddivisioni della biologia (da ricordare la zoologia, la botanica, la paleontologia e la microbiologia). Nel XX sec. con Lorenz nasce l’etologia (lo studio dei comportamenti animali).

Friedrich Heinrich Alexander von Humboldt (Berlino, 1769 – Berlino, 1859) è stato un naturalista, esploratore e botanico tedesco
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