I Mammiferi sono una classe di Vertebrati vivipari (con l’eccezione dei Monotremi che sono ovovivipari) che nutre la prole con il latte prodotto dalle mammelle. Nei vivipari, la placenta permette di nutrire l’embrione direttamente nel grembo materno, così che solo a sviluppo completo si avrà la nascita e il distacco dal genitore. I Marsupiali sono privi di placenta e la prole termina lo sviluppo nel marsupio. I Monotremi non hanno placenta e sono ovipari.
I Mammiferi hanno la pelle generalmente ricoperta da peli e dotata di ghiandole sudoripare tubulari, sebacee acinose e talvolta odorifere: sono omeotermi e alla regolazione della temperatura corporea, mantenuta costante grazie all’attività metabolica, contribuisce anche un sistema di ghiandole. Particolari formazioni cutanee, di tipo corneo, sono le unghie e le corna. Il cranio è sviluppato per contenere i grossi emisferi cerebrali. Sviluppati sono gli organi di senso: di tatto, udito, vista, olfatto e gusto. La colonna vertebrale è suddivisa nelle regioni cervicale, toracica, lombare, sacrale e caudale. Alle vertebre toraciche sono articolate le costole che costituiscono la gabbia toracica. I Mammiferi presentano due paia di arti che terminano con dita in numero variabile da due a cinque. La lunghezza e la conformazione degli arti dipendono dal tipo di locomozione. Hanno respirazione polmonare e duplice circolazione sanguigna con il cuore diviso in quattro cavità. L’apparato respiratorio comprende laringe, trachea, bronchi e polmoni. L’apparato digerente comprende la bocca, la faringe, l’esofago, lo stomaco e l’intestino, oltre a ghiandole come il fegato e il pancreas.
La comparsa dei Mammiferi sulla Terra è fatta risalire al primo periodo dell’era mesozoica (Triassico) e secondo alcuni è derivante dai Rettili. L’esplosione dei Mammiferi sul pianeta data a dopo la scomparsa dei dinosauri, l’evento che segnò la fine dell’era dei Rettili. Le specie attuali si sono differenziate e specializzate a partire dalla seconda epoca (Eocene) del periodo Paleogene dell’era cenozoica: attualmente ne sono note circa 4.500.
La classificazione dei Mammiferi ha subito e probabilmente continuerà a subire continue variazioni, in quanto la classe viene spesso divisa in sottoclassi, infraclassi (come per esempio i Marsupiali), superordini ecc. Senza entrare in dettagli eccessivamente tecnici, è più utile riferirsi direttamente ai vari ordini in cui sono divisi i Mammiferi.
I principali ordini dei Mammiferi coprono una vastissima gamma: gli Insettivori (talpa, riccio), i Chirotteri (pipistrello), i Lagomorfi (lepre, coniglio), i Roditori (castori e marmotte, scoiattolo e topo), i ben noti Carnivori, predatori diffusi in tutto il mondo (ghepardo, leone, leopardo, orso, puma, tigre), i Cetacei (balena, delfino), i Proboscidati (elefante), gli Artiodattili e i Perissodattili (cavallo, zebra, bovini, suini, capre e pecore, bisonti, giraffe, cammelli, dromedari, lama), i Primati, di cui anche l’uomo fa parte con lemuri e scimmie.
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