Per classificazione tassonomica degli esseri viventi s’intende la descrizione e la collocazione in un sistema tassonomico degli esseri viventi (la tassonomia è la scienza che si occupa dei modi di classificazione). Contrariamente a quanto molti pensano, la classificazione tassonomica delle specie viventi non è affatto consolidata, nemmeno per quanto riguarda il punto di partenza. Per esempio, alla fine del XIX sec. Haeckel propose la suddivisione fra Animali, Piante e altro (i Protisti); via via altre proposte si affacciarono sulla scena fino a quella agli inizi del XXI sec. di Cavalier-Smith che divide gli organismi viventi in due domini e sette regni. Al di là delle differenze, è interessante capire come i biologi si muovono.
La classificazione procede verso il basso su più livelli, ognuno caratterizzato da sottolivelli. Per esempio, si possono considerare due domini (Eucarioti e Procarioti), il primo dei quali diviso in cinque regni (Animali, Piante, Funghi, Cromisti e Protozoi) e il secondo in due regni (Archei -o Archeobatteri- e Batteri).

Il termine tassonomia deriva dal greco: tàxis, ordinamento e nòmos, norma o regola
Ecco una moderna suddivisione valida per il regno animale. Tra parentesi l’esempio concreto della classificazione della tigre.
- Dominio (Eucarioti)
- Regno (Animali)
- Sottoregno (Eumetazoi)
- Superphylum (Deuterostomi)
- Phylum (Cordati)
- Subphylum (Vertebrati)
- Infraphylum (Gnatostomi)
- Superclasse (Tetrapodi)
- Classe (Mammiferi)
- Sottoclasse (Terii)
- Infraclasse (Euteri)
- Superordine (Laurasiatheria)
- Ordine (Carnivori)
- Sottordine (Feliformi)
- Infraordine —
- Parvordine —
- Superfamiglia —
- Famiglia (Felidi)
- Sottofamiglia (Panterini)
- Tribù —
- Sottotribù —
- Infratribù —
- Genere (Panthera)
- Sottogenere —
- Specie (tigris)
- Sottospecie —
- Forma —
Come detto, le diverse classificazioni fra gli studiosi abbondano, tanto che per esempio per la classe dei Mammiferi potremmo avere anche un’altra classificazione (per esempio, una vecchia classificazione considerava i Placentati come sottoclasse).
In una classificazione può essere introdotto il concetto di coorte; altri concetti spesso usati sono quello di clade (un clade è un gruppo di organismi costituito da un antenato singolo comune e da tutti i discendenti di quell’antenato) e quello di legione che possono avere posizione variabile nell’ambito della classificazione.
Il termine phylum è usato spesso per unificare la nomenclatura della zoologia con quella della botanica; infatti è sinonimo di tipo in zoologia e di divisione in botanica.
Come si vede, le suddivisioni all’interno di un livello si ottengono con prefissi che rivelano la decrescenza nel livello. I prefissi sono diminutivi (sotto, infra ecc.) oppure accrescitivi (super, magno, grande ecc.) a seconda che si riferiscano al livello superiore o a quello inferiore.
Professionalmente si usano nomi latini (Chordata anziché Cordati), quasi sempre legati strettamente al termine comunemente usato (ma non sempre, per esempio Theria per Placentati, anche se si può usare il termine derivato dal latino Terii); l’uso del termine latino rende il vocabolo indipendente dalla lingua del ricercatore. Si usano sempre le maiuscole fino ad arrivare alla specie che è minuscola: Panthera tigris.
Indice materie – Zoologia – Classificazione tassonomica