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Bovidi

I Bovidi sono una famiglia di Ruminanti, erbivori, con corna cave, perenni, di dimensioni varie; le falangi delle dita laterali sono ridotte. Non hanno canini e incisivi superiori.

Sono divisi in varie sottofamiglie, alcune delle quali sono rappresentate da quelle che volgarmente vengono dette antilopi (termine che raggruppa rappresentanti di varie sottofamiglie; per esempio, lo gnu africano è spesso associato al termine, anche se appartiene a una sottofamiglia diversa da quella della gazzella di Thomson). Le antilopi hanno forme eleganti e molto agili, vivono nelle savane e nelle pianure dell’Africa o dell’Asia, spesso in branchi. Fra quelle più conosciute, da ricordare l’antilope cervicapra dalle caratteristiche lunghissime corna leggermente elicoidali, la piccola, ma agilissima gazzella di Thomson il dik-dik, l’impala, l’orice.

Bovidi gazzella di Thompson

La gazzella di Thomson (Eudorcas thomsoni) abita le savane africane di Kenya, Sudan e Tanzania; si tratta della gazzella più conosciuta

Bovidi antilope cervicapra

L’antilope cervicapra o sasin (Antilope cervicapra Linneo, 1758) è una delle poche antilopi asiatiche; vive infatti nelle pianure di India (di cui è originaria), Pakistan e Nepal; è stata però introdotta dall’uomo in Argentina e negli Stati Uniti

Bovidi dik-dik

Il dik-dik è una delle più piccole antilopi; predilige le zone erbose aperte e con cespugli bassi; il nome ricorda il verso che l’animale emette quando è spaventato. Una curiosità: il nome del gruppo musicale italiano dei Dik Dik è stato suggerito dallo storico chitarrista della band proprio ispirandosi a questa antilope

Le due sottofamiglie più importanti dei Bovidi sono i Bovini e i Caprini.

Il bovino domestico

Di grande peso e dimensioni, i Bovini sono caratterizzati da un collo tozzo e solido, un muso largo e liscio, un grande capo sovrastato da robuste corna arcuate. Vivono indifferentemente in montagna o pianura, ma sempre in zone ricche di acqua e pascoli. Tra le specie che ne fanno parte, l’anoa, lo yak, lo zebù, il bufalo, il bisonte, il bue domestico.

Il rappresentante più familiare è il bovino domestico, a volte detto impropriamente bue domestico (denominazione che dovrebbe essere riservata al toro che ha subito una castrazione), che riveste un importante ruolo in campo agricolo, alimentare ed economico; da esso si ricavano infatti pelli, carni, latte. L’esemplare maschio è detto toro, quello femmina mucca o vacca; vitello è il nato della vacca fino a un anno di età. I bovini domestici discendono con tutta probabilità dall’uro, animale estinto nel 1627 che era considerato sacro presso molti popoli. In Italia si allevano le razze bruna alpina e frisona per il latte, la chianina, la marchigiana e la romagnola per le carni; sono a duplice attitudine la pezzata rossa, la valdostana, la piemontese, mentre non sono specializzate la maremmana, la podolica e la grigio alpina.

Bovidi mucca

La pregiata razza toscana di mucca chianina

Lo yak

Lungo oltre 3 m, lo yak presenta lunghe corna e folto mantello di colore marrone scuro sulle spalle e sui fianchi. Vegetariano, vive sugli altipiani del Tibet, sino a 6.000 m di altitudine. È una specie in via di estinzione. Prezioso animale da soma, per la sua robustezza, produce latte ad alto valore nutrizionale e una carne pregiata, se consumata secca o arrosto. La pelle viene conciata e il pelo utilizzato per la fabbricazione di tessuti e corde.

Bovidi yak

Lo yak (Bos grunniens Linneo, 1766) è chiamato anche bovino tibetano; è un animale allevato, addomesticato da millenni, ma vive anche allo stato selvatico la sottospecie Bos grunniens mutus, sugli altipiani del Tibet

Lo zebù è un bovino che ha come principale caratteristica la gobba di adipe sulla spalla. Addomesticato, serve come animale da soma e da tiro presso le popolazioni di India e Africa.

Il bufalo e il bisonte

Bufalo è il nome comune sotto il quale sono comprese diverse specie di Bovidi che vivono in Asia e in Africa. I bufali sono animali tranquilli, ma si fanno pericolosi e fieri se spaventati; hanno aspetto poderoso, collo breve, capo corto e largo, ampie orecchie, arti corti e robustissimi, corna sviluppate e ritorte, mantello bruno, grigio o rossiccio. In Italia già nel VI sec. i Longobardi importarono bufali, probabilmente quelli indiani, e il loro allevamento si diffuse nel Sud della penisola.

Bovidi bisonte

La popolazione del bisonte americano ((Bison bison Linneo, 1758) contava alla dine del XVIII secolo più di sessanta milioni di individui, ma oggi sopravvivono quasi esclusivamente nei grandi Parchi Nazionali degli Stati Uniti

Del genere cui appartengono i bisonti, oggi vivono il bisonte americano e il bisonte europeo, di dimensioni maggiori del primo; entrambi sono contraddistinti da un maggior sviluppo della parte anteriore del tronco rispetto alla posteriore, da una gibbosità posta nella regione del garrese e da corna di media grandezza inserite in prossimità delle orbite. Il bisonte americano è stato quasi completamente distrutto dai primi pionieri; mentre un tempo viveva in mandrie numerosissime nell’America settentrionale, oggi lo si trova solo in riserve e parchi. Anche il bisonte europeo ha rischiato l’estinzione; attualmente lo si può trovare in pochi parchi (soprattutto in Polonia).

I caprini

I Caprini sono rappresentati da quasi 40 specie (tra le quali due forme domestiche note in tutto il mondo, la capra e la pecora) diffuse nelle regioni montuose di Europa, Asia, Africa e Nordamerica. I Caprini sono l’unica sottofamiglia dei Bovidi che non comprende “antilopi” nel senso stretto del termine.

La capra domestica ha medie dimensioni, corna ricurve all’indietro, mento fornito di peli che formano una barba, pelo lungo e liscio; è un’ottima arrampicatrice e non disdegna neppure i pascoli più poveri. L’esemplare maschio è detto becco, capro o caprone. Addomesticata fin dai tempi antichi (10.000 a.C.), è un animale prezioso che fornisce latte, carne, pelle e lana. La lana ricavata dalle razze d’angora e dalle capre del Kashmir sono usate per realizzare preziosi tessuti.

Bovidi pecora

In Italia esistono più di 140.000 allevamenti di pecore; il nostro Paese produce più di un quinto dell’intero latte ovino dell’Unione Europea

Anche la pecora è stata addomesticata dall’uomo in epoca preistorica ed è attualmente diffusa in tutto il mondo, con molte razze diverse. Le caratteristiche principali sono un corpo di medie dimensioni, coperto dal vello che viene utilizzato per la produzione della lana. Le pecore vengono allevate preferibilmente al pascolo.

Il muflone

Alto circa 70 cm e del peso di circa 50 kg, il muflone europeo vive allo stato selvatico in diverse isole del Mediterraneo (fra cui la Sardegna e l’isola d’Elba), ma è stato introdotto in molti Paesi, addirittura anche nel continente americano. Il maschio è dotato di grosse corna ricurve ad arco. Il muflone cambia il colore del mantello secondo le stagioni. È un abile arrampicatore e un tempo veniva cacciato per la sua carne (ora è protetto ovunque).

Bovidi muflone

Il muflone europeo (Ovis aries musimon, Pallas, 1762) è presente in Italia in Sardegna e in alcuni parchi naturali di Alpi e Prealpi

Lo stambecco

Piuttosto tozzo, alto sino a un metro, lo stambecco è di colore bianco e grigio, è dotato di lunghe corna negli esemplari maschi. Vegetariano, vive sulle montagne, dalle Alpi all’Abissinia, solitario o in piccoli gruppi dimostrando un’eccezionale capacità di movimento tra le rocce, grazie alla struttura particolare degli zoccoli e al suo straordinario equilibrio. Nel periodo degli amori (dicembre-gennaio), i maschi si contendono le femmine ingaggiando lotte a colpi di corna; quindi, lasciando alle femmine la cura della prole, ritornano al loro abituale peregrinare. In Italia, la specie più nota è lo stambecco delle Alpi, attualmente distribuita in luoghi strettamente controllati, quali il parco nazionale del Gran Paradiso.

Bovidi stambecco

Lo stambecco delle Alpi (Capra ibex Linneo 1758) era giunto quasi all’estinzione nel secolo scorso in Italia, ma grazie al ripopolamento del Parco Nazionale del Gran Paradiso, oggi la sua popolazione è in crescita

Il camoscio

Più piccolo e più slanciato dello stambecco, di colore più scuro d’inverno, più chiaro d’estate, il camoscio è dotato di corna uncinate lunghe una trentina di cm. Abile arrampicatore, comune in Italia, vive sulle montagne dell’Europa (Alpi, Pirenei, Carpazi) e del Vicino Oriente oltre i 1.000 metri. Comune in Italia e sulle Alpi in genere, è presente anche sui Pirenei, sui Carpazi e sui rilievi dell’Asia occidentale.

Bovidi camoscio

Del camoscio esistono due sottospecie, quello alpino e quello pirenaico; entrambi sono presenti in Italia, il secondo (in foto, Rupicapra pyrenaica ornata Neumann, 1899) nella regione Abruzzo è chiamato anche camoscio appenninico

Mammiferi Bovidi – Classificazione

  • Tipo (phylum): Cordati
  • Sottotipo (subphylum): Vertebrati
  • Classe: Mammiferi
  • Ordine: Artiodattili
  • Sottordine: Ruminanti
  • Famiglia: Bovini

 

Indice materie – Zoologia – Bovidi

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