Gli Aracnidi sono una classe del phylum degli Artropodi. Comprende circa 100.000 specie molto differenziate, aventi struttura comune in cui si riconosce il capo saldato al torace, otto zampe e occhi semplici, addome privo di arti. Furono i primi animali a colonizzare le terre emerse.
Gli scorpioni ne sono i rappresentanti più antichi insieme con i ragni, dotati di filiera. Altri Aracnidi sono gli acari e le zecche.
I ragni
I ragni hanno dimensioni che vanno da qualche millimetro a 20 cm e hanno spesso il corpo policromo. Secernono dalle ghiandole posteriori una tela (ragnatela), con funzioni di cattura degli insetti, nido e rifugio. Quasi tutti sono terricoli; sono carnivori, attivi specialmente al crepuscolo e di notte. Taluni rincorrono la preda o la raggiungono con salti, mentre altri la fermano iniettando loro un veleno paralizzante; molti, sedentari, attendono che la preda cada nella ragnatela. Sono diffusi in special modo nelle regioni tropicali.

Il ragno violino ha dimensioni ridotte: il corpo non supera i 9 mm e raggiunge i 4-5 cm con le zampe. Ha la particolarità di cacciare senza l’uso della tela, prevalentemente di notte
In Italia la specie velenosa più conosciuta è la malmignatta (vedova nera mediterranea), un ragno dall’addome grosso e il corpo nero con tredici macchie di colore rosso sangue. Si trova nell’Italia centromeridionale in luoghi aridi; è aggressiva in primavera e in estate e la gravità del suo attacco dipende dal numero dei morsi subiti. Anche il ragno violino inietta nel 40% dei morsi un veleno che ha gravi effetti per fortuna solo su soggetti molto sensibili. I morsi di altre specie possono essere dolorosi (o blandamente tossici); è il caso della falsa tarantola (la tarantola è un Rettile) nota perché il suo morso darebbe il via alla danza del tarantolato (dalla quale sarebbe poi derivato il nome della tarantella o pizzica). In realtà, reale responsabile del tarantismo sarebbe il morso della vedova nera e i movimenti incontrollati sarebbero sintomi psicosomatici.

La vedova nera (Latrodectus mactans) è considerato il ragno più velenoso al mondo ed è principalmente diffusa in America. In Italia, è presente la Latrodectus tredecimguttatus, conosciuta con il nome volgare di malmignatta (nella foto).
Gli scorpioni
Gli scorpioni sono Aracnidi dal corpo nero e appiattito, fornito anteriormente di due pinze e posteriormente di un sottile prolungamento ricurvo verso l’alto e terminante in un aculeo velenifero. Notturni e predatori, il loro morso può causare febbre e forti dolori, ma in genere non è mortale. Infatti, quelli presenti in Italia e nei Paesi mediterranei non sono pericolosi (a meno che il paziente non abbia uno shock anafilattico, cioè sia allergico al veleno, o sia un bambino nel qual caso ci può essere un interessamento dei sistemi nervoso e cardiaco.

Esistono più di 2000 tipi di scorpioni al mondo. Nella foto un Parabuthus granulatus, detto anche scorpione dalla coda spessa. Maggiormente diffuso in Sud Africa, tra le 160 specie di scorpioni diffusi in questo Paese, è considerato il più velenoso e pericoloso.
Gli acari
Gli acari sono Aracnidi piccolissimi con cefalotorace e addome spesso fusi insieme. Gli acari sono parassiti e possono provocare gravi malattie agli animali e alle piante. Molte specie di acari sono causa per l’uomo di forti allergie (asma e rinite allergica) e si nutrono di forfora umana e polvere insediandosi nei materassi, nelle moquette o nei tappeti. Alcune specie di acari sono responsabili della scabbia e di generiche acariasi.

La zecca è un parassita esterno, le cui dimensioni possono andare da pochi millimetri a un centimetro, a seconda della specie e dello stadio dello sviluppo.
L’esemplare più noto è la zecca. Oltre a provocare fastidiose irritazioni cutanee (rogna), possono essere vettori di pericolose malattie; fra quelle più comuni nell’uomo, la malattia di Lyme e la rickettsiosi (febbre bottonosa) mentre nel cane trasmettono la piroplasmosi.
Artropodi Aracnidi – Classificazione
- Tipo (phylum): Artropodi
- Sottotipo (subphylum): Chelicerati
- Classe: Aracnidi
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