I trattati di pace della Seconda guerra mondiale furono stipulati a partire dalla conferenza di Parigi che si svolse tra luglio e ottobre del 1946.
La fine della guerra però era stata preceduta dagli incontri internazionali di Jalta (febbraio 1945) tra Stalin, Roosevelt e Churchill e successivamente di Potsdam (17 luglio-2 agosto), nei quali vennero definiti l’assetto politico mondiale e la suddivisione delle zone di influenza tra Paesi occidentali e Unione Sovietica.
Nel giugno del 1945 fu adottata la Carta delle Nazioni, dando così il via all’ONU. Seguirono i vari trattati di pace che imposero sanzioni economiche e giuridiche (punizioni dei criminali di guerra; impegno di istituire le libertà democratiche), misure di disarmo, e vaste diminuzioni di territorio metropolitano e coloniale. I contrasti politici delineatisi nel dopoguerra fra gli Alleati impedirono la definizione del trattato di pace con la Germania, che restò divisa in due parti.

A Jalta è stato costruito un monumento in ricordo della celebre conferenza che decise il futuro dell’Europa e del mondo, con i tre protagonisti Churchill, Stalin e Roosevelt a colloquio
Cronologia
4-11 febbraio 1945 – Conferenza di Jalta: Churchill, Roosevelt e Stalin si incontrano a Jalta, in Crimea, per concordare spartizioni territoriali, confini nazionali, il destino della Germania e la creazione delle Nazioni Unite.
10 febbraio 1947 – Trattati di Parigi: l’Italia deve restituire i territori occupati durante la guerra più altri territori a Francia e Jugoslavia e perde tutte le sue colonie, l’Austria viene sottoposta a un regime di occupazione pur mantenendo l’indipendenza, i confini nell’Europa orientale vengono riportati alla situazione prebellica, la Finlandia deve cedere dei territori all’Unione Sovietica.
8 settembre 1951 – Trattato di San Francisco: il Giappone viene privato di tutte le conquiste territoriali esterne alle sue isole e subisce l’occupazione territoriale degli Stati vincitori.
26 maggio 1952 – Trattato generale: la Germania viene divisa in Repubblica Federale di Germania a ovest e Repubblica Democratica Tedesca a est, rispettivamente in mano agli Alleati e all’Unione Sovietica.
5 ottobre 1954 – Memorandum di Londra: l’Italia accetta la cessione di Zara, dell’Istria e buona parte della Venezia Giulia alla Jugoslavia, ma ottiene la città di Trieste.
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