Nei primi decenni del Cinquecento in Europa si ebbe un forte sviluppo economico e demografico. La crescita demografica fu favorita dalla maggiore disponibilità di risorse alimentari, e il notevole sviluppo economico si verificò in tutta Europa soprattutto grazie all’agricoltura e all’artigianato.
In alcune zone (come in Spagna) la scarsa resa dell’agricoltura estensiva portò a sfruttare la terra per l’allevamento. Con lo svilupparsi di quest’ultimo iniziarono le tensioni fra contadini e allevatori, tanto che in Inghilterra alcune terre comuni (enclosures), prima destinate all’allevamento, vennero recintate e destinate all’agricoltura intensiva.
Grande sviluppo ebbero i cantieri navali e l’industria tipografica, nella quale eccelsero i veneziani.
Le città cominciarono a espandersi. La Francia, con una popolazione di circa 19 milioni di abitanti, era il Paese più popoloso d’Europa. Anche in Italia, fatta eccezione per la Toscana, la popolazione crebbe e cinque città superarono i 100.000 abitanti: Genova, Venezia, Milano, Napoli e Palermo.
Mentre nel medioevo la società era divisa in ordini (nobiltà, clero e terzo stato che raggruppava il resto della popolazione), nel ‘500 nacque la borghesia (i borghesi che arrivavano a prestigiose cariche giudiziarie o amministrative potevano nobilitarsi).

L’epoca dello sviluppo economico e demografico era stata preceduta da alcune importanti innovazioni tecnologiche, come la stampa a caratteri mobili, che stimolò l’industria tipografica e la cultura nel Cinquecento
Tale processo continuerà fino alle soglie della rivoluzione industriale e ne costituirà un importante presupposto. Nelle città intanto si sviluppavano alcune vivaci attività manifatturiere e mercantili: le scoperte geografiche e il grande sviluppo commerciale diedero notevole impulso ai cantieri navali e all’attività bancaria. Un’altra attività acquistò sempre maggior rilievo: l’industria tipografica, che vedeva primeggiare i torchi veneziani. Questi settori richiedevano manodopera preparata e altamente qualificata, si costituirono così le prime organizzazioni di lavoro: le corporazioni che raccoglievano insieme apprendisti, operai e maestri di bottega per tutelare i segreti della professione. Le conseguenze della scoperta delle Americhe saranno avvertite in Europa nella seconda metà del ‘500, quando l’afflusso di ingenti quantità d’oro e metalli preziosi provocherà in Spagna una grave inflazione: la rivoluzione dei prezzi (sensibile aumento), alla cui origine vi furono anche cause economiche interne all’Europa, prima fra tutte il divario crescente tra l’offerta stazionaria di beni e la domanda in sensibile crescita.
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