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Riforma e Controriforma

La Riforma protestante fu un moto di rinnovamento religioso, originato in Germania, che produsse una separazione in seno alla Chiesa cristiana. Suo propugnatore fu il monaco tedesco Martin Lutero che il 31 ottobre 1517 rese pubbliche, nella cattedrale di Wittemberg, novantacinque tesi nelle quali attaccava la corruzione della Chiesa cattolica e in particolare il commercio delle indulgenze: la sua tesi era che la salvezza non poteva derivare dalle indulgenze, ma solo dalla fede dell’individuo. Partito da un buon intento di revisione della Chiesa, Lutero si trovò scomunicato da Leone X e lo scontro divenne aperto tanto da lasciar presagire lo scisma. La riforma fu delineata nella sua essenza ad Augusta nel 1530. I punti centrali del protestantesimo di Lutero (teologia della pura grazia) sono:

  • possibilità di salvezza per sola fede
  • lettura diretta dei testi sacri (senza mediazione di nessuna autorità)
  • rifiuto di tutti i sacramenti, con la sola esclusione di battesimo ed eucarestia.

Le teorie luterane si diffusero rapidamente sia tra i feudatari tedeschi, che trovarono in esse un valido pretesto per staccarsi dall’imperatore Carlo V e annettersi le proprietà ecclesiastiche, sia tra i contadini, che ne esasperarono le tesi fino a scontrarsi con lo stesso Lutero. Il luteranesimo si diffuse anche negli Stati scandinavi e a esso si affiancarono le teorie di altri riformatori, come Zwingli e Calvino.

I punti fondamentali della dottrina di Calvino (XVI sec.) sono

  • la doppia predestinazione secondo cui solo gli eletti si salveranno
  • il ruolo decisivo della grazia divina
  • il rifiuto della struttura gerarchica della Chiesa
  • il valore simbolico dei sacramenti, fra i quali vengono accettati solo il battesimo e la cena eucaristica.

Il pensiero di Calvino si diffuse in Svizzera, nei Paesi Bassi, in Francia e in Scozia, mentre ebbe scarso successo in Italia. In Inghilterra la riforma venne imposta da Enrico VIII che con l’Act of Supremacy si proclamò capo della Chiesa di Inghilterra, per motivi di ordine prevalentemente economico. La Chiesa cattolica rispose allo scisma causato dalla riforma con il concilio di Trento che diede avvio alla Controriforma.

Riforma e Controriforma - Lutero

Martin Lutero (in tedesco Martin Luther, 1483 – 1546) teologo e accademico tedesco, riformatore religioso e iniziatore del protestantesimo

Controriforma e concilio di Trento

La Controriforma fu l’azione dalla Chiesa cattolica contro la riforma protestante condotta da Lutero per combatterne l’avanzata. Il momento topico fu il concilio di Trento (1545-1563), nel quale vennero riaffermati alcuni capisaldi del cattolicesimo, fu condannata la simonia, fu ribadita l’inammissibilità del matrimonio dei sacerdoti e furono riaffermati alcuni principi fondamentali come la presenza reale di Cristo nell’eucarestia, la giustificazione mediante le opere, il culto dei santi e la superiorità dell’autorità del pontefice. Furono meglio precisati la natura e il valore dei sacramenti così come la struttura gerarchica della Chiesa e il valore della tradizione. Insieme si avviò un processo di irrigidimento disciplinare e maggior severità nella formazione del clero. Vennero anche creati strumenti di repressione e prevenzione contro l’eresia e la propaganda non ortodossa, ossia l’Inquisizione romana, la congregazione dell’Indice e il ricorso al braccio secolare (l’autorità del magistrato civile di rendere esecutive le sentenze e le ordinanze dei tribunali ecclesiastici).

Figura centrale della controriforma cattolica è l’umanista olandese Erasmo da Rotterdam, la cui opera più importante è L’elogio della pazzia, una satira della teologia scolastica, dell’immoralità del clero e della curia e un’esaltazione della follia del vero cristiano che dedica la sua vita alla fede. I suoi attacchi agli errori delle autorità ecclesiastiche e alla superstizione lo espongono all’accusa di essere luterano, ma Erasmo rifiuterà sempre quest’accusa e, per far fronte alle accuse che gli vengono mosse, illustra la sua posizione ideologica con l’opera De Libero Arbitrio, che contiene un brillante attacco a Lutero.

A partire da questo periodo i gesuiti diventano fondamentali per l’affermazione del cattolicesimo; appartengono alla congregazione religiosa (Compagnia di Gesù), fondata da Ignazio di Loyola per svolgere azione di predicazione, catechizzazione e insegnamento, al servizio del papa, per la diffusione del cristianesimo e la difesa della Chiesa. I gesuiti, organizzati secondo una rigida gerarchia facente capo al generale, assumono voti di castità, obbedienza e povertà e completa obbedienza al pontefice; rigore personale, studio teologico e introspezione spirituale (esercizi spirituali) completano i tratti salienti della Compagnia.

Al termine del concilio non solo era chiara l’insanabile frattura sul piano dogmatico con le correnti protestanti, ma fu anche riorganizzata la vita del clero, con l’affidamento della formazione culturale dei sacerdoti ai seminari diocesani.

Riforma e controriforma: riassunto

  • 31 ottobre 1517 – Martin Lutero rende pubbliche 95 tesi nelle quali attacca la corruzione della Chiesa cattolica e in particolare il commercio delle indulgenze.
  • Leone X scomunica Martin Lutero.
  • 1530 – La Riforma è delineata ad Augusta e inizia a diffondersi in tutta Europa.
  • In Inghilterra la riforma è imposta da Enrico VIII che con l’Act of Supremacy si proclama capo della Chiesa di Inghilterra.
  • La Chiesa cattolica si oppone alla Riforma con la Controriforma culminata con il concilio di Trento (1545-1563).

 

Indice materie – Storia – Riforma e Controriforma

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