La prima guerra punica scoppiò nel III sec. a.C quando, dopo la conquista dell’Italia meridionale, Roma si trovò a confronto con Cartagine, la città africana (nella posizione dell’odierna Tunisi) che dominava nel Mediterraneo occidentale con il possesso di parte della Sicilia e con colonie in Sardegna, Corsica, Spagna e Baleari.
Nonostante il trattato esistente tra Roma e Cartagine sulla spartizione dell’influenza territoriale nel Mediterraneo, trattato che vedeva la Sicilia sotto il dominio cartaginese, Roma cominciò a rivolgere le sue mire espansionistiche verso la città di Messina, controllata dai mamertini, soldati mercenari al servizio del tiranno di Siracusa, Agatocle. Alla morte del tiranno, si erano impadroniti della città, il cui controllo era ambito anche dal nuovo re di Siracusa, Gerone II, che chiese aiuto ai cartaginesi. Sotto la minaccia dei cartaginesi, i mamertini chiesero aiuto a Roma, che intervenne dando inizio alla Prima guerra punica. Roma era una potenza terrestre, Cartagine marittima, quindi i romani dovettero combattere in una modalità che non gli era congeniale.
I cartaginesi, nonostante la sconfitta del loro alleato Gerone, continuarono il conflitto, con conseguenze disastrose: prima la sconfitta di Milazzo, poi l’invasione dell’Africa e l’assedio di Cartagine segnarono le prime vittorie romane. Le vicende della guerra furono poi alterne, tuttavia l’ultima parola fu dei romani, che ebbero la meglio nella battaglia navale al largo delle Egadi (241 a.C.) che chiuse la Prima guerra punica e che costò a Cartagine la perdita della Sicilia.

I possedimenti di Roma e Cartagine all’inizio delle guerre puniche
Nella Prima guerra punica si inserisce la leggenda (cantata da Ovidio) di Attilio Regolo, console e comandante dell’esercito romano. Fatto prigioniero, fu inviato a Roma perché convincesse i concittadini a chiedere la pace. Se questi non avessero accettato, egli sarebbe dovuto tornare a Cartagine per essere mandato a morte. Attilio però, conscio della prostrazione del nemico causata dalla guerra, convinse il senato a non accettare la pace e, nonostante le suppliche dei romani, tornò a Cartagine dove i cartaginesi lo fecero precipitare da un’altura chiuso in una botte irta di chiodi.
Cronologia
264 a.C – I romani occupano Messina entrando in conflitto con Cartagine, poi conquistano anche Agrigento e molte città della Sicilia occidentale.
260 a.C – Battaglia navale di Milazzo e vittoria di Roma.
metà-fine III sec. a.C – Alterne vittorie e sconfitte da entrambe le parti, sia in Sicilia sia sulle coste cartaginesi.
241 a.C – Battaglia decisiva alle isole Egadi: vittoria di Roma e resa di Cartagine.
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