La preistoria è il periodo dello sviluppo umano che va dalla comparsa dell’uomo sulla Terra all’avvento della scrittura, durato circa due milioni di anni. La preistoria è suddivisa in Paleolitico, Mesolitico, Neolitico (i tre periodi costituiscono l’Età della pietra), Età dei metalli, divisa a sua volta in Età del rame, Età del bronzo, Età del ferro. Pur essendo scientificamente accettato, questo schema non si può applicare in modo omogeneo a tutte le popolazioni umane; infatti, in località diverse si hanno variazioni anche notevoli nel passaggio da un periodo all’altro o, addirittura, si riscontra la totale assenza di alcuni periodi (per esempio, in alcune zone dell’Africa non ci fu l’Età del bronzo) e, soprattutto, la data del passaggio dalla preistoria alla storia è diversa da luogo a luogo.
Paleolitico
Il Paleolitico è il più lungo dei periodi in cui è suddivisa la preistoria, dall’apparizione dell’uomo (circa due milioni di anni fa) al termine delle glaciazioni (circa 8.500 anni fa). Questo periodo, caratterizzato dall’utilizzo di utensili di pietra scheggiata, è a sua volta suddiviso in sottoperiodi, distinti secondo le metodologie di lavorazione della pietra (Paleolitico inferiore, Paleolitico medio, Paleolitico superiore). Il Paleolitico superiore vide l’avvento dell’Homo sapiens sapiens, che sostituì l’Homo sapiens neanderthalensis e l’inizio delle attività artistiche preistoriche (piccoli oggetti, arte parietale).
Mesolitico
Il Mesolitico è caratterizzato dalla fine della glaciazione quaternaria (IX millennio a.C.) e dalle conseguenti modificazioni della fauna che richiesero l’invenzione dell’arco e delle frecce e di strumenti adatti alla pesca. L’inizio del Mesolitico vede la nascita della pratica dell’allevamento e di quella dell’agricoltura. La lavorazione della pietra si specializza a seconda delle regioni geografiche. Manufatti di pietre scheggiate sono stati rinvenuti in Francia, Germania, Spagna e Olanda. In Tunisia sono state rinvenute tracce della lavorazione del guscio di uova di struzzo, mentre in alcune zone della Spagna, lungo la costa, sono presenti testimonianze di arti figurative, costituite da dipinti monocromatici (in nero o rosso) raffiguranti scene di caccia con figure umane e animali (valle dell’Ebro e Valencia).
Neolitico
Il Neolitico è il periodo preistorico corrispondente all’ultima parte dell’Età della pietra.
Ebbe inizio tra il IX e il VII millennio a.C., con durata e sviluppo diversi secondo le zone. Quattro sono le attività che lo caratterizzano: l’uso della pietra levigata (da cui il nome, da neo, “nuova” e lithos, “pietra”), l’arte della ceramica, la coltura dei cereali e l’allevamento degli animali.
Il Neolitico è un periodo di grande importanza nella storia degli uomini, abituati fino ad allora a dipendere dalla natura: l’uomo non vive più solo dei frutti che crescono spontanei, della pesca e della caccia, ma inventa nuove tecniche e strumenti che gli consentono di addomesticare e allevare bestiame e lavorare la terra. Inizia la formazione dei primi insediamenti umani, grazie all’incipiente pratica della coltivazione e dell’allevamento di capre e bestiame. I manufatti diventato più elaborati: accanto a punte e scalpelli di pietra levigata, nasce l’arte di modellare la ceramica. La selce e l’ossidiana (materiale di origine vulcanica) sono le materie prime che vengono estratte da primitive miniere e di cui nasce un fiorente commercio. I villaggi più antichi di cui sono stati ritrovati i resti sono localizzati nel Vicino Oriente (Gerico), in Turchia e in generale nella zona della Palestina e dell’Iraq. Il Sahara, allora ricco di vegetazione, è abitato da cacciatori e da nomadi dediti alla pastorizia; anche qui si afferma la lavorazione della selce per produrre macine, punte di frecce, picconi e martelli. Nel Sahara inoltre sono rimaste tracce di arte primitiva costituita da incisioni e pitture sulle rocce.

La preistoria si conclude con l’avvento della scrittura, testimoniato per la prima volta intorno a 5000 anni fa
Quest’arte sahariana, iniziata intorno all’8000 a.C., si protrasse fino al 1500 a.C. Verso il 6000 a.C. si hanno i primi insediamenti in alcune zone dell’Europa, testimoniati da costruzioni di imponente grandezza, in pietra interrata. Si tratta prevalentemente di monumenti funerari; infatti le pratiche del culto dei morti erano divenute molto curate. I cadaveri erano ricoperti di ocra, circondati da vestiti e suppellettili, ornati da conchiglie, corna e denti di cervo. I cosiddetti monumenti megalitici comprendevano i menhir, lastre di pietra conficcate in senso verticale nel terreno, i dolmen, in cui due lastre verticali ne sorreggono una posta orizzontalmente, e i cromlech, costituiti da più menhir disposti a cerchio. Queste costruzioni sono pervenute fino a noi e si possono ammirare in alcune zone dell’Europa settentrionale. Il più noto è il cromlech di Stonehenge (Gran Bretagna), che occupa circa 100.000 metri quadrati. In questo periodo comincia a diffondersi in alcune zone dell’Italia settentrionale l’arte della lavorazione dei vasi in ceramica. La decorazione viene fatta imprimendo sulla superficie del vaso le impronte di conchiglie, oppure mediante graffi.
L’Età dei metalli rappresenta un’importante tappa dell’evoluzione dell’uomo che merita una trattazione a sé stante.
Cronologia
Due milioni di anni fa – Paleolitico inferiore: homo abilis.
Un milione e mezzo di anni fa – Paleolitico medio: homo erectus (scoperta del fuoco).
500.000 anni fa – Comparsa dell’uomo di Neanderthal, in Europa.
200.000 anni fa – Paleolitico superiore: comparsa di homo sapiens, in Africa.
35.000 anni fa – Fine del Paleolitico superiore: comparsa dell’homo sapiens sapiens (prime attività artistiche e di allevamento) ed estinzione dei Neanderthal.
10.000 anni fa – Mesolitico: sviluppo di allevamento e agricoltura.
8.000 anni fa – Neolitico: nascita dei primi insediamenti abitativi stabili.
Indice materie – Storia – Preistoria