Le invasioni del X secolo colpirono l’Europa sin dalla fine del IX secolo con diverse popolazioni esterne che si stabilirono nel continente.
I saraceni
Il termine saraceno indicava i musulmani d’Occidente. Nell’IX sec. occuparono la Sicilia, la Sardegna, la Corsica e le Baleari, giungendo fino a Roma dove saccheggiarono san Pietro e san Paolo. Da ricordare che a loro si deve l’introduzione in Sicilia della coltivazione degli agrumi. Rimasero nel meridione finché non furono sconfitti dai normanni.
I magiari
I magiari sono una popolazione di origine ugro-finnica, di stanza nell’Europa danubiana, formatasi dalla fusione di tribù turche con tribù irano-caucasiche; nel VII e VIII sec., si spostò verso occidente per stabilirsi in Pannonia (Ungheria) e iniziare una serie di spedizioni verso i Paesi occidentali. Le incursioni dei magiari colpirono, in particolar modo, la vicina Germania, ma essi arrivarono a colpire anche la Francia e l’Italia, fino alla metà del X sec. I magiari furono sconfitti da Ottone I e da quel momento cessarono le loro scorribande, nel frattempo ridotte per il progressivo passaggio dalla vita nomade alla vita sedentaria dedita all’agricoltura.
I normanni
I normanni erano popolazioni germaniche di stanza nelle attuali Norvegia, Danimarca e Svezia che si spostarono in Europa a partire dal VII sec. Abili navigatori e inizialmente chiamati vichinghi, si spinsero verso occidente raggiungendo la Scozia, l’Islanda e la costa nordamericana. Verso oriente si spinsero fino al mar Caspio. I primi insediamenti stabili si ebbero in Irlanda, in Inghilterra e in Francia, nell’attuale Normandia. Nel 1066 Guglielmo il Conquistatore occupò anche buona parte dell’Inghilterra e fondò il regno anglo-normanno. Con la decadenza dell’impero bizantino, i normanni conquistarono dei domini in Italia meridionale ove costituirono il regno di Sicilia e di Puglia. Il regno normanno ebbe termine alla fine del XII sec. con il matrimonio di Costanza d’Altavilla con l’imperatore Enrico VI, che assunse anche il titolo di re di Sicilia.

Statua di Gengis Khan, capo della temibile Orda d’oro mongola
I mongoli
I mongoli erano popolazioni dell’Asia centrale, prevalentemente nomadi, che abitarono la regione compresa tra il lago Bajkal, il Tibet e la Manciuria. Le prime testimonianze di gruppi mongoli risalgono al I sec. d.C., ma furono le migrazioni degli àvari e degli unni nel V sec. e le conquiste di Gengis Khan all’inizio del XIII sec. a far conoscere i mongoli in Europa. Le piccole tribù nelle quali erano suddivise le popolazioni mongole prima di Gengis Khan furono da questi riunite all’inizio del XIII sec., formando un impero dell’intera Mongolia, per espandersi poi dalla Cina all’Europa orientale. Alla morte di Gengis Khan, si formarono due khanati, in Russia e in Persia con il khan Hulagu, mentre il fratello Kubilay diventava imperatore della Cina, dando vita alla dinastia Yuan. Nel XIV sec. vi fu una nuova unificazione di una parte dell’impero di Gengis Khan, sotto Tamerlano, il quale portò la capitale a Samarcanda. Bābur, nipote di Tamerlano, all’inizio del XVI sec. fondò in India lo Stato Moghul, che resistette fino all’arrivo degli inglesi nel XIX sec.
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