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Invasioni barbariche

Le invasioni barbariche accelerarono la decadenza di Roma, che iniziò dopo lo spostamento della capitale dell’impero a Bisanzio. Erano iniziate sporadicamente già nel II secolo d.C, ma aumentarono via via di intensità e frequenza e tra il IV e il V secolo d.C diventarono sempre più violente e minacciose: lo scopo non era più solo il saccheggio ma l’occupazione del territorio.

Alarico, re dei visigoti, invase e saccheggiò Roma nel 410; era dall’invasione dei galli senoni, circa 800 anni prima, che Roma non conosceva l’onta della sconfitta entro le proprie mura. Seguirono poi le incursioni di Attila (re degli unni, soprannominato “flagello di Dio” per la sua ferocia; di lui si diceva che dove fosse passato non sarebbe più cresciuta l’erba) e di Genserico (vandali), che misero fine alla fama e alla leggenda di invulnerabilità della città di Roma ai saccheggi e alle devastazioni.

Nel 476 cadde l’impero romano d’Occidente, mentre quello d’Oriente o impero bizantino, ormai organismo politico completamente svincolato da quello occidentale, sopravvisse per oltre quasi 1.000 anni, fino cioè alla resa di Costantinopoli ai turchi (1453). In Occidente, Odoacre, re degli eruli, depose Romolo Augustolo, ultimo imperatore, e rimandò a Costantinopoli le insegne dell’impero. Incominciava il medioevo, cioè il periodo storico compreso tra l’antichità classica e l’età moderna: convenzionalmente si considera compreso tra la caduta dell’impero romano d’Occidente (476) e la scoperta dell’America (1492).

Invasioni barbariche

La invasioni barbariche portarono all’interno dell’impero soldati delle popolazioni considerate barbariche dai romani, che li usavano come mercenari, ma il loro numero e potere crebbe tanto che iniziarono a esigere diritti, rappresentanza e posizioni di comando

Cronologia

II sec. d.C – Scontri con i longobardi ai confini orientali dell’impero e con i germani a nord.

III sec. d.C – Invasioni barbariche: gli alemanni scendono dall’attuale Germania.

IV sec. d.C – Invasioni di franchi, unni e visigoti: nel 378 d.C avviene la battaglia di Adrianopoli, terribile e significativa sconfitta per l’impero romano sotto i colpi dei visigoti, che aprirono così la strada per l’ingresso dei barbari nell’impero, prima come soldati, poi come cittadini.

410 d.C – I visigoti invadono e saccheggiano Roma per tre giorni.

476 d.C – Rivolta dei mercenari germanici al servizio dell’esercito imperiale: capeggiati da Odoacre depongono Romolo Augustolo determinando la caduta dell’impero romano d’Occidente e il controllo dell’Italia da parte dei popoli barbarici.

 

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