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Guerre di successione

Nella prima metà del XVIII sec. l’Europa fu sconvolta da guerre di successione sorte per motivi dinastici, che causarono l’ascesa inglese a danno soprattutto della Francia. Numerosi erano i belligeranti nella singola guerra di successione, tanto che si diffuse la consuetudine di paci separate.

La guerra di successione spagnola

Alla morte del re di Spagna Carlo II d’Asburgo (1700), che aveva nominato erede universale Filippo d’Angiò, nipote di Luigi XIV, la prospettiva di una comunità dinastica tra Francia e Spagna provocò la reazione dell’imperatore Leopoldo I d’Asburgo che pretese la corona per il secondogenito Carlo, come discendente degli Asburgo, e si alleò con Federico III del Brandeburgo (a cui promise il titolo di re di Prussia), con l’Inghilterra e con l’Olanda.

Dopo quindici anni di guerra (1701-1716), il compromesso finale firmato da tutti i belligeranti proclamava re di Spagna Filippo V di Borbone, al costo della perdita di diversi possedimenti (Milano, Napoli e le Fiandre passarono all’Austria) e indebolì la Francia che perse le colonie americane di Terranova, la baia di Hudson e alcune isole delle Antille a vantaggio dell’Inghilterra. Con il trattato dell’Asiento l’Inghilterra ottenne, per trent’anni, il monopolio del commercio degli schiavi verso i territori americani controllati dagli spagnoli. Vittorio Amedeo di Savoia ottenne il titolo di re, il Monferrato e la Sicilia.

La successione polacca

La guerra di successione della Polonia (1733-1738) terminò con la sconfitta di Stanislao I (sostenuto dalla Francia) opposto ad Augusto III (candidato della Russia). Sotto il regno di Augusto III il Paese cominciò a risollevarsi economicamente.

Guerre di successione

Le guerre di successione furono particolarmente costose per le casse di tutti i Paesi coinvolti, che ne uscirono finanziariamente debilitati e con flotta ed esercito da ricostruire

La successione austriaca

Maria Teresa d’Asburgo, figlia dell’imperatore Carlo VI, dopo la morte del padre che non ebbe figli maschi, gli succedette grazie alla Prammatica Sanzione che, indipendentemente dal sesso, garantiva la successione al primogenito. Le potenze europee, Francia, Prussia, Baviera e Sassonia, si opposero alla sua incoronazione, provocando così la guerra di successione austriaca che terminò con la pace di Aquisgrana (1748) con la quale Maria Teresa mantenne l’impero, lasciando però la Slesia alla Prussia. Sovrana illuminata, fu coadiuvata nel governo dai ministri von Haugwitz e von Kaunitz, rispettivamente per la politica interna ed estera. Nel tentativo di recuperare la Slesia ceduta alla Prussia, si alleò con Francia, Russia, Svezia, Sassonia e Polonia e dichiarò guerra a Federico II di Prussia, ma fu sconfitta nella guerra dei sette anni (1756-1763).

A seguito della guerra dei sette anni, la Gran Bretagna ottenne con il trattato di Parigi acquisizioni territoriali considerevoli (Canada e India). In Gran Bretagna il regno di Giorgio III coincise con la prima rivoluzione industriale, che fece della Gran Bretagna la prima potenza economica mondiale.

 

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