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Le guerre di religione in Francia

Nel Cinquecento la Francia visse un nuovo periodo turbolento a causa delle guerre di religione che si intrecciarono alle questioni politiche.

Dopo aver respinto gli inglesi fuori dai propri territori, la monarchia francese si rafforzò: venne organizzato un esercito permanente e l’autorità reale si estese anche alla Chiesa nazionale (sanzione pragmatica di Bourges). Carlo VIII e Luigi XII diedero inizio alle guerre d’Italia. Francesco I proseguì la loro politica di interesse verso l’Italia, conquistò Milano, concludendo con papa Leone X un vantaggioso concordato che gli consentiva il completo controllo sul clero francese (gallicanesimo).

Salito al trono Carlo V, unificata la corona austriaca e spagnola, con l’aggiunta delle Fiandre e del regno di Napoli, Francesco I fu costretto a combattere gli Asburgo per evitare di essere accerchiato. Combatté in Italia, sul Reno, nelle Fiandre e sui Pirenei, e subì la sconfitta più pesante a Pavia (1525) dove fu fatto prigioniero e costretto a una pace onerosa. Liberato, riprese la guerra contro Carlo V alleandosi con la Lega Santa, con i turchi, con Venezia e con papa Clemente VII. Combatté fino alla sua morte nel tentativo di strappare a Carlo V l’egemonia europea. All’interno, malgrado le enormi spese militari, riuscì a fronteggiare la situazione economica del Paese, con adeguate riforme fiscali e amministrative. Fu un grande mecenate sia degli artisti francesi sia di quelli stranieri (Leonardo, Benvenuto Cellini).

Caterina de’ Medici fu la figura di spicco della Francia della parte centrale del XVI sec. Nobile italiana, figlia di Lorenzo de’ Medici duca di Urbino, andò sposa a Enrico II di Valois duca di Orléans, che fu re di Francia col nome di Enrico II. Presto venne però trascurata dal marito che le preferì l’amante. Alla morte di Enrico II, ferito accidentalmente in un torneo, succedettero, uno dopo l’altro, i tre figli, ma Caterina de’ Medici assunse la reggenza per conto del secondogenito minorenne Carlo IX. Per circa vent’anni esercitò una notevole influenza sugli affari di Stato. La sua reggenza coincise con uno dei periodi più travagliati della storia di Francia, colpita dalle divisioni tra ugonotti protestanti e cristiani, e Caterina dovette mediare tra le varie fazioni.

Durante le feste di nozze di una figlia di Caterina con il re di Navarra (futuro re di Francia con il nome di Enrico IV), suo fratello e re di Francia Carlo IX, forse in accordo con la madre Caterina, ordinò contro gli ugonotti protestanti il massacro della notte di san Bartolomeo: Enrico di Navarra venne risparmiato, ma fu costretto ad abiurare. Salì al trono di Francia dopo la cosiddetta guerra dei tre Enrico e l’assassinio di Enrico III per mano di un fanatico cattolico. Verso la fine del XVI sec., non potendo vincere i cattolici in battaglia, Enrico IV si convertì al cattolicesimo (“Parigi val bene una messa”). Promulgò l’editto di Nantes (1598) con cui garantì ai protestanti francesi una moderata libertà religiosa e il pieno godimento dei diritti civili, ponendo fine alle guerre di religione in Francia. Dedicò il suo impegno al rafforzamento del potere centrale della monarchia e al miglioramento dell’economia. Noto come le bon roi, fu assassinato da un fanatico cattolico.

Guerre di religione

Caterina de’ Medici fu considerata complice dei massacri di protestanti durante le guerre di religione in Francia

Cronologia

1494 – Carlo VIII invade l’Italia e arriva fino a Napoli, saccheggiandola: questo provoca la reazione dei diversi piccoli Stati italiani, che uniscono i loro eserciti e respingono il re francese.

1499 – Luigi XII occupa il ducato di Milano, che però quindici anni dopo verrà invaso dagli svizzeri, alleati con Venezia, il papa e gli spagnoli nella Lega Santa, e restituito agli Sforza.  Intanto iniziano i contrasti con gli spagnoli per il dominio sull’Italia.

1516 – Trattato di Noyon: il nuovo re francese Francesco I ottiene il ducato di Milano.

1525 – Battaglia di Pavia: dura sconfitta per Francesco I, che deve cedere a Carlo V autorità su parte dei suoi territori italiani.

1559 – Pace di Cateau-Cambresis: il nuovo re francese Enrico II deve abbandonare ogni pretesa sull’Italia dopo aver ricevuto altre sconfitte sia in Italia sia in Francia.

1562 – Caterina stabilisce la libertà di culto per i protestanti, a patto che restituiscano i luoghi sacri sottratti ai cattolici, ma i cattolici reagiscono con un massacro di protestanti.

1572 – Massacro di san Bartolomeo: strage di ugonotti, degenerata in un massacro indiscriminato durato giorni e giorni.

1585 – Inizio della guerra dei tre Enrichi: dopo anni di contrasti e battaglie tra cattolici e protestanti, Enrico III di Francia designa Enrico di Navarra come successore in mancanza di eredi, causando la ribellione dei cattolici, che lo costringono a cambiare alleanza e a combattere il futuro re; di questa situazione approfitta il duca Enrico di Guisa, che aspira al trono, ma sia lui sia Enrico III rimangono uccisi nei conflitti tra le fazioni.

1593 – Enrico di Navarra, diventato re come Enrico IV, si converte al cattolicesimo per farsi accettare dai suoi sudditi.

1598 – Editto di Nantes: il cattolicesimo è religione di Stato ma i protestanti sono liberi di professare la propria fede, è la fine delle guerre di religione in Francia.

1618-1648 – Guerra dei Trent’anni: Luigi XIII e il suo consigliere Richelieu elaborano una politica ostile alla Spagna e all’impero asburgico e alleandosi con gli svedesi riescono a uscire vittoriosi dal conflitto ponendo fine ai tentativi asburgici di ricostituire un impero europeo (pace di Vestfalia).

 

Indice materie – Storia – Le guerre di religione in Francia

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