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Esplorazioni geografiche

Verso la fine del XV sec. gli Stati europei incominciarono a finanziare esplorazioni geografiche spinti sia da scopi politici che economici. I viaggi furono resi possibili da nuove scoperte e soprattutto dal perfezionamento della bussola. Si incominciarono a colonizzare territori ricchi di oro e di metalli preziosi e arrivarono in Europa il mais, la patata, il pomodoro, il cacao.

Le principali esplorazioni geografiche furono condotte da Cristoforo Colombo, Vasco de Gama, Amerigo Vespucci e Ferdinando Magellano.

Cristoforo Colombo iniziò la carriera di marinaio dedicandosi a operazioni commerciali nel Mediterraneo orientale. Poi risiedette per dieci anni in Portogallo. Navigò verso l’Inghilterra e raggiunse l’Islanda e forse anche la Groenlandia. Dal nord si spinse sino all’estremo sud, compiendo viaggi nei possedimenti africani del re del Portogallo. Incominciò a maturare in Colombo l’idea di raggiungere le Indie da occidente. Presentò al re Giovanni II del Portogallo il suo progetto di giungere alle Indie orientali navigando verso occidente, ma il programma fu respinto. Nel 1492 il progetto fu però approvato dai sovrani di Spagna. Colombo dovette trovare i mezzi di trasporto: due caravelle (Niña e Pinta) e una nave (Santa Maria). L’armamento delle tre unità richiese un mese e mezzo. Il 3 agosto 1492 la spedizione partì da Palos e le navi si diressero alla volta delle Canarie. Il 12 ottobre 1492 raggiunsero la terra ferma e sbarcarono nell’isola di Guanahani, battezzata da Colombo San Salvador. Il viaggio proseguì verso le isole Bahamas e quindi verso le coste settentrionali di Cuba, battezzata Juana (e successivamente ribattezzata Fernandina da Velázquez); poi arrivò all’isola di Haiti, ribattezzata Española. Colombo intraprese il viaggio di ritorno con la sola Niña. Le due rotte d’andata e ritorno del suo viaggio costituirono per quattro secoli la via di navigazione percorsa tra Spagna e America. In una seconda spedizione, più numerosa, le navi condotte da Colombo raggiunsero l’isola di Guadalupa, quindi proseguirono fino a San Juan Bautista (Porto Rico), infine arrivarono in Giamaica. La via delle Antille e la disponibilità di Santo Domingo permetteranno per lungo tempo la penetrazione spagnola in America. Una terza spedizione permise la scoperta di Trinidad e della costa del continente americano. Tuttavia neppure questa volta Colombo si convinse di essere in presenza di un continente nuovo. Riprese il cammino verso Santo Domingo e dovette affrontare la rivolta degli indiani sfruttati dagli spagnoli. Colombo e i suoi fratelli vennero arrestati e rispediti in Spagna dove furono liberati. Alla morte della regina Isabella la corte si dimostrò decisamente ostile a Colombo che si preoccupò solamente di mantenere per i suoi discendenti i diritti e i privilegi acquisiti. Rifiutò fino alla morte di riconoscere di aver scoperto un nuovo continente frapposto tra le Indie e l’Europa.

Il portoghese Vasco da Gama ricevette dal suo re l’incarico di compiere una spedizione per raggiungere le Indie; nel 1497 doppiò, per primo, il Capo di Buona Speranza. Toccò la costa del Mozambico e Mombasa; poi raggiunse il porto indiano di Calicut, dopo aver attraversato l’oceano Indiano. L’impresa segnò l’inizio dell’impero coloniale portoghese.

L’italiano Amerigo Vespucci finanziò il terzo viaggio di Colombo. Da solo esplorò poi la costa atlantica della Colombia, il rio delle Amazzoni e le coste del Brasile. In una spedizione per il Portogallo esplorò le coste brasiliane fino al golfo di San Matias. Fu il primo a capire che i territori scoperti facevano parte di un nuovo continente, che fu quindi chiamato America in suo onore.

Il portoghese Ferdinando Magellano dovette chiedere finanziamenti alla nemica Spagna per poter realizzare il suo progetto, ossia quello di raggiungere le Molucche, isole dell’Indonesia, partendo dall’Europa e andando verso ovest, a sud dell’America. Comandò la prima circumnavigazione terrestre con l’appoggio ufficiale dell’imperatore spagnolo Carlo V. Nel 1520 entrò nello stretto che oggi porta il suo nome e successivamente nell’oceano da lui chiamato Pacifico. In nome della Spagna prese possesso delle Filippine, dove morì in uno scontro con gli indigeni. Dalla spedizione, di cui facevano parte cinque navi, ritornò una sola nave con l’italiano Antonio Pigafetta che scrisse il resoconto del viaggio.

esplorazioni geografiche

L’età moderna è definita anche età delle scoperte, proprio per le numerose esplorazioni geografiche che portarono a scoprire il mondo: uno dei protagonisti principali fu Cristoforo Colombo, qui rappresentato

Cronologia

1487 – Il portoghese Bartolomeo Diaz arriva al Capo di Buona Speranza in Africa.

1492 – Cristoforo Colombo, marinaio genovese finanziato da Isabella di Castiglia, organizza una spedizione nell’Oceano Atlantico e arriva fino ai Caraibi, convinto di trovarsi nelle Indie. Sarà Amerigo Vespucci a capire che è stato scoperto un nuovo continente: inizia l’età moderna.

1497 – Il portoghese Vasco de Gama circumnaviga per primo l’Africa doppiando il Capo di Buona Speranza e raggiunge l’India, aprendo una via per l’Asia.

1519-1522 – Il portoghese Ferdinando Magellano compie la prima circumnavigazione del globo.

 

Indice materie – Storia – Esplorazioni geografiche

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