Le civiltà della Mesopotamia furono i primi insediamenti umani stabili e sviluppati. La Mesopotamia (dal greco mésos, “in mezzo”, e potamós, “fiume”) è una regione storica dell’Asia occidentale compresa tra i fiumi Tigri ed Eufrate, delimitata a nord dal Tauro armeno, a est dai monti Zagros e a ovest dal deserto siriaco (attualmente fa parte dell’Iraq). È una pianura alluvionale, caratterizzata da clima arido.
Grazie alla fertilità del terreno, vi si svilupparono fiorenti civiltà antiche, dai sumeri, agli assiri e ai babilonesi e vi fiorirono le prime strutture urbane (Samarra, Ninive, Uruk, Babele, Ur ecc.). Le civiltà della Mesopotamia crearono regni vasti e tecnologicamente avanzati, poi l’area fu conquistata dai persiani e, nel IV sec. a.C., da Alessandro Magno. Rappresentò il limite estremo dell’espansione dell’impero romano, che solo con Traiano riuscì ad annettere la regione all’inizio del II sec. d.C., senza peraltro riuscire a mantenerne il controllo stabile, per le continue guerre con i parti. Nel VII sec. fu infine conquistata dagli arabi.

La Mesopotamia corrisponde a una parte dell’attuale Iraq, ma i regni che vi si svilupparono si espansero in tutto il Medio Oriente
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