La regola della manifestazione è una regola che ho pubblicato nel sito in un commento anni fa; da allora è stata ripresa così tante volte che mi sembra giusto darle una pagina propria nella sezione politica.
La regola riguarda le manifestazioni di piazza e la loro valutazione, valutazione che spesso rivela un evidente errore raziologico, un errore di percezione selettiva.
Regola della manifestazione – Quando una manifestazione di piazza è intelligente? Non quando è composta da migliaia, ma quando dimostra che la maggioranza del Paese è con chi scende in piazza, semplice. Altrimenti è utopistica, retorica, inutilmente rissosa. È inutile portare in piazza decine di migliaia di persone se queste rappresentano soltanto il 20, il 30% o anche il 49,9% del Paese (cose che spesso si sanno già). Che dire di personaggi che affermano che “il governo deve tener conto di una manifestazione con 100.000 persone”? Peccato che magari non abbiano mai tenuto conto delle centinaia di migliaia di persone portate in piazza dalla parte avversa.
Un partito che ha il 20% di voti potrebbe organizzare una grande manifestazione al giorno, ma se l’80% del Paese è contro di lui a che serve? Non a caso, gli organizzatori di manifestazioni tendono a sovrastimare i dati riguardanti i partecipanti nel tentativo di aumentare l’importanza dell’evento. Non dimentichiamo però che in una democrazia è la maggioranza quella che conta e che il tentativo di scambiare la piazza (cioè chi scende in piazza) con l’intero Paese può essere molto fuorviante.

Quando una manifestazione di piazza è intelligente?
NOTA – Le vere manifestazioni sono quelle che coinvolgono milioni di persone, sono solo queste che cambiano qualcosa. Per il resto, sarà banale, ma c’è già il voto. Manifestazioni con qualche decina di migliaia di persone sono solo una dimostrazione dei propri muscoli, non della propria reale forza. Sono queste manifestazioni che inaspriscono il clima di un Paese perché spesso a una manifestazione ne segue un’altra di segno opposto e la rabbia sociale aumenta.