Un gruppo è un’unità sociale identificabile e strutturata, formata da persone legate da un senso di appartenenza, che interagiscono tra loro sulla base di norme e aspettative condivise, oltre che di interessi e scopi comuni. I rapporti tra i membri di un gruppo e fra gruppi diversi sono determinanti per la vita sociale.
La formazione di un gruppo può avere origini disparate, ma si fonda sulla necessità di base di migliorare la sopravvivenza dell’individuo e soddisfare bisogni. La strutturazione del gruppo, i suoi scopi e le relazioni tra gli individui al suo interno possono essere molto diversi e contribuiscono a definire numerose tipologie di gruppo. Una distinzione generale è quella fra gruppi primari e gruppi secondari: i gruppi primari sono composti da un numero limitato di persone che interagiscono per un tempo lungo con rapporti intimi faccia a faccia, sviluppando un forte senso comunitario e legami affettivi (per esempio la famiglia), mentre i gruppi secondari (dominanti nella società industrializzata) sono composti da un numero più elevato di persone che interagiscono temporaneamente in maniera impersonale, con rapporti strumentali, finalizzati a raggiungere un obiettivo comune (per esempio aziende, organizzazioni ecc.). All’interno delle grandi organizzazioni possono poi formarsi sotto-gruppi ulteriori meno formalizzati, spesso con caratteristiche più vicine a quelle dei gruppi primari. La principale forma di grande organizzazione delle società moderne è la burocrazia, finalizzata alla gestione razionale di un gran numero di attività complesse.
Qualsiasi gruppo di qualsiasi tipo ha un leader, esplicitamente designato oppure emerso spontaneamente dalle dinamiche di gruppo. La figura del leader può non essere univoca: le ricerche hanno individuato due tipi di leader, strumentale (orientato al raggiungimento dello scopo del gruppo) ed espressivo (orientato al mantenimento di buone relazioni tra i membri del gruppo), e i due ruoli sono spesso ricoperti da persone diverse.
Il leader strumentale può essere autoritario, democratico oppure permissivo, e l’efficacia di ognuno dei tre stili di leadership dipende dal contesto culturale e dagli scopi del gruppo.
Una delle funzioni fondamentali del leader è la gestione delle comunicazioni e dei processi decisionali all’interno del gruppo: la comunicazione può essere circolare, cioè trasmessa da un membro all’altro senza distinzioni, oppure a raggi, per cui ogni membro non comunica con gli altri, ma solo con il perno centrale, ossia il leader.
Ciascun individuo può avere più gruppi di appartenenza (determinati anche solo dalla posizione sociale) e il suo comportamento è influenzato dalle norme di ognuno di essi a seconda dell’intensità della sua partecipazione, ma può anche accadere che una persona ispiri il proprio comportamento ai valori di un altro gruppo di cui vorrebbe far parte, detto gruppo di riferimento.
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