Sottilette ® è un marchio registrato della Kraft per indicare un formaggio steso a fette sottili. Fu introdotto in Italia per la prima volta nel 1961, seguito da altre versioni nel 1978 e nel 1992, rispettivamente più adatte alla cucina di piatti tipici (lasagne, parmigiane, ecc.) e in versione light, con un contenuto di grassi ridotto del 50% rispetto alla ricetta classica. In commercio si trovano altri prodotti di formaggio fuso steso a fette o tagliato a fettine, ma il nome Sottilette è riservato ai prodotti della Kraft.
Nella fase di lavorazione il formaggio viene fuso con citrato di sodio e quindi amalgamato con panna e siero di latte. Una speciale macchina dosa la miscela ottenuta in sottili strati adagiati su pellicole trasparenti in atmosfera protetta. Notevole è il contenuto di calcio (580 mg nella versione classica e 561 mg nella versione light). Di seguito le informazioni alimentari della versione originale (ricetta classica) per 100 g del prodotto.
INFO AL. – Proteine: 18; grassi: 14; carboidrati per differenza: 4,2; fibre: 3; sale: 3,11; calorie: 225.

Sottilette® è un marchio registrato della Kraft per indicare un formaggio steso a fette sottili, introdotto in Italia nel 1961
Sottilette cheddar
Tra le varie versioni disponibili sul mercato, interessanti sono anche quelle fatte con formaggio cheddar, che di per sé non è molto facile da reperire sul mercato italiano. Volendo impiegarlo in cucina, le sottilette sono quindi una valida scelta.
In realtà nella versione della Kraft, il formaggio cheddar è solo una componente, anche se prevalente, dei formaggi (l’83% del totale).
Le sottilette senza lattosio
Questo tipo di sottilette è indicato per chi deve escludere per problemi d’intolleranza al lattosio questo zucchero del latte dalla dieta. Si tratta di prodotti preparati con latte e derivati a basso (ma non nullo) contenuto di lattosio, inferiore allo 0,1% del prodotto finito.
La scelta delle sottilette
Volendo scegliere sottilette o formaggio a fette confezionato di qualità, è preferibile fare attenzione a queste caratteristiche:
- l’assenza di conservanti o coloranti artificiali (per un elenco degli additivi consigliati, si faccia riferimento all’articolo additivi alimentari)
- L’apporto di sodio, che in alcuni casi può essere elevato e va attentamente valutato in caso si soffra di ipertensione arteriosa.
Gli utilizzi delle sottilette in cucina sono molteplici, dal classico toast alle ricette assieme alla carne, in cui sono lasciate fondere su bistecche o hamburger, oppure ancora come farcitura di torte salate o lasagne.
In gravidanza
Il consumo delle sottilette in gravidanza, se correttamente conservate, è sicuro perché il processo di fusione mette al riparo da possibili contaminazioni ed esclude al presenza di agenti patogeni particolarmente pericolosi durante la gestazione. L’unica avvertenza può essere l’opportunità di limitare l’apporto di sodio e le calorie, possibili responsabili di un aumento eccessivo di peso o di ritenzione idrica che in gravidanza non sono mai consigliati. Il notevole contenuto di calcio è invece un alleato della donna incinta per l’aumento del fabbisogno di questo minerale per tutta la durata della gravidanza e in particolar modo nel terzo trimestre.

Sottilette cheddar: hanno un colore più tendente all’arancione, proprio come il cheddar, rispetto alle originali quasi bianche
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