L’olio di riso è piuttosto apprezzato in ambito alimentare e vale la pena conoscerlo meglio; prima di entrare nel vivo dell’argomento però, è opportuna una breve premessa. Molti oli vegetali sono ricchi di acidi grassi monoinsaturi; ciò non è positivo perché l’acido linoleico e l’acido oleico sono molto instabili e tendono a trasformarsi (col calore e la luce) nella conformazione “trans”, fortemente nociva perché aumenta il colesterolo e il rischio cardiovascolare. Da queste considerazioni è partita la campagna di rivalutazione dell’olio di oliva, con una modesta quantità di acidi grassi polinsaturi e quindi più stabile. Il gamma orizanolo conferirebbe un’elevata stabilità anche all’olio di riso che quindi sarebbe da preferirsi agli altri oli vegetali. Se però si conosce la preparazione non c’è da stare allegri.
Olio di riso: proprietà
L’olio di riso (si dovrebbe chiamare olio di crusca di riso come correttamente lo chiamano – rice bran oil – i lavori scientifici seri!) è preparato con gli avanzi della sbramatura (lolla) e spulatura (pula) nei quali sono rimasti tracce dell’embrione del chicco. Tali avanzi vengono surriscaldati (tostati a 100 °C per bloccare gli enzimi responsabili della degradazione degli acidi grassi) e deumidificati (fino al 6-7% di umidità). Segue poi la spremitura e la depurazione; è a questo punto che intervengono i solventi chimici (esano) proprio come per l’olio di sansa d’oliva. Occorre notare che la parte insaponificabile dell’olio è sensibile al sistema di raffinazione adottato che può diminuire il contenuto di gamma orizanolo.
Un buon sistema di raffinazione (la neutralizzazione parziale con soda diluita e deodorazione distillante per eliminare gli acidi grassi residui) consente di ottenere un olio di riso all’1% (1 g di gamma orizanolo su 100 g di olio).
Perché usarlo: il contenuto di gamma orizanolo
Una buona ragione per usare l’olio di riso sarebbe quella di sfruttare le presunte proprietà del gamma orizanolo: sarebbe in grado di abbassare il colesterolo e avrebbe un’azione antinfiammatoria e protettiva sulla mucosa dello stomaco. Il condizionale è d’obbligo perché non esistono ancora studi esaustivi che ne confermino tali proprietà. Per approfondimenti, si veda l’articolo dedicato agli integratori di gamma orizanolo e alla bibliografia sul gamma orizanolo che elenca i principali studi di ricerca scientifica dedicati ai suoi presunti benefici.
Il processo di estrazione dell’olio di riso farà storcere la bocca a tutti quelli che amano il biologico, ma come sempre occorre pesare i pro e i contro. La scelta è dunque personale; scopo del nostro sito è fornire tutti i dati per poter decidere al meglio.

Il prezzo dell’olio di riso è molto variabile, come quello dell’olio d’oliva, ma di solito è leggermente inferiore a quest’ultimo
INFO AL. – Proteine: 0; grassi: 100; carboidrati per differenza: 0 (fibre: 0); ceneri: 0; acqua: 0; colesterolo: 0; sodio: 40; calorie: 900.
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