L’olio di arachidi (più correttamente, olio di semi di arachide) è un olio di origine vegetale che viene ricavato, o tramite pressione oppure per mezzo di solventi (metodica più comune), dai semi delle arachidi (l’arachide – Arachis hypogaea L.– il cui frutto è noto anche come nocciolina americana, è una pianta di origine sudamericana). A temperatura ambiente, è una sostanza liquida, oleosa e dal colore giallo dal sapore piuttosto gradevole. È uno degli oli più utilizzati per la preparazione di fritture, ma viene sfruttato anche come olio da tavola. L’olio di arachidi viene usato per produrre maionese e margarine; per la produzione di queste ultime viene sottoposto a un parziale processo di idrogenazione.
Usi non alimentari
Utilizzando determinati trattamenti, è possibile ricavare dall’olio il burro di arachidi che normalmente viene invece ottenuto dalla macinatura dei semi.
In ambito farmaceutico, l’olio di arachidi viene utilizzato come veicolo per i principi attivi liposolubili che sono utilizzati nelle preparazioni farmacologiche somministrabili per via parenterale.
L’industria cosmetica si serve dell’olio di semi di arachide per la produzione di saponi e detergenti di vario tipo.
Il residuo solido della spremitura dei semi di arachide (il cosiddetto panello residuo), particolarmente ricco in proteine, viene impiegato nell’alimentazione del bestiame.
Olio di arachidi per friggere: aspetti qualitativi
La composizione media dell’olio di arachidi (in acidi grassi) è la seguente:
- 18% acidi grassi saturi
- 55% acidi grassi monoinsaturi
- 27% acidi grassi polinsaturi.
Dal punto di vista qualitativo, questo olio si pone a metà strada fra l’olio di oliva e gli altri oli di semi (olio di semi di mais, olio di semi di girasole ecc.).
L’olio di arachidi, a differenza di molti altri oli di semi, può essere utilizzato per friggere, ma ricordiamo ancora una volta che, contrariamente a una comune credenza, gli oli di semi in genere non sono gli oli più adatti per la frittura; infatti, come più volte abbiamo puntualizzato,
la scelta migliore in assoluto per la frittura è quella dell’utilizzo dell’olio extravergine di oliva.
L’olio di arachidi, vista la discreta presenza di acidi grassi monoinsaturi (un olio è tanto migliore quanto più alta è la sua quantità di acidi grassi monoinsaturi) e il suo punto di fumo non bassissimo (230 °C per l’olio raffinato, 160-180 °C per l’olio non raffinato) può comunque essere preso in considerazione come saltuaria alternativa all’olio extravergine nel caso di ricette che prevedano la frittura dei cibi.
Per approfondimenti di tipo generale si consiglia la lettura dei seguenti articoli: La frittura, La scelta dell’olio, Il punto di fumo, ), Gli acidi grassi essenziali, Gli acidi grassi.
INFO AL. – Proteine: 0; grassi: 100; carboidrati per differenza: 0 (fibre: 0); ceneri: 0; acqua: 0; colesterolo: 0; sodio: 0; calorie: 884.
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