Nutella è il nome registrato di un famoso prodotto della Ferrero Spa, la nota multinazionale italiana produttrice di prodotti dolciari che fu fondata ad Alba (Cuneo) nel 1942. La sede commerciale dell’azienda è situata a Pino Torinese, ma la produzione dei prodotti italiani viene effettuata ad Alba (sede legale e amministrativa), Pozzuolo Martesana (MI), Balvano (PZ) e Sant’Angelo dei Lombardi (AV).
La storia della Nutella inizia nel 1946, qualche anno dopo la fondazione dell’azienda; il titolare, Pietro Ferrero, inventò una crema a base di nocciole che chiamo inizialmente Pasta Gianduja e in seguito Giandujot. L’impasto cremoso non era confezionato in barattolo, ma nella carta stagnola. Inizialmente l’impasto di crema veniva prodotto in piccole quantità e distribuito ai negozianti di Alba, ma fin da subito il successo della crema Giandujot fu eccezionale e l’azienda dovette aumentare i livelli produttivi.
La formula del prodotto cambiò nell’aprile del 1964 e fu allora che nacque ufficialmente la Nutella. Il successo che ne derivò superò nel giro di pochi anni i confini nazionali e il suo successo è stato (ed è) così vasto che oggi la Nutella è praticamente il preparato spalmabile a base di cacao e nocciole più utilizzato e conosciuto nel mondo.
Oltre al consumo spalmato su pane o fette biscottate o sulla frutta, il prodotto entra in molte ricette, come le crepê e le torte. Il suo successo, oltre al gusto inconfondibile, è legato alla facilità di conservazione (non va messa in frigorifero) e di dosaggio.
Gli ingredienti principali del prodotto sono le nocciole presenti per il 13%, il cacao magro e il latte scremato in polvere (per il 5%). A questi sono aggiunti degli emulsionanti con lo scopo di evitare che i tre componenti principali si separino. L’emulsionante è di origine vegetale e si tratta della lecitina di soia. Completano gli ingredienti il siero di latte in polvere, lo zucchero, il lattosio e gli aromi.
La presenza delle nocciole e del cacao alza la percentuale lipidica al 31%, ma anche le proteine sono presenti in percentuale significativa (6). La frutta secca e il cacao sono fonti di molti sali minerali e la Nutella presenta un contenuto molto elevato di magnesio e fosforo (rispettivamente 80 e 175 mg).
La Nutella è presente attualmente sul mercato con vari tipi di prodotto: Nutella 15 g, 200 g, 450 g, 630 g, 800 g, 950 g, Nutella B-ready, Nutella B-ready x2, Nutella B-ready x6, Nutella B-ready x10, Nutella&Go e Nutella&Go Estathè.
Le creme spalmabili
Prima dell’avvento delle merendine industriali confezionate, le creme spalmabili al cioccolato erano una delle merende più ghiotte per i bambini: una fetta di pane con la Nutella è un ricordo tipico dell’infanzia di molti di noi.
Oggi sul mercato sono presenti alcuni prodotti analoghi che apparentemente sembrano del tutto simili, ma per la cui valutazione è necessario fare alcune premesse.
I due ingredienti di base delle creme spalmabili in commercio sono essenzialmente cacao e nocciole. Esistono poi altri due ingredienti, il burro di cacao e gli oli vegetali. Non sempre sono presenti entrambi, ma hanno lo stesso scopo: servono per dare consistenza cremosa all’impasto.
Dal punto di vista nutrizionale, le creme sono alimenti molto ricchi di grassi e carboidrati, con un buon apporto di calcio, magnesio e fosforo. L’apporto energetico è quindi molto elevato, ma le creme spalmabili, a differenza del cioccolato, possono entrare in una dieta a regime (non dimagrante) se usate sporadicamente e in piccole quantità, magari in sostituzione di un dolce più elaborato (se sappiamo accontentarci, una fetta di pane di 50 g con 20 g di Nutella fornisce un totale di circa 250 kcal) o come aggiunta di pochi grammi per rendere più appetibile e saziante un alimento (particolarmente indicati yogurt e ricotta).
Nutella: la recensione
Scrivere la recensione della Nutella Ferrero è un compito veramente improbo perché su di essa sono stati spesi fiumi di inchiostro, libri compresi. Per fortuna lo scopo delle nostre recensioni è solo salutistico (quindi non tratteremo del gusto, cioè della sua bontà) e il nostro compito è quindi solamente quello di elencarne pregi e difetti, lasciando al lettore il compito del giudizio finale.
Pregi
Spalmabilità – Prima dell’avvento delle merendine industriali confezionate, le creme spalmabili erano una delle merende più ghiotte per i bambini: una fetta di pane con la Nutella è un ricordo tipico dell’infanzia di molti di noi. Dal punto di vista nutrizionale, la Nutella è un alimento molto ricco di grassi e carboidrati.
L’apporto energetico è quindi molto elevato, ma la Nutella, a differenza del cioccolato, può entrare in una dieta a regime (non dimagrante) se usata sporadicamente e in piccole quantità, magari in sostituzione di un dolce più elaborato (se sappiamo accontentarci, una fetta di pane di 50 g con 20 g di Nutella fornisce un totale di circa 255 kcal) o come aggiunta di pochi grammi per rendere più appetibile e saziante un alimento (particolarmente indicati yogurt e ricotta). Pregio fondamentale della Nutella Ferrero rispetto ad altre creme è quindi la migliore spalmabilità che consente un risparmio calorico.
Niente grasso trans – Nonostante sia stata spesso demonizzata, la Nutella Ferrero contiene olio di palma, ma non oli/grassi idrogenati, a differenza di moltissime merendine, biscotti e prodotti di pasticceria.
Difetti
Ingredienti della Nutella – Avere lo zucchero al primo posto non è il massimo, come pure utilizzare latte scremato in polvere o siero di latte in polvere. Non si tratta di ingredienti sospetti, ma la dicono lunga sull’abilità di creare un prodotto dal gusto eccezionale con ingredienti “poveri”.
INFO AL. – Carboidrati: 57,3; proteine: 6; grassi: 31,6; sodio: 0,037; fibre alimentari: 3,4; calorie: 546.
Valutazione della dieta italiana
Valutazione (da 1 a 5 stelle):
Una ricetta per fare in casa una crema di nocciole e cacao
Nutella e olio di palma
Molti ricorderanno la polemica scatenata nel 2015 dall’allora ministra francese dell’ecologia Ségolène Royal che aveva invitato i francesi a boicottare la Nutella per la presenza fra gli ingredienti dell’olio di palma; vista l’importanza dell’azienda di Alba, la questione non passò certo inosservata; la Royal, a essere precisi, non ne fece una questione salutistica, ma ecologica; la ministra, infatti, riteneva l’olio di palma uno dei principali responsabili della deforestazione. La questione si chiuse poi, qualche tempo dopo, con le scuse su Twitter della Royal.
Dal canto suo, la Ferrero difese l’olio di palma con studi e convegni facendo presente l’esistenza di una filiera controllata e lavorando a un nuovo processo di raffinazione a basse temperature.
La questione salutistica sortì invece fuori in seguito al dossier 2016 dell’Efsa, l’autorità europea per la sicurezza alimentare (del dossier parliamo nell’articolo L’olio di palma fa male?) tant’è che molte aziende che lo utilizzavano nei propri prodotti adesso mostrano a grandi caratteri la scritta “senza olio di palma”. Va anche precisato che l’Efsa ha poi rivisto la sua valutazione e ammorbidito molto la sua posizione.
Comunque sia, l’olio di palma è sicuramente un olio di seconda scelta, ma non è certo peggiore di altri oli raffinati.
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