La frutta è una fonte preziosa di vitamine, sali minerali e fibre (sotto forma di cellulosa); quasi tutti i frutti sono caratterizzati da uno scarso apporto proteico, un buon apporto di carboidrati (fruttosio) e un ridotto apporto di grassi, a eccezione dei frutti detti oleosi, come la frutta secca (noci, nocciole e simili), e alcuni frutti come l’avocado e il cocco.
Quella fresca giunta a completa maturazione è poi ricca di vitamine, sali minerali (potassio, calcio, magnesio i principali) e acidi organici (citrico, tartarico, malico, ossalico, ecc.); questi ultimi sono particolarmente importanti perché il corpo umano è in grado di ossidarli completamente producendo carbonati e bicarbonato in grado di spazzare via prodotti dannosi del metabolismo di altri alimenti complessi, in particolar modo dalla digestione delle carni.
Proprietà
La frutta è ricca di acqua e in alcuni Paesi dal clima molto caldo il suo consumo è essenziale per contrastare la disidratazione. Inoltre molti frutti tropicali contengono in notevole misura grassi vegetali e un’elevata percentuale di zucchero (per esempio l’avocado o le banane), risultando quindi degli alimenti abbastanza completi sui quali si fonda il regime alimentare di molte popolazioni di quelle zone.
L’apporto calorico dei vari frutti dipende dai macronutrienti contenuti e in misura preponderante dal contenuto di acqua che può arrivare nei frutti più ipocalorici (anguria, pompelmo) a superare il 90%.
Sono presenti in misura variabile anche particolari enzimi in grado di intervenire nei processi digestivi e del metabolismo del corpo; alcuni esempi sono ananas e papaia, che contengono un enzima simile alla pepsina per facilitare la digestione delle proteine.
Da notare che i principi attivi di alcuni frutti sono usati anche in campo non alimentare (per esempio in campo cosmetico o medico) per sfruttare alcune proprietà lenitive, cicatrizzanti o antisettiche.
Frutta esotica
Con frutta esotica s’intende la frutta che si ottiene da alberi il cui habitat naturale è la fascia tropicale o sub-tropicale. Infatti, spesso si usa anche la locuzione frutta tropicale. Un tempo la frutta esotica era praticamente assente dalle nostre tavole (ad eccezione forse dell’ananas, consumato tradizionalmente nelle feste natalizie). Oggi, complice la globalizzazione, i frutti tropicali sono sempre più di facile reperibilità, in moltissimi mesi dell’anno. Oltre al già citato ananas, possiamo elencare tra la frutta esotica: il mango, la papaya, l’avocado, il cocco, il litchi, la maracuja, il frutto della passione, la banana verde (o platano). Molto meno noti sono il durian (italianizzato spesso in durione), la feijoa, la guava e il kiwano.
Frutta di stagione
Si sottolinea sempre più spesso l’esigenza di consumare frutta di stagione, cioè quando è al massimo del suo sapore e delle sue caratteristiche nutrizionali, perché è al giusto punto di maturazione, senza una prolungata conservazione o uno sviluppo artificiale, per esempio nelle serre. Per sapere qual è per ogni mese dell’anno, si consulti l’articolo del sito frutta e verdura di stagione.
La composizione di frutta
La composizione di frutta è semplicemente un modo creativo e molto scenografico per portare in tavola la frutta, un’alternativa alla classica distribuzione di frutti su un vassoio o in più contenitori di portata. In questo caso infatti di solito i frutti sono presentati ai commensali separatamente. Nella composizione di frutta invece si dà libero sfogo alla fantasia e i frutti sono mischiati tra oro, sfruttandone la forma o l’accostamento di colori diversi. La composizione è anche un’alternativa alla solita macedonia.
La composizione più classica è a forma di torta: spesso ha al centro un frutto ben visibile (un ananas, per esempio), contornato da tanti altri frutti. Non esiste un elenco di alimenti per realizzare una composizione d’effetto, ma occorre prendere alcuni accorgimenti:
- la frutta dev’essere di ottima qualità, ben matura, ma non troppo. Molto importante poi è assicurare anche una buona qualità dal punto di vista organolettico (l’amalgama dei profumi dev’essere piacevole).
- In alcune composizioni, la frutta viene affettata, nel qual caso occorre assicurarsi di pulirla attentamente e tagliarla delle dimensioni opportune. Il taglio dev’essere netto e ben preciso.
- Si consiglia di preparare la composizione di frutta non molto in anticipo rispetto al momento del consumo, specie se la frutta viene tagliata (nel qual caso si può usare il succo di limone, arancia o lime per evitare che annerisca).
Le calorie: la frutta fa ingrassare?
Per avere il contenuto calorico di un alimento di solito ci si riferisce a tabelle standard; purtroppo per la frutta tali tabelle sono approssimate per difetto. L’esigenza commerciale di avere frutta sempre più appetibile (e quindi sempre più zuccherina) ha portato sul mercato prodotti molto più calorici di quelli standard descritti nei manuali di nutrizione.
Il risultato è che chi segue diete troppo ricche di frutta conteggiandola “da manuale” assume un quantitativo calorico superiore anche del 50%. È il caso per esempio di anguria, meloni, pesche ecc.
Non è quindi la frutta a fare ingrassare (di per sé, non esiste un alimento che fa ingrassare in senso assoluto), ma l’errato conteggio delle calorie.
In provincia di Mantova, un’azienda agricola, la Lorenzini Naturamica, produce meloni con etichetta nutrizionale. L’azienda è certificata ISO 9002 nel sistema di garanzia qualità dal luglio del 1997. Il metodo utilizza un analizzatore che non buca il frutto e fornisce dati molto completi: 100 g contengono 0,9 g i proteine, 0,1 g di grassi, 11,7 g di zuccheri con un apporto di 49 kcal. Il tutto ovviamente è certificato dall’ASL di Mantova. Veramente interessante, visto che il dato standard (teorico) del melone estivo è 33 kcal/100 g, sottostimato quindi del 50%.
In inglese e altre lingue
Ecco di seguito la traduzione di frutta in inglese e in altre lingue:
- Inglese – Fruit
- Spagnolo – Fruta
- Francese – Fruit
- Tedesco – Obst
Indice materie – Scienza della nutrizione – Alimenti – Frutta