Il dattero è il frutto della palma da dattero, una pianta che rappresenta una delle principali fonti di sostentamento per molte popolazioni dell’Africa settentrionale (Tunisia, Algeria, Marocco), zona in cui è intensamente coltivata da oltre 4.000 anni. I frutti crescono in grappoli molto densi e il cui peso può raggiungere i 14-15 kg circa. Il 75% della produzione mondiale si trova in Medio Oriente.
Palma da dattero
La palma da dattero (Phoenix dactylifera) è una pianta della famiglia delle Arecacee ed è coltivata, oltre che in Africa, anche nelle zomne meridionali degli Stati Uniti. In Italia, è spesso coltivata come pianta ornamentale.
Si tratta di un albero che può raggiungere anche i trenta metri d’altezza, dallo sviluppo colonnare: la corteccia assume il caratteristico aspetto rugoso, ricoperta dalle scaglie, che sono i resti delle guaine che avvolgevano le foglie cadute. Le foglie verdi sono raccolte in un ombrello apicale e non sono generalmente mai più di una trentina. I fiori sono color crema, raccolti in infiorescenze a spiga lunghi anche 120-200 cm. La palma da dattero è delicata e non sopporta temperature al di sotto dei dieci gradi, anche se sono state selezionate varietà in grado di resistere a temperature appena al di sotto dello zero. È comunque sensibile al freddo ed è importante precisare che la fruttificazione avviene solo nei climi miti e per una completa maturazione del dattero sono necessarie temperature molto elevate (intorno ai 40 gradi centigradi).
La palma da dattero è una pianta dioica, con esemplari maschili e femminili. I fiori sono unisessuali sono impollinati dal vento e dagli insetti. Non ha particolari esigenze di terreno, ma vuole un substrato fertile e ben drenato. La pianta è sensibile a malattie fungine (la principale è la fusariosi della palma da dattero) e a una forma di disseccamento delle foglie (clorosi) molto pericolosa che può portarla alla morte.
Varietà di dattero
Il dattero è un frutto zuccherino molto nutriente; il contenuto di zucchero oscilla fra il 60 e il 70%, ciò lo rende uno dei frutti più ricchi di glicidi in assoluto.
In commercio si trovano datteri secchi, semiteneri (quelli più consumati nel nostro paese) e teneri. Ne esistono molte varietà, le più coltivate sono la Medjool, la Neglet noor, la Ameri, la Berhi, la Deri, la Halawi, la Hiann e la Zahidi.
La maggior parte della produzione di dattero viene fatta essiccare al sole; ciò ne aumenta la concentrazione zuccherina e prolunga il tempo di conservazione; due delle varietà soprariportate, la Berhi e la Hiann, sono immesse in commercio fresche.
In Italia la maggior parte di questi frutti è di provenienza tunisina, sfortunatamente la qualità non è quasi mai eccelsa; i datteri migliori sono quelli importati da Israele; sono molto più costosi degli altri, ma considerato che il consumo di questo alimento deve essere un fatto saltuario, probabilmente vale la pena di orientarsi sui prodotti migliori. Nel caso si consumasse il dattero secco, si deve tenere presente che il contenuto in vitamine diviene poco significativo.
I datteri vengono consumati da soli oppure possono essere utilizzati come accompagnamento dei formaggi, meglio se saporiti.
Datteri freschi o secchi?
Il dattero può essere consumato come frutto fresco, oppure essiccato. La seconda modalità è quella che più nota, in quanto i datteri secchi sono la forma più commercializzata in occidente, spesso confezionati industrialmente sottovuoto. Il frutto fresco si può conservare ovviamente in frigorifero o congelato, ma la versione essiccata è quella che garantisce tempi di conservazione molto più lunghi.
Anche se non è semplice trovare il dattero fresco, è per possibile trovarlo anche confezionato: il consiglio è di prediligere, al pari di altra frutta commercializzata in questo modo (fichi, mango, ecc.) quelli senza conservanti. La qualità del dattero fresco è legata alla sua morbidezza e all’aroma.
Calorie e valori nutrizionali
Dal database del Ministero americano dell’agricoltura
Dattero medjool
Scarto: 10%
Nutrienti | Unità | Valore per 100 g | Numero di campioni | Errore std. |
---|---|---|---|---|
Principali | ||||
Acqua | g | 21.32 | 2 | |
Calorie | kcal | 277 | 0 | |
Calorie | kJ | 1160 | 0 | |
Proteine | g | 1.81 | 2 | |
Lipidi | g | 0.15 | 2 | |
Ceneri | g | 1.74 | 2 | |
Carboidrati (per differenza) | g | 74.97 | 0 | |
Fibre | g | 6.7 | 2 | |
Zuccheri | g | 66.47 | 2 | |
Saccarosio | g | 0.53 | 2 | |
Glucosio (destrosio) | g | 33.68 | 2 | |
Fruttosio | g | 31.95 | 2 | |
Lattosio | g | 0.00 | 2 | |
Maltosio | g | 0.30 | 2 | |
Galattosio | g | 0.00 | 2 | |
Minerali | ||||
Calcio, Ca | mg | 64 | 2 | |
Ferro, Fe | mg | 0.90 | 2 | |
Magnesio, Mg | mg | 54 | 2 | |
Fosforo, P | mg | 62 | 2 | |
Potassio, K | mg | 696 | 2 | |
Sodio, Na | mg | 1 | 2 | |
Zinco, Zn | mg | 0.44 | 2 | |
Rame, Cu | mg | 0.362 | 2 | |
Manganese, Mn | mg | 0.296 | 2 | |
Vitamine | ||||
Vitamina C, acido ascorbico | mg | 0.0 | 2 | |
Tiamina (B-1) | mg | 0.050 | 2 | |
Riboflavina (B-2) | mg | 0.060 | 2 | |
Niacina (B-3) | mg | 1.610 | 2 | |
Acido pantotenico (B-5) | mg | 0.805 | 2 | |
Vitamina B-6 | mg | 0.249 | 2 | |
Folati, totale | mcg | 15 | 1 | |
Acido folico | mcg | 0 | 0 | |
Folato, alimentare | mcg | 15 | 1 | |
Folato, DFE | mcg_DFE | 15 | 0 | |
Colina, totale | mg | 9.9 | 0 | |
Betaina | mg | 0.4 | 1 | |
Vitamina A, UI | UI | 149 | 2 | |
Vitamina A, RAE | mcg_RAE | 7 | 2 | |
Vitamina K (fillochinone) | mcg | 2.7 | 2 | |
Lipidi | ||||
Aminoacidi | ||||
Triptofano | g | 0.007 | 0 | |
Treonina | g | 0.042 | 0 | |
Isoleucina | g | 0.045 | 0 | |
Leucina | g | 0.082 | 0 | |
Lisina | g | 0.054 | 0 | |
Metionina | g | 0.017 | 0 | |
Cistina | g | 0.046 | 0 | |
Fenilalanina | g | 0.048 | 0 | |
Tirosina | g | 0.016 | 0 | |
Valina | g | 0.066 | 0 | |
Arginina | g | 0.060 | 0 | |
Istidina | g | 0.029 | 0 | |
Alanina | g | 0.078 | 0 | |
Acido aspartico | g | 0.220 | 0 | |
Acido glutammico | g | 0.265 | 0 | |
Glicina | g | 0.090 | 0 | |
Prolina | g | 0.111 | 0 | |
Serina | g | 0.062 | 0 | |
Altro | ||||
Carotene, beta | mcg | 89 | 2 | |
Carotene, alpha | mcg | 0 | 2 | |
Criptoxantina, beta | mcg | 0 | 2 | |
Licopene | mcg | 0 | 2 | |
Luteina + zeaxantina | mcg | 23 | 2 |
Dattero in arabo, in inglese e altre lingue
In inglese e in molte delle altre lingue occidentali, la parola dattero rimane la stessa (in inglese, francese, spagnolo, tedesco, ecc.). Più controversa è la traduzione in arabo, spesso indicato con termini diversi, come balah, tarikh o tamr. In arabo infatti il dattero è indicato con termini diversi a seconda del grado di maturazione. Il dattero verde in arabo si dice tarikh ‘akhdar.
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