Il sionismo è un movimento politico internazionale che nacque in Europa alla fine del XIX sec. con lo scopo di affermare il diritto all’autodeterminazione del popolo ebraico mediante la costituzione di uno Stato ebraico in Palestina. Per capire il significato del sionismo è necessario partire dalla vicenda dell’Olocausto. Nel XX sec. nella Germania nazista iniziò l’Olocausto (dal greco Óλόκαυστος, “rogo completo”) di tutte le etnie o gruppi di persone considerati indesiderabili (omosessuali, ebrei, zingari ecc.) causò la morte di sei milioni di ebrei.
Partendo da questo tragico fatto storico, si può affermare che il nazismo è stata una delle più grandi piaghe della storia per tre ragioni, l’ultima delle quali sconosciuta ai più: ha causato la seconda guerra mondiale, si è reso responsabile dell’Olocausto, ha indirettamente causato la guerra israelo-palestinese, oltre 60 anni di sangue che non ha ancora smesso di scorrere.

Nel XX sec. nella Germania nazista iniziò l’Olocausto (dal greco Óλόκαυστος, “rogo completo”) di tutte le etnie o gruppi di persone considerati indesiderabili.
L’antisemitismo
In termini molto semplici, l’antisemitismo (termine coniato nel settembre 1879, a Berlino, in Germania, da W. Marr,) è l’odio verso gli ebrei, accusati spesso di cospirare ai danni del resto dell’umanità. In realtà, il termine non precisa in alcun modo le cause e le diverse sfaccettature del problema.
Accanto a un generico antisemitismo razziale che si rifà al nazismo arrivando persino all’assurda negazione dell’Olocausto, si possono citare altre due forme di antisemitismo (o meglio di neoantisemitismo, la rivisitazione del fenomeno avvenuta nel XXI sec.):
- l’antisemitismo economico che, con l’alibi della razza e della religione, vuole colpire l’enorme potere economico delle comunità ebraiche;
- l’antisemitismo politico che correttamente si dovrebbe chiamare antisionismo e che nulla c’entra con l’odio razziale che portò all’Olocausto.
Il sionismo e la questione palestinese
Il sionismo (Sion è il termine biblico che indica sia la terra d’Israele sia Gerusalemme) è un movimento politico internazionale che nacque in Europa alla fine del XIX sec. con lo scopo di affermare il diritto all’autodeterminazione del popolo ebraico mediante la costituzione di uno Stato ebraico in Palestina. Ovvi sono i legami con la religione ebraica, ma, nonostante ciò, il sionismo rimase movimento minoritario fino alla Shoah, cioè allo sterminio perpetrato dai nazisti ai danni degli ebrei. Dopo la creazione dello Stato di Israele (1948), il sionismo sostiene lo Stato e aiuta l’immigrazione in Israele.
Molti di questi concetti sono noti. Ciò che non è noto ai più è che:
- nel mondo ci sono circa 13 milioni di ebrei; solo 5 sono nello Stato di Israele.
- Ci sono molte organizzazioni ebraiche (come Neturei Karta) che sono antisioniste.
- Nel 1946 la Gran Bretagna (che aveva il mandato sui territori palestinesi) incoraggia il flusso migratorio ebraico dall’Europa in Palestina. Inizia ad avverarsi il sogno sionista.
- Durante la “guerra civile”, gli ebrei sionisti sottomettono gli ebrei vicini non sionisti e neutrali ed espellono i non ebrei (700.000 persone in 400 villaggi) compiendo una massiccia pulizia etnica.
- Il 9 aprile 1948 viene compiuto il massacro di Deir Yassin per opera dei gruppi Etzel e Lehi. A capo delle bande israeliane, i futuri primi ministri Begin (poi addirittura Nobel per la pace!) e Shamir. Le stime sul numero delle vittime variano da 100-120 a circa 250, a seconda delle fonti.
Da allora l’Occidente è invischiato nel conflitto israelo-palestinese, un conflitto squisitamente religioso. George Friedman (Fox News): “la principale ragione per cui gli Stati Uniti sono così odiati dai Paesi arabi è il supporto incondizionato che danno allo Stato d’Israele e al suo indifendibile comportamento che ha violato almeno 65 risoluzioni ONU”.
Come è possibile che una fede con soli 13 milioni di persone in tutto il mondo possa portarlo alle soglie di una guerra solo per affermare un diritto basato su una determinata religione? Diverse sono le ipotesi:
- la potenza economica degli ebrei; basti pensare che negli Stati Uniti sono una parte marginale della popolazione (2%), ma sono molto influenti politicamente.
- Il senso di colpa dei popoli occidentali per l’Olocausto; basti pensare al fatto che in Italia gli ebrei sono 45.000 contro i 240.000 testimoni di Geova, ma l’importanza mediatica dei primi è enorme.

Il sionismo è un movimento politico internazionale che nacque in Europa alla fine del XIX sec. con lo scopo di affermare il diritto all’autodeterminazione del popolo ebraico mediante la costituzione di uno Stato ebraico in Palestina.
Indice materie – Religione – Sionismo