La relazione fra islam e Occidente è sicuramente resa difficoltosa dalle differenze con la nostra visione sociale e religiosa della società. Sicuramente l’islam non supera i problemi delle religioni tradizionali (ved. I cinque problemi della fede nell’articolo su Gli attributi di Dio).
Per esempio nel mondo occidentale sono pochissime le persone che si sono convertite all’islam, la prova più evidente che anche per l’islam vale il problema dell’educazione. Attualmente i musulmani nel mondo sono in crescita percentuale solo perché il tasso di natalità è maggiore di quello dei Paesi cristiani.
Sul problema della bontà di Dio la religione islamica non riesce a essere convincente: come può un Dio buono imporre di tagliare le mani a un ladro? Un po’ come se un padre tagliasse le mani a un figlio sorpreso a rubare. Dio è conosciuto con molti nomi che sono poco coerenti con il concetto di bontà, come Al-Qahhar (colui che domina), Al-Muzill (colui che disonora), Al-Muntaqim (colui che si vendica) o Ad-Darr (colui che nuoce).
Circa il problema del premio la posizione dei musulmani è piuttosto incoerente: da un lato strapparsi i capelli e urlare è normale in tempi di grande dolore, ma è altresì vero che solo nel mondo islamico è possibile trovare oggi “martiri” pronti a dare la vita in funzione di un premio nell’aldilà.
Il problema della preghiera per il mondo islamico è particolarmente grave, visto che la preghiera è uno dei pilastri della fede.
Da ultimo, anche il problema dei miracoli tocca particolarmente la fede musulmana: i miracoli attributi a Maometto (tipo tagliare la luna a metà e ricomporla oppure far fluttuare la pietra su cui stava per montare il suo cavallo sacro Buraq) sono decisamente più fantastici di quelli di altre religioni.
Vi sono però altri problemi tipici della religione islamica.

Il Corano è diviso in 114 capitoli (sure), a loro volta divise in 6.236 versetti
Il dubbio
Si riassume nelle parole di Thomas Paine: “Quando mi viene detto che il Corano è stato scritto in paradiso e dato a Maometto da un angelo, questa è una cosa troppo simile a una leggenda di seconda mano per crederci, io non ho visto l’angelo con i miei occhi e quindi ho il diritto di non crederci”. In sostanza non esiste che la parola di uomini la cui affidabilità è tutta da provare.
Poiché, come nella Bibbia, nel Corano sono tante le contraddizioni è lecito dubitare. Eccone alcune.
Confrontate queste sure.
2:62
In verità, coloro che credono, siano essi giudei, nazareni o sabei, tutti coloro che credono in Allah e nell’Ultimo Giorno e compiono il bene riceveranno il compenso presso il loro Signore. Non avranno nulla da temere e non saranno afflitti.
5:69
Coloro che credono, i giudei, i sabei o i nazareni e chiunque creda in Allah e nell’Ultimo Giorno e compia il bene, non avranno niente da temere e non saranno afflitti.
3:85
Chi vuole una religione diversa dall’Islàm, il suo culto non sarà accettato, e nell’altra vita sarà tra i perdenti.
5:72
Sono certamente miscredenti quelli che dicono: “Allah è il Messia, figlio di Maria!”. Mentre il Messia disse: “O Figli di Israele, adorate Allah, mio Signore e vostro Signore”. Quanto a chi attribuisce consimili ad Allah, Allah gli preclude il Paradiso, il suo rifugio sarà il Fuoco. Gli ingiusti non avranno chi li soccorra!
Le prime due salvano i cristiani, le ultime due no.
Confrontate ora queste sure.
47:15
[Ecco] la descrizione del Giardino che è stata promessa ai timorati [di Allah]: ci saranno ruscelli di un’acqua che mai sarà malsana e ruscelli di latte dal gusto inalterabile e ruscelli di un vino delizioso a bersi, e ruscelli di miele purificato. E ci saranno, per loro, ogni sorta di frutta e il perdono del loro Signore. Essi sono forse simili a coloro che rimangono in perpetuo nel Fuoco e che verranno abbeverati di un’acqua bollente che devasterà le loro viscere?
5:90
O voi che credete, in verità il vino, il gioco d’azzardo, le pietre idolatriche, le frecce divinatorie, sono immonde opere di Satana. Evitatele, affinché possiate prosperare.
2:219
Ti chiedono del vino e del gioco d’azzardo. Di’: “In entrambi c’è un grande peccato e qualche vantaggio per gli uomini, ma in entrambi il peccato è maggiore del beneficio!”. E ti chiedono: “Cosa dobbiamo dare in elemosina?”. Di’: “Il sovrappiù”. Così Allah vi espone i Suoi segni, affinché meditiate.
Ma allora il vino è paradisiaco o demoniaco?
Confrontiamo queste altre sure.
2:29
Egli ha creato per voi tutto quello che c’è sulla terra. Poi si è rivolto al cielo e lo ha ordinato in sette cieli. Egli è l’Onnisciente.
79:27-30
27. Sareste voi più difficili da creare o il cielo che [Egli] ha edificato?
28. Ne ha innalzato la volta e le ha dato perfetta armonia,
29. ha fatto oscura la sua notte e ha fatto brillare il chiarore del suo giorno.
30. Dopo di ciò ha esteso la terra…
Ma allora l’opera di Dio si è rivolta prima alla terra o prima al cielo?
Altro confronto.
7:54
Allah è il vostro Signore, Colui Che in sei giorni ha creato i cieli e la terra e poi si è innalzato sul Trono. Ha coperto il giorno con la notte ed essi si susseguono instancabilmente. Il sole e la luna e le stelle sono sottomesse ai Suoi comandi. Non è a Lui che appartengono la creazione e l’ordine? La lode [appartiene] ad Allah Signore dei mondi!
41:9
Di’: “Vorreste forse rinnegare Colui Che in due giorni ha creato la terra [e vorreste] attribuirGli consimili? Egli è il Signore dei mondi.
Ma allora la creazione è durata 2 o 6 giorni? Anche se è vero che un giorno di Allah in alcune sure (22:47 e 32:5) corrisponde a mille anni, mentre in altre (70:4) a cinquantamila anni.
La violenza
Di difficile composizione è la contraddizione fra la non violenza espressa da alcuni insegnamenti (Chiunque uccida un uomo che non abbia ucciso a sua volta o che non abbia sparso corruzione sulla terra, sarà come se avesse ucciso l’umanità, 5:32) e l’atteggiamento di molti musulmani nei confronti dei non credenti (Combatteteli finché non ci sia più persecuzione e il culto sia [reso solo] ad Allah. Se desistono, non ci sia ostilità, a parte contro coloro che prevaricano, 2:193). Certo che se il non credente viene considerato “corrotto”, allora la contraddizione termina e ogni azione contro di lui potrebbe essere lecita. Questa scarsa precisione nell’esposizione di una legge morale importante, secondo R. Stanit, fa sì che nel mondo musulmano ci sia poco “senso della misura” (anche se il Corano precisa che Dio non ama gli eccessivi) e che siano consentite azioni che per un occidentale sarebbero incivili o addirittura barbare. La punizione, la soppressione della libertà di espressione e un certo comportamento aggressivo sono perciò “normali” nel mondo musulmano.
Il giornalista J. Cooke (BBC News) ha descritto i corsi estivi in cui ai ragazzini palestinesi dai 12 ai 15 anni vengono spiegati i benefici che si hanno nel diventare attentatori suicidi (la garanzia del paradiso dove saranno accolti da 70 vergini).
L’halal
Sesso, alimentazione e abbigliamento sono i tre ambiti dove le religioni classiche dimostrano tutti i loro anni, di fatto rivelandoci che non sono che figlie di uomini di tempi passati. È il caso dell’halal. Se andate in un supermercato di un Paese europeo dove forte è la presenza musulmana, troverete prodotti con carni animali “certificati halal”. Il termine significa “lecito” e indica la carne ottenuta dissanguando l’animale (secondo il rituale indicato nella Sunna che prevede che l’animale sia cosciente al momento dell’uccisione che deve essere procurata recidendo la trachea e l’esofago con completo dissanguamento), eliminando il liquido presente nell’anima impura dell’animale. Ogni musulmano che esegua il pellegrinaggio (hajj) deve comprare un animale da sacrificare a Dio, macellandolo secondo il rituale sopra descritto.
Per quanto si possa ritenere barbaro l’halal, questo paragrafo non vuole condannarlo, ognuno ha le sue idee e non basta ricorrere alle proprie per mettere nel torto l’altro. Una cosa è però certa: l’halal dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, che la società occidentale è incompatibile con l’islam perché gran parte di noi riterrebbe il diritto all’halal, se non un delitto, almeno una barbarie. Certo, anche la nostra società si ciba di animali, ma ormai da tempo la loro macellazione è sottoposta a regole precise e forse fra cento, duecento anni non ci ciberemo nemmeno più di carni animali.
La legge
Per noi occidentali è difficile credere che la legge islamica sia di origine divina.
Pensiamo alla lapidazione delle donne adultere; pensiamo al fatto che alla morte del coniuge la donna può ricevere solo metà dei suoi soldi mentre gli uomini ricevono il 100%.
Molte pratiche proibite (haram) sono perfettamente legali in Occidente, dal consumo di alcol, al gioco d’azzardo (pensiamo alle lotterie), fare affari con chi non è musulmano e il suonare strumenti a corda. Se alcune di queste proibizioni appaiono ancora oggi sensate (come quella relativa all’assunzione di droghe), altre sembrano decisamente superate dai tempi.
Islam e condizione femminile
Come tutti sanno, un uomo può sposare fino a quattro mogli (rivelazione di Dio casualmente apparsa nel Corano solo dopo che Maometto si era sposato per la tredicesima volta); è quindi chiara l’asimmetria sessuale della religione islamica. Purtroppo la svalorizzazione della donna non si ferma al matrimonio. Vediamo cosa dice sulla donna la sura 24:31:
E di’ alle credenti di abbassare i loro sguardi ed essere caste e di non mostrare, dei loro ornamenti, se non quello che appare; di lasciar scendere il loro velo fin sul petto e non mostrare i loro ornamenti ad altri che ai loro mariti, ai loro padri, ai padri dei loro mariti, ai loro figli, ai figli dei loro mariti, ai loro fratelli, ai figli dei loro fratelli, ai figli delle loro sorelle, alle loro donne, alle schiave che possiedono, ai servi maschi che non hanno desiderio, ai ragazzi impuberi che non hanno interesse per le parti nascoste delle donne. E non battano i piedi, sì da mostrare gli ornamenti che celano. Tornate pentiti ad Allah tutti quanti, o credenti, affinché possiate prosperare.
Le varie forme di barriere (dal velo, hjiab, al burqa) che nel mondo islamico le donne devono portare per evitare di insultare Dio, mostrando parti del corpo come viso o capelli, sono tipiche espressioni dell’epoca in cui nacquero i divieti: è molto improbabile che Dio si senta insultato dalla vista di una parte femminile visto che è lui che l’ha creata!
Maometto picchiava le proprie mogli con panni arrotolati e nel Corano è detto (4:34):
Gli uomini sono preposti alle donne, a causa della preferenza che Allah concede agli uni rispetto alle altre e perché spendono [per esse] i loro beni. Le [donne] virtuose sono le devote, che proteggono nel segreto quello che Allah ha preservato. Ammonite quelle di cui temete l’insubordinazione, lasciatele sole nei loro letti, battetele*. Se poi vi obbediscono, non fate più nulla contro di esse. Allah è altissimo, grande.
*[“battetele”: interrogato in merito a questa forma di punizione maritale, l’Inviato di Allah (pace e benedizioni su di lui) l’ha sconsigliata con fermezza e, in caso estremo, l’ha permessa a condizione di risparmiare il volto e che i colpi vengano inferti con un fazzoletto o con il siwâk (il bastoncino che si usa per la pulizia dei denti)].
In Arabia Saudita, ove vige il wahhabismo (la religione di Stato), le donne, a livello sociale, possono esercitare solo le professioni di infermiera o di insegnante e non possono prendere la patente. Se vittima di un crimine, la donna può essere comunque punita perché ha arrecato vergogna alla propria famiglia; infatti, se viene stuprata, può anche essere uccisa da suo padre per aver permesso di essere violentata da un uomo che non sia suo marito.
Il libero arbitrio
Secondo l’islam, Dio non concede il libero arbitrio all’uomo che al più “possiede” l’atto compiuto, ma non deve avere mai avere la presunzione di poter creare qualcosa o di poter penetrare la volontà divina. Come si concilia la mancanza di libero arbitrio con i peccati degli uomini, visto che Dio (sura 53:43) decide arbitrariamente chi far ridere o piangere? Come può essere un uomo responsabile dei propri errori?
Inoltre anche il jihad minore non ha più molto senso, come non ce l’ha il tentativo di islamizzare il mondo. Infatti la sura 16:93 dice: “Se Allah avesse voluto, avrebbe fatto di voi una sola comunità. Invece, Egli travia chi vuole e guida chi vuole. Certamente sarete interrogati sul vostro agire“.
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