La coscienza morale è una forma di coscienza; la coscienza può essere modernamente definita come la funzione con cui si assimila la conoscenza. All’inizio vi è consapevolezza, cioè “si comprende che si conosce qualcosa di nuovo”; quando il nuovo diventa componente stabile del nostro sapere, si può parlare di coscienza.
Per il Personalismo l’etica non è assoluta, ma si identifica nella coerenza dei principi. Etica e coerenza della propria vita devono identificarsi. Ognuno di noi aspira alla massima qualità della vita (checché se ne dica nessuno vuole vivere male!); in quest’ottica dovrebbe rientrare il ripudio di ogni sorta di crimine (non faccio una favore alla mia strategia esistenziale se vado in prigione) o le relazioni con il prossimo (se la società si sfascia per una povertà diffusa, è difficile che io ne tragga beneficio).
Praticamente, la coerenza dei principi sull’obiettivo (qualità della vita) porta, in modo naturale, a costruire un’etica moderna e accettabile da larghi strati della popolazione (per ulteriori approfondimenti si rilegga l’articolo sull’etica).
Il concetto di coerenza si attua tramite la consapevolezza delle proprie regole e dalla loro pratica costante: è quindi abbastanza facile dedurre che se si vuole avere una coscienza morale:
- Si deve prendere consapevolezza dei principi etici alla base delle nostre scelte.
- Tali principi devono diventare stabili, quotidianamente accettati.
Gran parte della popolazione ha sempre lasciato il primo punto alla religione; nel XX secolo è però iniziato il processo di laicizzazione dei Paesi più avanzati e, di fatto, quella gran parte della popolazione distante dalla religione, ma non abbastanza da entrare nelle file degli agnostici o degli atei (i neofarisei; in Italia attualmente circa il 50%), ha perso consapevolezza (provate a chiedere l’elenco dei dieci comandamenti cristiani e vedrete che oltre la metà degli intervistati non saprà fornirlo) e soprattutto quotidianamente non fa altro che adattare quelle poche regole etiche che conosce alla propria situazione (le “regole del momento”).
Coscienza morale: la Carta dei Valori
Oggi molti giovani non hanno morale semplicemente perché non hanno più punti di riferimento. In realtà, tali punti esistono nella società, basta solo riunirli in un filo logico e coerente. Lo stesso filo con cui si potrebbe tessere una società più giusta, più positiva, ma anche più moderna, costituita da persone singolarmente eccellenti. Già da alcuni anni il Personalismo si è dotato di una Carta dei Valori, un insieme di regole morali che possono essere per tutti un codice di comportamento che si è onorati di rispettare.
Cosa contiene la Carta dei Valori? Semplice: le Regole d’oro? Sono regole che non sono solo condizioni che facilitano la felicità individuale (come per esempio la forza di volontà anevrotica, una buona cultura, la presenza di oggetti d’amore ecc.), ma sono anche il punto di partenza necessario per ogni meta.
Dal punto di vista individuale rendono la persona equilibrata e positiva; dal punto di vista sociale rendono possibili dei reali cambiamenti: non ha senso parlare di giustizia, solidarietà, ecologia ecc. se la società non è formata almeno in gran parte da soggetti che siano ricettivi a un discorso moderno e orientato veramente al progresso dell’umanità.
Ecco le Regole d’oro.
- Sii tollerante della fede altrui: se credi, non parlare in nome di Dio.
- Sii dignitoso: se non credi, non fingerti credente.
- Migliora la tua intelligenza, allenandola con lo studio e l’esperienza.
- La ragione guidi il sentimento su sentieri senza pericolo.
- Ama il tuo corpo: non drogarti, non fumare, non ubriacarti, evita il sovrappeso.
- Non essere schiavo del sesso.
- Il genitore onori i suoi figli.
- Sii coraggioso, ma non essere temerario.
- Sii autosufficiente: impara a portare da solo il tuo zaino.
- Non cercare di possedere la vita di un’altra persona.
- Onora la legge: non farti mai giustizia da solo.
- Sii onesto: non mentire e non ingannare.
- La tua forza sia calma, ricordati che l’ira è la forza degli stupidi.
- Ama chi migliora la tua vita e non odiare nessuno; sii grato a chi te l’ha migliorata.
- Sii realistico nei tuoi obiettivi, non credere nei sogni.
- Non preferire apparire anziché essere.
- Sii semplice: né il successo né la ricchezza siano i tuoi padroni.
- Difendi la natura dall’egoismo dell’uomo.

La coscienza morale deve essere la nostra guida nei comportamenti
Le differenze con la morale cristiana
L’elezione di papa Francesco (2013) ha portato la Chiesa verso una direzione più pastorale, ma è indubbio che gli insegnamenti della Chiesa non sono in grado di recuperare tutti coloro che hanno varcato la soglia della modernità; in sostanza i dieci comandamenti vengono ritenuti “scaduti” dalla parte più moderna della popolazione.
Limitandoci a confrontare le regole d’oro con i dieci comandamenti, risulta comunque immediato notare la profonda obsolescenza di questi ultimi (anche nella più moderna versione occidentale):
- Per la morale cattolica chi non crede non è una brava persona (primi tre comandamenti) e tutto ciò non può che apparire risibile.
- Per il quarto comandamento cattolico i figli sono subordinati ai genitori, di fatto creando una società gerontocratica (potere agli anziani).
- Il sesto comandamento cattolico si traduce, di fatto, in una demonizzazione del sesso, visto come strumento di piacere amorale (da qui no ai rapporti prematrimoniali, ai contraccettivi, all’omosessualità e, per esteso, all’aborto).
- Il nono comandamento è del tutto irrazionale in quanto non è reciproco, ma di fatto subordina la donna all’uomo.
- Manca ogni accenno alla difesa della natura, fatto poco importante per molti, ma rivelatore che i comandamenti biblici hanno una chiara origine umana, orientati ai problemi del tempo.
Approfondimenti sulle regole
1 – Se si pensa di parlare in nome di Dio come si può tollerare chi ha un altro Dio? La tolleranza religiosa.
2 – Non si deve essere neofarisei. Lo sciamano
3 – Senza intelligenza come si può affrontare il mondo? Per migliorare la propria intelligenza.
5 e 6 – I dissoluti.
7 – I figli si fanno per amore non per avere degli schiavi da comandare tutta la vita. I figli e Genitori da dimenticare.
8 – L’eroismo.
9 – Gli insufficienti (ved. La felicità è possibile).
10 e 11 – I violenti e La legge.
12 – L’onestà.
13 – Forza calma e L’ira.
14 – I tre mondi dell’amore – Ama chi migliora la tua vita – Gratitudine
15 – Impariamo la differenza fra sogni e obiettivi (i romantici).
16 – Gli apparenti.
17 – La semplicità – Guida alla semplicità.
18 – Impariamo il concetto di antropentropia.
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