Prima di parlare di analfabetismo religioso una breve premessa. Il 90% della popolazione è analfabeta. L’analfabetismo razionale (ved. il mio testo Migliora la tua intelligenza) è la piaga che limita il progresso del terzo millennio così come l’analfabetismo classico (il non saper né leggere né scrivere) ha limitato il progresso del secondo.
Oltre che con uno scarso uso della razionalità, l’analfabetismo razionale si manifesta con una scarsa propensione allo studio e con la strategia del “farsi dire le cose piuttosto che capirle in prima persona”. Se applichiamo questi problemi alla religione, non è difficile capire che per analfabetismo religioso s’intende quella condizione nella quale il soggetto, senza spirito critico, accetta ciò che gli è stato detto, spesso millantando conoscenze che non ha.
Sull’analfabetismo religioso le Chiese hanno costruito il loro potere, spesso sfruttando anche il comportamento del gregge, una locuzione che indica la propensione, da parte di chi non vuole approfondire consapevolmente, a seguire le scelte della maggioranza.
Soffermiamoci su queste tre affermazioni di grandi pensatori:
Thomas A. Edison – La fede, per quanto benintenzionata possa essere, deve basarsi sui fatti e non sulla fantasia: la fede nella fantasia dà false speranze che devono essere solamente condannate.
Cedric Whitman – I miti sono ciò a cui credono gli adulti, le favole sono ciò che raccontano ai propri figli e la religione è tutte e due le cose insieme.
Thomas Paine – La mia mente è la mia Chiesa.
Salta subito all’occhio il possibile accostamento della religione a superstizioni, miti, favole e la necessità di evitare che ciò accada con l’uso della ragione. Nella Lettera al nipote Peter Carr da Parigi (1797), oltre due secoli fa, Thomas Jefferson scrive:
Per esempio nel Libro di Giosuè noi leggiamo che il sole si è fermato per diverse ore: ora se avessimo letto una cosa simile in Livio o Tacito, l’avremmo equiparata come le docce di sangue, le statue parlanti ecc. Sembra però che lo scrittore sia stato ispirato da Dio, quindi esamina candidamente quali sono le prove a sostegno dell’ipotesi che egli sia stato realmente ispirato… Comunque tu ne sai abbastanza di astronomia per capire quanto sia contrario alle leggi della natura che un corpo celeste come la Terra, che ruota intorno al proprio asse, possa essersi fermato senza che questa improvvisa fermata non abbia provocato un’enorme caduta di animali, alberi, edifici, e dopo un certo periodo di tempo, lo stesso corpo si sia rimesso in movimento senza provocare una seconda catastrofe.
Osserviamo che
l’analfabetismo religioso è quello che ci fa sorridere di fronte alle favole delle altrui religioni, mentre ci fa cercare una banale spiegazione per le favole della nostra
(“la Bibbia va interpretata”: non si capisce però perché Dio avesse bisogno di raccontare favole…).

I simboli di 28 religioni
Le basi dell’analfabetismo religioso
L’analfabetismo religioso si basa sostanzialmente sulla credenza di fatti inventati o sulla deformazione di fatti reali. Poiché le persone hanno poca propensione allo studio e all’esercizio dello spirito critico, è molto più facile farsi dire le cose dagli altri che arrivare da sé alla loro essenza. Ecco quindi che le Chiese nei secoli hanno modificato fatti reali adattandoli ai propri bisogni e hanno inventato fatti su cui tessere una religione appagante per la parte della popolazione meno esigente dal punto di vista razionale (non a caso nei Paesi evoluti il sentimento religioso tradizionale è in crisi).
Nonostante molte associazioni americane l’appoggino, la proposta di W. Edelen di insegnare religione comparata nelle scuole americane non è ancora passata. In realtà sarebbe l’unico modo per aprire gli occhi a coloro che credono ciecamente senza porsi domande. Il ritrovare nelle altre religioni gli stessi insegnamenti, ma anche le stesse difficoltà razionali che ci sono nella propria, li metterebbe di fronte a un grande problema: come posso non accettare le altre religioni quando, di fatto, tendo a rifiutarle per le stesse motivazioni con cui per esempio un agnostico rifiuta la mia?
Alcuni fattori da considerare quando si parla di religione, ma che sono sconosciuti alla maggior parte di chi si professa credente.
- Chi saprebbe dare le prove dell’esistenza storica di Gesù?
- Chi ha sufficienti informazioni sul concilio di Nicea, durante il quale si è praticamente inventata la religione cattolica?
- Chi sa che il Cattolicesimo è derivato (per non dire copiato) da altre religioni precedenti?
- Chi sa dare una risposta non banale al paradosso di Buechner?
- Chi sa risolvere le tante contraddizioni della Bibbia?
Molti potranno trovare assurde o eccessivamente provocatorie queste domande; non importa però discutere la risposta, quello che conta è che chi non si è posto le domande (a prescindere dalla risposta) è, religiosamente parlando, un analfabeta. Senza spirito critico, ogni persona appartenente a una religione X comprende che, se fosse stata educata in una famiglia di religione Y, avrebbe seguito la religione Y.
Quello che la gente non sa è che le varie religioni hanno sì differenze, ma anche molti punti in comune, spesso in quei miti e in quelle favole che sono lontani anni luce da una dimensione razionale dell’uomo.
Analfabetismo religioso e personalità
L’analfabetismo religioso è tanto maggiore nelle società dove la personalità inibita è favorita dalla struttura sociale: in una società dove dominano gli anziani, non ci si fa domande, ma si continua a prendere per oro colato ciò che ci viene trasmesso dai genitori.
Non a caso una delle risposte (sbagliate!) al paradosso di Buechner è che “nel mondo accadono cose orribili perché Dio vuole metterci alla prova”: questa visione è accettata perché in famiglia si accetta il ruolo del padre-padrone che “per il bene dei figli” può punirli o comunque metterli alla prova. In una società dove i figli non sono subordinati vita natural durante ai genitori, tutti capiscono fin da piccoli che, se c’è grande amore (se cioè il genitore è buono), un padre o una madre mai farebbero soffrire i loro figli solo per metterli alla prova!