L’interpretazione dei sogni è il processo di assegnare un significato ai sogni. Nelle società antiche (assiri, babilonesi, egizi, greci ecc.) il sogno era considerato una comunicazione soprannaturale, un intervento divino che poteva essere interpretato da uomini di culto.
Negli ultimi secoli, scuole di psicologia e neurobiologia hanno studiato la materia più scientificamente. Ancora oggi il contributo di Sigmund Freud e della sua opera (Die Traumdeutung, ovvero L’interpretazione dei sogni, 1899) è alla base di molti tentativi di interpretazione.
Due sono le valutazioni che il soggetto dà del sogno:
- il sogno è predittivo
- il sogno rivela un aspetto latente della nostra psiche.
Interpretazione dei sogni predittivi
Da un punto di vista scientifico, la capacità predittiva dei sogni è nulla. Interessante comunque notare che diverse ricerche hanno mostrato che molte persone attribuiscono maggiore importanza ai sogni che ad avvertimenti provenienti dalla vita reale: cancellano un volo aereo più probabilmente se sognano che l’aereo cadrà rispetto a essere raggiunti da un’allerta meteo sulle condizioni del tempo sulla rotta del volo.
La credenza nella capacità dei sogni di prevedere il futuro è anche indice della razionalità del soggetto, in quanto la percentuale di individui che non credono ai sogni predittivi aumenta con il crescere della razionalità.
La psiche
Già nel XVII secolo il medico e scrittore inglese Sir Thomas Browne scrisse un breve trattato sull’interpretazione dei sogni, ripreso poi dalla psicanalisi: il contenuto percepito e manifesto di un sogno viene analizzato dalla psicanalisi per rivelare il suo significato latente alla psiche del sognatore.
Si noti che i soggetti non attribuiscono uguale importanza a tutti i sogni; sono più propensi a ricordare i sogni che confermano le loro credenze di veglia (sia positive sia negative).
Un articolo del 2009 di Carey Morewedge e Michael Norton sul Journal of Personality and Social Psychology ha rilevato che il 74% degli indiani, il 65% dei sudcoreani e il 56% degli americani ritenevano che il loro contenuto onirico fornisse una visione significativa delle loro convinzioni e desideri inconsci. Questa visione freudiana del sogno è stata sempre più apprezzata di quella che vede nel sogno un consolidamento della memoria, una risoluzione di problemi o un’attività cerebrale casuale.
Interpretazione dei sogni – Freud
Nel 1900 Freud sostenne per primo che la motivazione di tutti i contenuti onirici fosse la soddisfazione dei desideri e che l’attivazione di un sogno si trova spesso negli eventi del giorno precedente al sogno (il “residuo del giorno”). Secondo Freud ciò è particolarmente provato nei bambini che sognano semplicemente ciò che hanno desiderato il giorno prima.
Negli adulti la situazione è più complicata perché i sogni sono stati soggetti a distorsioni, con il cosiddetto “contenuto manifesto” del sogno che è un derivato fortemente camuffato dei pensieri-sogno “latenti” presenti nell’inconscio. Come risultato di questa distorsione e di questo travestimento, il vero significato del sogno è nascosto: i sognatori non sono più in grado di riconoscere il significato reale dei loro sogni di quanto gli isterici siano in grado di comprendere la connessione e il significato dei loro sintomi nevrotici.
Nella vita da sveglio queste cosiddette “resistenze” impediscono completamente che i desideri repressi dell’inconscio entrino nella coscienza; sebbene questi desideri siano in qualche modo in grado di emergere durante lo stato di sonno abbassato, le resistenze sono ancora abbastanza forti da produrre “un velo di travestimento” sufficiente a nascondere la loro vera natura. Il punto di vista di Freud era che i sogni sono compromessi che assicurano che il sonno non sia interrotto: come “adempimento mascherato di desideri repressi” riescono a rappresentare desideri esausti che potrebbero altrimenti disturbare e svegliare il sognatore.

Sigmund Freud (1856-1939) è considerato il padre della psicanalisi
Interpretazione dei sogni – L’opera di Jung
Sebbene non ignorasse il modello freudiano (col quale inizialmente concordava), Carl Jung riteneva che la nozione di sogni di Freud come rappresentazioni di desideri incompiuti fosse limitata (non a caso, alcuni anni dopo la pubblicazione de “L’interpretazione dei sogni“, fra i due grandi psicanalisti sorsero dei disaccordi che portarono al loro allontanamento e alla nascita di due diverse correnti di pensiero non solo sull’interpretazione dei sogni, ma anche su tutti i fenomeni psichici).
Jung ha proposto due approcci fondamentali per analizzare il materiale del sogno: l’obiettivo e il soggettivo. Nell’approccio obiettivo, ogni persona nel sogno si riferisce alla persona “vera”: la madre è madre, la fidanzata è la fidanzata ecc. Nell’approccio soggettivo, ogni persona nel sogno rappresenta un aspetto del sognatore. Jung sosteneva che l’approccio soggettivo è molto più difficile da accettare per il sognatore, ma che nella maggior parte dei buoni lavori onirici, il sognatore arriverà a riconoscere che i personaggi del sogno possono rappresentare un aspetto non riconosciuto del sognatore. Quindi, se il sognatore viene inseguito da un killer impazzito, il sognatore può arrivare a riconoscere i suoi stessi impulsi omicidi. I terapeuti della Gestalt estesero l’approccio soggettivo, sostenendo che anche gli oggetti inanimati in un sogno possono rappresentare aspetti del sognatore.
Hall
Nel 1953, Calvin S. Hall sviluppò una teoria dei sogni in cui il sogno è considerato un processo cognitivo. Hall sosteneva che un sogno era semplicemente un pensiero o una sequenza di pensieri avvenuti durante il sonno e che le immagini dei sogni sono rappresentazioni visive di concezioni personali. Per esempio, se si sogna di essere attaccati da amici, questo può essere una manifestazione di paura dell’amicizia; un esempio più complicato, che richiede una metafora culturale, è che un gatto all’interno di un sogno simboleggia la necessità di usare la propria intuizione. Per gli anglofoni, potrebbe suggerire che il sognatore debba riconoscere che esiste “più di un modo per scuoiare un gatto” o, in altre parole, più di un modo per fare qualcosa.
Faraday, Clift e altri
Negli anni ’70, Ann Faraday e altri hanno pubblicato libri sull’interpretazione dei sogni fai-da-te e hanno formato gruppi per condividere e analizzare i sogni. Faraday si è concentrata sull’applicazione dei sogni a situazioni che si verificano nella vita di una persona. Per esempio, alcuni sogni sono avvertimenti di qualcosa che sta per accadere: il sogno di non superare un esame, se uno è uno studente, può essere un avvertimento letterale di impreparazione. Al di fuori di tale contesto, potrebbe riguardare il fallimento di qualche altro tipo di test. O potrebbe persino avere un significato più generale, per esempio non essere riuscito a esaminare adeguatamente alcuni aspetti della propria vita. Faraday ha osservato che la maggior parte dei sogni sembra in qualche modo riflettere le cose che hanno preoccupato le nostre menti durante gli ultimi due giorni.
Negli anni ’80 e ’90, Wallace Clift e Jean Dalby Clift esplorarono ulteriormente la relazione tra le immagini prodotte nei sogni e la vita da svegli del sognatore. I loro libri hanno identificato schemi nei sogni e modi di analizzare i sogni per esplorare i cambiamenti della vita.
Conclusioni
Occorre rilevare che la vecchia interpretazione di Freud o di Jung riguardava soprattutto casi clinici o borderline. Nella popolazione esistono soggetti che ricordano moltissimi sogni, altri che li ricordano in determinati periodi della loro vita e altri che ne ricordano pochissimi; esistono infatti soggetti che sono convinti di non sognare perché “non ricordano i loro sogni”.
Appare pertanto sensato riferirsi agli studi più recenti, in particolare a quelli di Faraday, che possono essere applicati a una parte significativa della popolazione.

L’interpretazione dei sogni che cerca in essi una previsione del futuro è paragonabile all’astrologia
Interpretazione dei sogni e Smorfia napoletana
La Smorfia napoletana è una sorta di “libro dei sogni” appartenente all’antica tradizione napoletana; secondo la Smorfia ciò che viene sognato può essere interpretato come numeri da giocare al Lotto; è una specie di dizionario in cui ogni termine (può essere una persona, una cosa, una situazione ecc.) è associato a un numero. Ovviamente, lo spessore scientifico del metodo è del tutto nullo.
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