La parola mito deriva dal greco mythos, letteralmente “favola”, e indica delle narrazioni favolose di qualità, gesta, origini di eroi, più divini che umani, o di divinità stesse. La mitologia dunque è lo studio del complesso dei miti elaborati da una certa civiltà, che ne ricostruisce origini, sviluppi e significati per trarre da essi un quadro generale dell’immaginario e della cultura di tale civiltà. Il primo noto tentativo di indagare le origini del mito risale al filosofo greco Evemero (IV sec. a.C.), che enfatizza il fondamento storico di queste narrazioni, considerandole come trasfigurazioni di avvenimenti storici particolarmente importanti in avventure favolose e dei loro protagonisti, re o guerrieri, in divinità.
La riflessione successiva, invece, sviluppata soprattutto dai filosofi Plotino e Porfirio (III sec. d.C.), si concentra sul valore simbolico dei miti, considerandoli racconti finalizzati a esemplificare virtù e norme morali e a rappresentare verità filosofiche in una forma metaforica, più efficace e immediata.
Nonostante la condanna della mitologia, in quanto espressione del paganesimo, da parte della Chiesa medievale, diversi pensatori successivamente elaborano la teoria secondo cui alla base dei miti ci sarebbe proprio un antichissimo culto di un’entità divina poi frammentatasi progressivamente.
Un’altra scuola di pensiero, rappresentata soprattutto dall’autorevole riflessione di Giambattista Vico (XVII secolo), riconduce i miti alla comunicazione primitiva: essi sarebbero frutto dei primi contatti dell’uomo con il mondo circostante e con gli altri uomini, e della necessità istintiva di esprimere le proprie impressioni, di descrivere, di formulare ipotesi e concetti; non possedendo gli strumenti cognitivi e linguistici adeguati per una descrizione oggettiva e puntuale, l’uomo si sarebbe affidato al linguaggio figurato e poetico.
Nessuna delle teorie formulate nel corso del tempo può essere provata con certezza, e nessuna di esse è probabilmente l’unica corretta: il mito è un fenomeno molto complesso nato dall’intrecciarsi di tutte le cause e di tutti gli stimoli via via ipotizzati, non da un’esigenza singola.
Gli studi moderni, infatti, sviluppati soprattutto dagli psicanalisti sulla scia di Freud e Jung, vedono all’origine del mito i complicati processi cognitivi dell’uomo primitivo: in esso si confondevano ancora vita conscia e vita inconscia, perciò lo svolgersi del pensiero avveniva senza un ordine preciso, mescolando percezioni e sensazioni, dati oggettivi, esterni, e reazioni psicologiche o intuizioni; per questo il naturale tentativo di descrivere l’ambiente intorno a sé e di cercare le cause dei fenomeni avviene attraverso la rappresentazione di immagini sintetiche che uniscono valori fisici e psichici, astratto e concreto, senza inoltre distinguere precisamente le sfere umana e naturale, sociale e individuale, pratica ed etica. Questa origine psicologica del mito non esclude che molti personaggi mitologici possano essere realmente esistiti, e spiegherebbe le evidenti analogie che si riscontrano fra gli apparati mitologici di civiltà diverse e anche molto lontane: un nucleo antropologico universale sarebbe lo schema di base dell’espressione dei particolarismi delle singole popolazioni.
I miti ci restituiscono quindi in modo estremamente potente e immediato le abitudini e i modi di pensare e di sentire di civiltà così lontane cronologicamente o culturalmente, che nessuna indagine storica o archeologica potrebbe ricostruire, e soprattutto trasmettere, con tale vividezza.
Dai miti inoltre, sono emerse immagini, concetti, valori che hanno assunto un’universalità tale da informare tuttora gli schemi di pensiero dell’uomo, pervadendo non solo la letteratura, la scienza e la filosofia, ma anche la vita quotidiana moderna. La mitologia più emblematica in questo senso, soprattutto per la civiltà occidentale, è quella greco-romana, proprio per la sua valenza estesa a ogni campo dell’esperienza umana, mentre altre mitologie, come quelle egizia, assira, indiana o persiana, sono maggiormente specifiche e legate agli ambiti scientifico, filosofico o religioso, con caratteri di grande interesse e fascino, ma di minore immediatezza.
Indice materie – Mitologia