La rosa dei venti è un diagramma che, in modo schematico e facilmente comprensibile, rappresenta il nome e la provenienza dei venti; altre denominazioni sono stella dei venti o simbolo dei venti. Il suo significato dipende al numero di punte, generalmente si hanno rappresentazioni grafiche a 4, 8 e 16 punte; più anticamente, ai tempi della marineria velica, si sono avute rappresentazioni a 32 suddivisioni che venivano dette quarte o rombi. La rosa dei venti viene impiegata anche in statistica e in meteorologia (con essa è possibile rappresentare in modo sintetico la distribuzione delle velocità dei venti per direzione di provenienza in un dato luogo.
La compilazione di una rosa dei venti viene anche utilizzata nella progettazione delle piste aeroportuali, dal momento che le migliori condizioni per il decollo e l’atterraggio degli aerei si verificano controvento, nella direzione parallela a quella dei venti.
La rosa dei venti a 4 punte
La rosa dei venti a 4 punte è il diagramma più semplice; alle quattro punte corrispondono i punti cardinali fondamentali, ovvero Nord, Sud, Est e Ovest. Da nord (N 0°, anche settentrione o mezzanotte) spira la tramontana, un vento freddo che nell’antichità veniva detto Aparctias o Boréas (da non confondersi con la bora); sull’origine del nome vi sono molte ipotesi, fra cui quella erronea che derivi da tramonto; fra le più accreditate quella che lo vuole derivante dalla locuzione intra montes (o trans montes), ovvero al di là dei monti, in riferimento al fatto che è un vento che spira dal cuore della Alpi e cioè dal nord che era storicamente conosciuto dagli antichi romani.
Da est (E 90°, anche oriente o levante) spira il vento noto come levante; anticamente era noto come Apeliote; la sua influenza nel nostro Paese si fa sentire sul mar Tirreno e sulla parte centro-meridionale dell’Adriatico. Da sud (S 180°, anche meridione o mezzogiorno) spira l’ostro (anche austro o mezzogiorno o noto); spesso viene confuso con il libeccio e lo scirocco; l’ostro è un vento secco se richiamato dalla rimonta dell’anticiclone nordafricano (e provoca ondate di calore); è invece umido se precede l’arrivo di una perturbazione. Da ovest (W 270°, anche occidente o ponente) spira il ponente (anche espero); spira nei mesi estivi sulle coste laziali e trae origine dal diverso riscaldamento della terra e del mare.
La rosa dei venti a 8 punte
La rosa dei venti a 8 punte è forse quella maggiormente conosciuta (è infatti relativa ai venti più noti); oltre ai 4 punti cardinali fondamentali, sono indicati 4 punti intermedi, ovvero nord-est, sud-est, nord-ovest e sud-ovest.
Da nord-est (45°) spira il grecale (o greco), deve il suo nome al fatto che, nell’antichità, i marinai che solcavano le acque del Mediterraneo centrale pensavano provenisse dalla Grecia; è un vento invernale, freddo e asciutto che spira a raffiche.
Da sud-est (135°) spira lo scirocco, vento proveniente dal deserto sahariano; in origine è un vento molto secco e caldissimo; quando attraversa il mar Mediterraneo, però, si carica di umidità e finisce per spirare come vento caldo-umido che apporta pioggia e nebbia.
Da sud-ovest (225°) spira il libeccio; (sul litorale di Veneto, Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Gargano, garbino); solitamente è un vento di tempesta; di solito nasce molto rapidamente, sviluppa una notevole potenza per poi calmarsi quasi repentinamente; cessati i suoi effetti, in genere si registra un innalzamento della pressione il che preannuncia bel tempo e cielo sereno.
Da nord-ovest (315°) soffia il maestrale (anche maestro); spira a notevole velocità (può superare anche i 120 km orari); è un vento asciutto, ma porta burrasca, in particolar modo in Sardegna e in Corsica. È il vento che preannuncia l’inverno.
La rosa dei venti a 16 punte
La rosa dei venti a 16 punte viene ricavata attraverso l’individuazione della direzione intermedia situata tra due punte della rosa dei venti a 8 punte; oltre ai punti cardinali contenuti in quest’ultima, la rosa dei venti a 16 punti contiene i seguenti: nord-nord-est, est-nord-est; est-sud-est, sud-sud-est, sud-sud-ovest, ovest-sud-ovest, ovest-nord-ovest e nord-nord-ovest.
Da nord-nord-est spira la bora; da est-nord-est lo schiavo; da est-sud-est il solano; da sud-sud-est l’africo; da sud-sud-ovest il gauro; da ovest-sud-ovest l’etesia; da ovest-nord-ovest il traversone e da nord-nord-ovest lo zefiro.
La rosa dei venti a 32 punte
Una volta si usava anche la rosa dei venti a 32 punte e sulle bussole l’orizzonte era diviso in 32 parti ognuna delle quali era detta quarta e aveva associato un numero da 1 a 32 partendo da nord in senso orario. Le quarte servivano come riferimento, per esempio per le virate (“virare di tre quarte a dritta”).
Questi i nomi dei venti, partendo da nord:
- Nord – 1 -Tramontana
- 2 – Aquilone
- 3 – Bora
- 4 – Bacio
- 5 – Grecale
- 6 – Volturno
- 7 – Schiavo
- 8 – Garigliano
- Est 9 – Levante
- 10 – Goro
- 11- Solano
- 12 – Altano
- 13 – Scirocco
- 14 – Euro
- 15 – Africo
- 16 – Eolo
- Sud 17 – Ostro
- 18 – Garbino
- 19 – Gauro
- 20 – Favonio
- 21 – Libeccio
- 22 – Espero
- 23 – Etesia
- 24 – Gallico
- Ovest -25 – Ponente
- 26 – Cecia
- 27 – Traversone
- 28 – Vespero
- 29 – Maestrale
- 30 – Cauro
- 31 – Zefiro
- 32 – Brunale
Indice materie – Meteorologia e climatologia – La rosa dei venti