La Tecarterapia (talvolta Tecar®) è una terapia il cui indice di efficienza è alquanto interessante. La Tecarterapia è una tecnica che stimola energia dall’interno dei tessuti biologici, attivando i naturali processi riparativi e antinfiammatori. Il metodo sul quale si basa questa forma di terapia è coperto da un brevetto internazionale (EP 08933140) riconosciuto in tutto il mondo; questo è un punto sicuramente molto importante se si considera che molti definiscono Tecar soluzioni terapeutiche che hanno varie analogie, ma non sono conformi all’originale. Trasferimento Energetico Capacitivo Resistivo, Tecar® e Tecarterapia® sono marchi registrati di Unibell International. La Tecarterapia si basa sulla constatazione che qualsiasi patologia osteo-articolare e dei tessuti molli rallenta e modifica i processi biologici che stanno alla base della riparazione del danno subito.
Come funziona la Tecarterapia
L’idea di trasferire energia ai tessuti infortunati è comune a molte terapie, ma tutte queste somministrano energia proveniente dall’esterno. La Tecarterapia agisce diversamente, essa infatti richiama le cariche elettriche da tutto il corpo, sfruttando il modello del condensatore (due conduttori affacciati e separati da un isolante).
Se si collegano i due conduttori a un generatore elettrico di differenza di potenziale, sui conduttori si accumuleranno cariche elettriche che si opporranno alla corrente fino a ridurla a zero quando il sistema è carico. Nella Tecarterapia un elettrodo è collegato a un generatore la cui frequenza è pari a 0,485 MHz, mentre il secondo conduttore è rappresentato dal tessuto biologico.
Nella zona sotto terapia si avrà un flusso di cariche con attivazione metabolica e un effetto termico endogeno (cioè che nasce dall’interno). Se l’elettrodo mobile non è elettricamente isolato, la concentrazione di cariche avviene nei tessuti a più alta resistenza (osso e articolazioni) che fungono quindi da isolanti (contatti resistivi).
Sono tre le cosiddette azioni chiave del sistema Tecarterapia, azioni che vengono espletate secondo due modalità di funzionamento, ovvero quella capacitiva e quella resistiva. La modalità di funzionamento capacitiva ha il suo campo d’azione sui tessuti e sulle strutture maggiormente idratate come i muscoli, i vasi sanguigni e i vasi linfatici. La modalità resistiva agisce su tessuti e strutture con alta densità connettivale (capsule articolari, cartilagini, cordoni fibrotici, legamenti, osso, tendini ecc.).
Vantaggi della Tecarterapia
La Tecarterapia è una delle terapie ad alto indice di efficienza, arrivando spesso a superare il 50% (soprattutto per lesioni muscolari acute e traumi distorsivi).
Gli effetti della Tecarterapia sono un aumento dell’attività metabolica con aumento della produzione di ATP, un aumento della circolazione ematica e del drenaggio linfatico a causa della vasodilatazione da calore.
Si ha quindi una velocizzazione della riparazione e una migliore ossigenazione dei tessuti e il riassorbimento degli edemi.
Il vantaggio della Tecarterapia è che è possibile interessare anche strati profondi, non trattabili con trasferimenti esterni di energia per i danni alla cute causati dalle energie emesse.
La seduta di Tecarterapia
La Tecarterapia è stata applicata inizialmente nel mero ambito sportivo, in particolar modo in quello agonistico, un settore in cui l’accelerare i tempi di guarigione e di ripresa dell’attività fisica ha un’importanza notevole. Le esperienze positive e gli ottimi risultati conseguiti hanno poi fatto sì che la Tecar si sia estesa, e si stia tuttora estendendo, in diversi altri ambiti.
La prima azione chiave è quella relativa alla stimolazione della microcircolazione, la seconda consiste nell’aumento della vasodilatazione, mentre la terza è relativa all’aumento della temperatura endogena.
La prima azione avviene a un livello di potenza basso (dallo 0 al 30%); è un livello praticamente atermico; per la seconda azione si sceglie invece un livello di potenza media (dal 31 al 60%), mediamente termico. La terza azione avviene a un livello di potenza alto (dal 61 al 100%); trattasi di un livello francamente termico.
Una seduta di Tecarterapia ha una durata media di circa mezz’ora. Solitamente, un ciclo di cura completo consta mediamente di un numero di sedute che varia da 6 a 10. Tutte le fasi del trattamento avvengono sempre sotto il controllo di un operatore. Praticamente, semplificando molto, l’operatore appoggia una piastra (elettrodo passivo) sul corpo del paziente, poi si lavora con un secondo elettrodo sull’area che deve essere trattata; il secondo elettrodo è guidato manualmente dall’operatore. A seconda della condizione da trattare, il terapista utilizzerà il circuito resistivo oppure il circuito capacitivo.
Tecarterapia: le indicazioni
Le indicazioni alla Tecarterapia sono numerose; in ortopedia sono veramente tante le patologie trattate. La Tecarterapia è ritenuta di fondamentale utilità nei programmi riabilitativi post-chirurgici, soprattutto nel caso di interventi di artroprotesi coxo-femorale.
Sono stati effettuati diversi studi relativi all’applicazione dell Tecarterapia in altri ambiti oltre a quello ortopedico (flebologia, oftalmologia, pneumologia, nefrologia ecc.). I risultati sono apparsi incoraggianti, ma non ancora definitivi.

La tecarterapia è una tecnica che stimola energia dall’interno dei tessuti biologici, attivando i naturali processi riparativi e antinfiammatori
Tecarterapia: i prezzi
Il prezzo varia molto fra i vari centri e dovrebbe essere valutato anche tenendo conto della durata della seduta; in linea generale si deve considerare una spesa variabile dai 25 ai 45 euro a seduta.
Controindicazioni ed effetti collaterali
La Tecarterapia non ha particolari controindicazioni né effetti collaterali e ciò consente di applicarla in tempi molto ravvicinati al trauma. Si può ripetere eventualmente più volte al giorno. Può essere associata senza problemi ad altre terapie, come la terapia manuale. Uniche avvertenze: presenza di pacemaker, condizione di gravidanza, arteriopatie scompensate e parestesia nella zona da sottoporre a trattamento.
Sono necessarie alcune precauzioni nel caso che il soggetto che deve sottoporsi a Tecarterapia sia insensibile alla temperatura.
Non costituisce invece impedimento all’esecuzione di sedute di Tecarterapia la presenza di protesi metalliche all’anca, al ginocchio o alla spalla.
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