La tavoletta propriocettiva (per il concetto di propriocettività rimandiamo all’articolo specifico) è uno strumento che serve per educare (o rieducare) i recettori meccanici del piede. Ideate da Freeman and Wyke più di 40 anni fa, le tavolette propriocettive sono utilizzate negli ambiti preventivo e riabilitativo ormai da moltissimo tempo. Tale strumento diventa praticamente indispensabile dopo infortuni di vario tipo (per esempio dopo una distorsione alla caviglia) perché dopo tali eventi la sensibilità propriocettiva può risultare alterata; bisogna infatti considerare che una lesione anatomica interessa anche i recettori sensoriali e ciò determina un’alterazione dei meccanismi di propriocezione. La tavoletta propriocettiva può essere utilizzata anche per quei casi particolari in cui ci sono problemi di equilibrio dovuti a un mancato meccanismo di correzione della postura. In questo articolo facciamo riferimento alle tavolette propriocettive classiche (da tempo ormai sono disponibili anche altre strumentazioni più sofisticate per la rieducazione propriocettiva come, per esempio, le tavole basculanti elettroniche a raggio variabile).
Tavoletta propriocettiva classica: le tipologie
Esistono due tipi di tavoletta propriocettiva classica:
- tavoletta propriocettiva tonda, di circa 40 cm di diametro, che poggia sopra una mezza sfera: il grado d’instabilità è inversamente proporzionale al raggio della mezza sfera che è l’organo che crea l’instabilità;
- tavoletta propriocettiva rettangolare, di circa 40 x 30 cm, sotto la quale è fissato un mezzo cilindro che crea un grado d’instabilità laterale.
Esistono poi combinazioni più complesse.
Alcuni esercizi
Manco a dirlo, gli esercizi più utili che è possibile eseguire con l’aiuto di una tavoletta propriocettiva sono quelli più semplici. Propedeutico all’uso di questo utile strumento, peraltro poco costoso (si trovano tavolette propriocettive a partire dai 12 euro, anche se quelle più sofisticate si avvicinano ai 100 euro circa) può considerarsi per esempio il classico esercizio di sollevare un fazzoletto prendendolo con le dita dei piedi. Fra l’altro l’esercizio rivela se la muscolatura del piede è sufficientemente sviluppata. Infatti, gli esercizi con la tavoletta propriocettiva, per quanto semplici, richiedono un corretto uso della forza che è uno dei fattori che concorrono a mantenere l’equilibrio. Descriveremo sei esercizi base che possono essere realizzati facilmente senza l’aiuto di un terapista.
Esercizio 1 – Si mantiene una posizione di equilibrio, in piedi sulla tavoletta in doppio appoggio.
Esercizio 2 – Si mantiene una posizione di equilibrio, in piedi sulla tavoletta in appoggio semplice, prima con un piede e poi con l’altro.
Esercizio 3 – In piedi in doppio appoggio sull’attrezzo, si palleggia con un pallone da basket.
Esercizio 4 – In piedi in doppio appoggio sull’attrezzo, si lancia contro un muro un pallone e lo si riprende.
Esercizio 5 – Come l’esercizio 3, ma in appoggio semplice.
Esercizio 6 – Come l’esercizio 4, ma in appoggio semplice.
Arrivati a questa fase di specializzazione non sempre è produttivo andare oltre con balzi e saltelli; spesso è preferibile migliorare ulteriormente la propriocettività con sedute sul campo, per esempio semplicemente camminando su terreni molto mossi.
Durante la fase di rieducazione da un infortunio anche grave, gli esercizi con la tavoletta propriocettiva possono essere eseguiti anche da seduti, senza caricare l’arto. In questo caso non si fa altro che mimare sulla tavoletta i movimenti di pronazione-supinazione e di inversione-eversione del piede, usando l’instabilità della tavoletta.
L’angolo di lavoro deve essere tale da non provocare dolore e in genere deve essere ripetuto per 10-20 volte.
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