Il versamento pleurico è un’eccessiva raccolta (300-500 ml circa) di liquido all’interno della cavità pleurica (nell’individuo sano, tale cavità contiene una quantità limitata di liquido, circa 10-20 ml); questa raccolta liquida può essere di varia natura (linfa, liquido essudatizio infiammatorio, sangue, siero, pus ecc.). A seconda del tipo di liquido si hanno diverse definizioni; nel caso di siero si parla di idrotorace, nel caso di liquido essudatizio di essudato, nel caso di sangue di emotorace, nel caso di linfa di chilotorace e nel caso di pus di piotorace (anche empiema pleurico).
Il versamento pleurico non è mai un problema di poco conto e fa sì che la cavità pleurica, da spazio virtuale che è normalmente, acquisti un proprio spessore e un proprio volume con conseguente compressione del polmone.
Versamento pleurico – Cause
Un versamento pleurico è conseguente a un’iperproduzione di liquido oppure a un insufficiente suo smaltimento. Le cause sono veramente numerose e di seguito sono distinte a seconda della natura del liquido.
Versamento pleurico con presenza di siero – Può essere determinato da cirrosi epatica (in questo caso è più comune il versamento a destra), embolia polmonare (versamento monolaterale), insufficienza cardiaca congestizia (versamento di solito bilaterale) e sindrome nefrosica.
Versamento pleurico con presenza di essudato – Può verificarsi in soggetti colpiti da artrite reumatoide (una grave patologia autoimmune), embolia polmonare (seria emergenza cardiovascolare), lupus eritematoso sistemico, linfoma, mesotelioma pleurico (forma tumorale fortemente correlata all’esposizione all’amianto), pancreatite acuta, pleurite batterica, tubercolare o virale, polmonite, tubercolosi pleurica, tumore al polmone, tumore al seno ecc.
In alcuni di questi casi (pleurite tubercolare, tubercolosi pleurica e forme neoplastiche a carico di pleura o polmoni) l’essudato è misto a sangue.
Versamento pleurico con sangue (emotorace) – In genere le cause sono da ricercarsi nella presenza di malattie tumorali quali mesotelioma pleurico, tumori pleurici di altro tipo e tumori polmonari.
L’emotorace può anche essere conseguente a un trauma toracico.
Versamento pleurico con presenza di linfa (chilotorace) – Il chilotorace è spesso provocato dalla presenza di tumori toracici (carcinoma polmonare, mesotelioma pleurico, tumore mammario ecc.). In altri casi è legato a traumi toracici e comunque a qualsiasi evento patologico che ostacoli il deflusso linfatico lungo i vasi linfatici presenti nella zona toracica.
Versamento pleurico con presenza di pus (empiema pleurico) – Questa forma di versamento pleurico è spesso dovuta a pleurite purulenta, condizione che spesso fa seguito a una polmonite.

Il versamento pleurico è un’eccessiva raccolta (300-500 ml circa) di liquido all’interno della cavità pleurica (nell’individuo sano, tale cavità contiene una quantità limitata di liquido, circa 10-20 ml); questa raccolta liquida può essere di varia natura (linfa, liquido essudatizio infiammatorio, sangue, siero, pus ecc.).
Versamento pleurico – Sintomi
I principali sintomi e i segni legati alla presenza di un versamento pleurico sono:
- dispnea (difficoltà respiratoria, la classica “fame d’aria”)
- tachipnea (aumento della frequenza respiratoria)
- tosse non produttiva (tosse secca)
- dolore toracico.
Tuttavia, considerando che il fatto che il versamento pleurico è il segno di una sottostante patologia, le manifestazioni cliniche che si registrano in corso di versamento pleurico possono essere particolarmente numerose (fra queste, ascite, febbre, anemia ecc.).
In alcuni casi il versamento pleurico è asintomatico o paucisintomatico (eventuali segni e sintomi sono pressoché insignificanti), ma si tratta di circostanze molto rare.
Come detto, si tratta di una condizione piuttosto seria e come tale deve essere adeguatamente trattata; in caso contrario c’è il concreto rischio di subire danni polmonari a carattere permanente.
Diagnosi
Si può sospettare la presenza di versamento pleurico nel caso siano presenti alcune delle manifestazioni riportate precedentemente; per la conferma diagnostica è sufficiente una semplice radiografia toracica; possono però essere necessari esami di altro tipo per individuare la causa scatenante; fra questi, due dei più importanti sono la toracentesi (una procedura diagnostico-terapeutica che consente di evacuare il liquido pleurico in eccesso dalla cavità pleurica) e l’analisi del liquido pleurico (che viene appunto estratto con la toracentesi).
L’analisi del liquido consente di chiarire la natura del liquido presente nella cavità pleurica e, conseguentemente, di orientare meglio la diagnosi.
Altre indagini diagnostiche spesso utilizzate in caso di versamento pleurico sono la tomografia assistita dal computer (TAC), l’ecografia (che risulta molto utile nella localizzazione di microversamenti e come guida per le manovre di toracentesi), la spirometria e la videotoracoscopia (intervento chirurgico e tecnica diagnostica mini-invasiva avanzata nata dalla tecnica diagnostica toracoscopio).
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Versamento pleurico – Terapia
Il fine principale della terapia è quello di migliorare il più rapidamente possibile le difficoltà respiratorie indotte dal versamento. Tale obiettivo può essere raggiunto tramite la rimozione del liquido in eccesso associata ovviamente alla terapia della condizione patologia che ha provocato la raccolta di liquido. È poi fondamentale fare quanto possibile per la prevenzione delle ricadute, un’evenienza che purtroppo non è infrequente.
Nel caso in cui il versamento pleurico sia stato causato da un processo infettivo batterico la terapia si basa sulla somministrazione di farmaci antibiotici ad ampio spettro (per esempio, le penicilline o le cefalosporine); a seconda dei casi, agli antibiotici possono essere associati i cortisonici.
A seconda dei casi, per alleviare i vari sintomi che caratterizzano la condizione è possibile ricorrere anche all’ossigenoterapia (somministrazione di ossigeno).
Nel caso in cui il problema sia stato causato da insufficienza cardiaca congestizia i farmaci che verranno somministrati sono i diuretici.
Se il versamento pleurico è stato provocato dalla presenza di tumori polmonari, mammari o pleurici, si procede con la rimozione del liquido tramite toracentesi (o con un drenaggio pleurico) e con le terapie per la malattia sottostante (chemioterapia o radioterapia).
* La pleura è una membrana seriosa che ricopre totalmente il polmone (pleura viscerale o foglietto pleurico viscerale) e la cavità del torace (pleura parietale o foglietto pleurico parietale). I due foglietti delimitano uno spazio virtuale detto cavità pleurica nella quale è contenuto un liquido lubrificante (liquido pleurico) che consente lo scivolamento dei foglietti l’uno sull’altro. All’interno della cavità pleurica si forma una pressione negativa che consente ai polmoni di espandersi durante l’inspirazione.
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