La sudorazione notturna (anche iperidrosi notturna) è un problema relativamente comune; in alcuni casi la condizione, pur potendo creare un certo disagio, non ha implicazioni di carattere patologico (e non è quindi il caso di preoccuparsi eccessivamente), mentre in altre circostanze può essere spia di condizioni morbose di una certa serietà (per esempio linfomi o leucemie).
I soggetti che soffrono di sudorazione notturna vivono una situazione caratterizzata da un’eccessiva produzione di sudore che non è legata alla temperatura ambientale; alcune persone si trovano a convivere con questa condizione per periodi relativamente brevi (settimane o alcuni mesi), mentre altre addirittura per un certo numero di anni.
L’iperidrosi notturna può colpire sia soggetti di sesso maschile sia soggetti di sesso femminile; possono soffrine adulti e bambini. Il problema si riscontra con una maggiore frequenza nelle donne in stato interessante e in quelle che si trovano nel periodo della perimenopausa, la fase di transizione che precede la menopausa.
Sudorazione notturna – Cause
Le cause alla base della sudorazione notturna possono essere le più disparate e non è sempre agevole venire a capo della questione. Coloro che si rivolgono a un medico per cercare di capire l’origine del problema dovranno fornirgli il maggior numero di informazioni e illustrare la propria storia clinica nel dettaglio.
Assunzione di farmaci – Una copiosa sudorazione notturna può essere uno degli effetti collaterali di alcune tipologie di farmaci (in primis gli antipiretici come aspirina e paracetamolo (Tachipirina), ma anche alcuni antidepressivi e vari medicinali a base di ormoni).
Diabete e patologie tiroidee – In alcuni casi l’eccessiva sudorazione notturna è legata a malattie del sistema endocrino; diverse patologie tiroidee e il diabete hanno fra i loro sintomi la sudorazione notturna. Nei soggetti affetti da ipertiroidismo, per esempio, l’iperidrosi è una delle risposte dell’organismo nei confronti di un’ipersensibilità al calore; in coloro che invece sono affetti da diabete, il problema può essere legato alle cosiddette ipoglicemie nascoste, ovvero un calo del livello di glucosio nel sangue che oltre a provocare un’ipersudorazione può essere all’origine di un sonno molto agitato che può essere caratterizzato da incubi e risvegli improvvisi.

L’eccessiva sudorazione (diurna o notturna) può essere fonte di notevole disagio per il soggetto.
Endocardite batterica subacuta – La sudorazione notturna è uno dei segni che caratterizzano la sintomatologia dell’endocardite batterica subacuta, una patologia non sempre facile da diagnosticare in quanto al suo esordio può mimare altre patologie sistemiche; oltre all’iperidrosi notturna sono generalmente presenti segni e sintomi quali febbre non particolarmente alta (di norma inferiore ai 39 °C), facile affaticabilità, sensazione di malessere, calo di peso e insufficienza valvolare; talvolta si registrano anche artralgie e brividi.
Gravidanza – Il problema di un’eccessiva sudorazione notturna colpisce molte donne in stato interessante; in questo caso l’iperidrosi è legata agli squilibri ormonali che caratterizzano la gestazione; di norma il problema si risolve spontaneamente una volta che la donna ha partorito.
Ipertensione arteriosa (pressione alta) – Anche coloro che soffrono di ipertensione arteriosa sperimentano spesso episodi di intensa sudorazione notturna.
Leucemie – La sudorazione notturna è un sintomo comune alle varie forme di leucemia (vedasi per esempio Leucemia mieloide acuta, Leucemia mieloide cronica, Leucemia linfatica cronica e Leucemia linfoblastica acuta).
Linfoma di Hodgkin – La sudorazione notturna è uno dei sintomi che caratterizzano il linfoma di Hodgkin, un tumore maligno del sistema linfatico le cui cause sono tuttora sconosciute; è una patologia rara, ma è comunque il più comune fra i vari tipi di linfoma.
Linfomi non-Hodgkin – La sudorazione profusa, in particolare nel corso delle ore notturne, è una delle caratteristiche dei linfomi, anche di quelli non-Hodgkin.
Mielofibrosi – Una delle patologie nella quale si riscontra la sudorazione notturna è la mielofibrosi, una malattia del midollo osseo che altera la funzione emopoietica.
Perimenopausa – Come detto in apertura di articolo, l’iperidrosi notturna interessa spesso anche le donne che si trovano nel periodo della perimenopausa (con tale termine si fa riferimento a quell’intervallo di tempo in cui il corpo della donna passa da più o meno regolari cicli ovulatori a una condizione di sterilità permanente); anche in questo caso il problema è legato a uno squilibrio della produzione ormonale e tende a risolversi nel tempo in seguito ai trattamenti tipici della menopausa (terapia ormonale sostitutiva).
Reflusso gastroesofageo e alimentazione scorretta – Chi soffre di reflusso gastroesofageo riferisce talvolta episodi di iperidrosi notturna; altre volte il problema è legato a un’alimentazione scorretta o a una cena caratterizzata da portate eccessivamente piccanti o da un introito eccessivo di alcol e carboidrati. In questo caso l’intensa sudorazione notturna è essenzialmente dovuta alle difficoltà digestive.
Stress e ansia – I soggetti ansiosi e stressati possono, più frequentemente delle altre persone, soffrire di sudorazione notturna; in molti casi, infatti, coloro che accusano ansia e stress hanno un sonno caratterizzato da agitazione e inquietudine e non di rado soffrono incubi. La sudorazione notturna è probabilmente una risposta dell’organismo a questi stati di ansia e di stress.
Trombocitemia essenziale – Per quanto non frequentemente, la trombocitemia essenziale (una patologia clonale dalle cause sconosciute che colpisce la cellula staminale emopoietica) può essere fra le cause di iperidrosi notturna.
Altre patologie – Esistono altre patologie che annoverano la sudorazione notturna fra i propri sintomi e segni; fra queste si ricordano la sindrome da stanchezza cronica, la mononucleosi infettiva, la sindrome da immunodeficienza acquisita, l’insufficienza cardiaca, la sindrome delle apnee ostruttive nel sonno ecc.
Temporanee manifestazioni di sudorazione notturna sono legate anche alle sindromi influenzali; il problema in questo caso è legato al tentativo del corpo di riequilibrare la temperatura corporea (com’è noto la febbre alta è uno dei sintomi caratteristici dell’influenza).
Sudorazione notturna localizzata e generalizzata
La sudorazione notturna può manifestarsi sia in modo localizzato sia in modo generalizzato; nel primo caso il fenomeno è ristretto ad alcuni distretti corporei come, per esempio, le ascelle, le mani o i piedi. In altri casi invece il problema è generalizzato; di norma ciò si verifica quando all’origine del problema vi sono patologie di una certa severità come diabete, ipertiroidismo, linfoma di Hodgkin ecc.
Nei bambini
La sudorazione notturna nei bambini è, in parte, un’evenienza fisiologica legata a un incremento del tono vagale tipico del sonno.
Talvolta il problema è legato alla temperatura ambientale (frequentemente, nel caso di bambini piuttosto piccoli, i genitori tendono a riscaldare molto l’ambiente del sonno notturno finendo per esagerare; la temperatura della camera, in realtà, non dovrebbe superare i 19 °C).
Altre cause possono essere il pavor nocturnus (un disturbo del sonno che generalmente colpisce i bambini in età prescolare, anche se, seppur molto raramente, può interessare anche le persone adulte) oppure un processo infettivo subclinico che si manifesta con una febbricola notturna o, infine, anche un’assunzione eccessiva di carboidrati nelle ore pomeridiane e serali che porta a una relativa iperglicemia nelle ore del riposo notturno ecc.
I rimedi
Dal momento che il problema riconosce svariate cause, il trattamento deve mirare a rimuoverle; se non si è certi che all’origine del disturbo ci sia un problema di poco conto, è necessario consultare il proprio medico curante che prescriverà i dovuti accertamenti; non si deve infatti dimenticare che la sudorazione notturna può essere spia di patologie anche piuttosto gravi.
Nel caso di una sudorazione notturna legata ad ansia e stress è necessario affrontare alla radice il problema mettendo ordine nella propria vita; molto spesso, infatti, ansia e stress sono il segno di una personalità non totalmente equilibrata.
Quando il problema è legato a uno stile di vita non consono (alimentazione scorretta, abbuffate frequenti, abuso di alcolici ecc.), è sufficiente seguire quanto suggerito nel nostro articolo Stile di vita.
Nel caso di iperidrosi secondaria a patologie, come accennato in apertura di paragrafo, la cessazione del problema è legata alla risoluzione positiva del processo patologico sottostante. Per alleviare parzialmente la sintomatologia si può, previa prescrizione medica, ricorrere a sostanze medicinali ad azione antitraspirante da applicare sulla cute (generalmente si tratta di prodotti a base di sali di alluminio).
Il ricorso a farmaci anticolinergici (una classe di farmaci in grado di antagonizzare gli effetti fisiologici dell’acetilcolina), fra i rimedi più utilizzati per combattere l’iperidrosi, deve essere autorizzato dal medico; non si deve dimenticare, infatti, che tali medicinali non sono esenti da fastidiosi effetti collaterali.
Un ultimo e ovvio consiglio è quello di riposare in ambienti che non siano eccessivamente caldi; la temperatura ideale oscilla tra i 18 e 20 °C. Anche la biancheria deve essere leggera, non molto aderente e realizzata in fibre naturali.
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