Stranguria e disuria sono due termini che riguardano disturbi della minzione. C’è una certa confusione sull’uso dei due perché c’è sovrapposizione nelle definizioni. Da un punto di vista etimologico, il termine disuria indica semplicemente la difficoltà di urinare. Stranguria indica l’urinare goccia a goccia, in maniera intermittente. Non vi è nessuna indicazione del dolore eventualmente associato. Ricordiamo che come per moti termini medici, la pronuncia è diversa se il termine si legge alla latina (l’accento cade sulla u) o alla greca (l’accento cade sulla i dell’ultima sillaba).
La disuria è presente in circa il 3% degli adulti over 40, quasi sempre dovuta a cistite acuta.
Da un punto di vista pratico, la stranguria si distingue dalla disuria per la presenza di dolore. Molti autori infine sovrappongono del tutto i due termini (in questo caso allargando il significato di stranguria) a “difficoltà di emissione delle urine con presenza di dolore”.

Spesso le difficoltà a urinare sono associate a dolore, quasi sempre dovuto a infezioni dell’apparato urinario.
Cause di stranguria
Le condizioni patologiche che annoverano la stranguria nella loro sintomatologia sono numerose (nella gran parte dei casi, il disturbo è comunque causato da un processo infiammatorio a carico delle vie genito-urinarie molte volte causato da batteri, ma in alcuni casi anche da virus e miceti); fra esse si ricordano:
- balanopostite (processo infiammatorio a carico della mucosa del glande e della lamina interna del prepuzio)
- calcoli renali
- cistinuria (una patologia caratterizzata dalla formazione di calcoli, a carico delle vie urinarie, che hanno la tendenza a recidivare frequentemente)
- cistite
- cistopielite
- colica renale
- endometriosi
- epididimite
- fibroma uterino
- frattura del pene
- gonorrea
- herpes genitale
- idronefrosi
- ipertrofia prostatica benigna
- orchite
- pielonefrite
- prostatite
- sindrome di Reiter (una patologia infiammatoria che colpisce articolazioni, occhi e uretra)
- stenosi uretrale
- tumore alla prostata
- tumore dell’uretra
- tumore della vescica
- uretrite
- vaginite
- vescica neurologica.
In alcune circostanze le cause del disturbo non hanno connotazioni strettamente patologiche; è infatti possibile che il fastidioso sintomo sia conseguente a traumi meccanici (questo si verifica soprattutto nei soggetti di sesso femminile) dovuti per esempio a tamponi vaginali, rapporti sessuali eccessivamente intensi ecc.
In altri casi il problema può essere dovuto a irritazioni chimiche (per esempio, prodotti per l’igiene intima non adeguati).
Stranguria iniziale e terminale
La stranguria iniziale è quella che precede l’emissione di urine ed è tipica delle cistiti che interessano il collo della vescica; quella terminale, invece, si manifesta una volta terminata la minzione ed è tipica delle cistiti diffuse. Generalmente, alla stranguria terminale si associa la sensazione alquanto fastidiosa di un nuovo e urgente bisogno di urinare.
Indagini diagnostiche e terapia
Quando si accusa difficoltà nell’espulsione dell’urina associata a dolore è opportuno consultare il proprio medico curante (oppure un urologo o un ginecologo) che dopo un’accurata visita e un’approfondita anamnesi potrà o indicare una determinata terapia (se è certo di aver individuato la patologia sottostante) oppure disporre ulteriori accertamenti.
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