Il sangue nelle urine (più tecnicamente, ematuria) è indice della presenza di una fonte emorragica a livello dei reni, degli ureteri, della prostata (nei soggetti di sesso maschile), della vescica oppure dell’uretra. Non si deve confondere l’ematuria con l’emoglobinuria (condizione caratterizzata dalla presenza di emoglobina nelle urine). L’ematuria può essere spia di problemi non particolarmente preoccupanti come una banale infiammazione a carico delle vie urinarie oppure indice della presenza di patologie molto serie come, per esempio, un tumore al rene o un tumore alla vescica.
In caso di presenza di sangue nelle urine è opportuno effettuare i dovuti accertamenti, in particolar modo se gli episodi di ematuria sono frequenti.
Ematuria microscopica ed ematuria macroscopica
Un’importante distinzione di ematuria è la seguente:
- ematuria microscopica
- ematuria macroscopica.
Se il sangue nelle urine non è visivamente apprezzabile a occhio nudo e la sua presenza viene rilevata soltanto dietro un esame delle urine si parla di ematuria microscopica.
Va precisato che una presenza minima di sangue nelle urine può essere riscontrata anche in soggetti perfettamente sani (viene ritenuta normale la presenza fino a 5 globuli rossi per campo microscopico). Una rara forma di ematuria microscopica è la cosiddetta ematuria idiopatica, una condizione in cui un soggetto perfettamente sano presenta ematuria microscopica senza che si riesca a individuare la causa del superamento dei valori normali.
L’ematuria macroscopica è invece un fenomeno facilmente osservabile a occhio nudo; in caso di ematuria macroscopica si osserva una colorazione rossastra e/o torbida delle urine che, in alcuni casi, possono contenere dei piccoli grumi sanguigni. Si tenga comunque presente che:
la quantità di sangue che viene rilevata nelle urine non indica necessariamente la serietà del problema all’origine dell’ematuria.
In alcuni casi le urine assumono un colore rossastro anche se non vi è presenza di sangue; si parla in questo caso di pseudoematuria, una condizione che può dipendere dall’assunzione di determinati farmaci (lassativi, antinfiammatori ecc.) o dalla notevole assunzione di certi alimenti (barbabietole e rabarbaro per esempio).
In alcuni casi le urine assumono una colorazione diversa dal normale a causa della presenza di porfirine, di sali biliari o di urati. Si ricorda infine che la presenza di sangue nelle urine potrebbe essere dovuta alla contaminazione con le perdite di sangue relative al ciclo mestruale.
L’ematuria può inoltre essere classificata prendendo in considerazione la fase in cui essa si verifica; si parla quindi di:
- ematuria iniziale (si riscontra all’inizio della minzione)
- ematuria totale (si riscontra per tutta la durata della minzione)
- ematuria finale (si riscontra nella fase finale della minzione).
L’ematuria iniziale indica generalmente un problema a carico dell’uretra o della prostata (nei soggetti maschi); se l’ematuria è presente durante tutta la minzione è probabile che il problema sia relativo alla vescica, all’uretere o ai reni, mentre se la perdita di sangue è rilevabile alla conclusione dell’atto minzionatorio, probabilmente vi è un problema a carico della vescica o della prostata (nei soggetti maschi).

Gli esami di laboratorio sono fondamentali per verificare molte condizioni patologiche che alterano i parametri chimico-fisici delle urine.
Sangue nelle urine – Cause
Sono molte le cause che possono portare alla rilevazione di sangue nelle urine. Tra le più frequenti citiamo:
- anemia falciforme
- assunzione di farmaci
- calcolosi renale
- calcolosi vescicale
- ipertrofia prostatica benigna (nei soggetti di sesso maschile)
- lupus eritematoso sistemico
- neoplasie a carico dell’apparato urogenitale
- ostruzioni a carico dell’apparato urogenitale
- patologie sessualmente trasmissibili
- processi infettivi a carico dell’apparato urogenitale
- sindrome di Von Hippel-Lindau
- traumi.
Altre cause di presenza di sangue nelle urine possono essere le microlesioni che si possono riportare durante il coito oppure le piccole lacerazioni causate da esami diagnostici come per esempio il pap-test.
Segni e sintomi associati
Come abbiamo visto, spesso la rilevazione di sangue nelle urine è il segno della presenza di un processo patologico in corso; in molti casi, peraltro, la presenza di sangue nelle urine è l’unico segno della patologia, ma in altri casi l’ematuria si associa ad altri sintomi e segni come il dolore addominale, la diminuzione del getto urinario, la sensazione di svuotamento incompleto della vescica, l’esitazione prima della minzione, l’urgenza minzionatoria, dolenzia durante l’atto minzionatorio (disuria), minzione frequente (pollachiuria), la febbre, il dolore al fianco.
La sintomatologia associata all’ematuria può dare indicazioni sommarie sulla zona colpita e/o sull’eziologia dell’ematuria.
In presenza di dolore o di un processo infiammatorio è possibile la presenza di una seria infezione o di una neoplasia di notevoli dimensioni; la diminuzione del getto, la sensazione di svuotamento incompleto della vescica e l’esitazione prima della minzione potrebbero essere causati da ipertrofia prostatica benigna; l’urgenza minzionatoria e le frequenti minzioni potrebbero indicare la presenza di una neoplasia a carico della vescica.
Sangue nelle urine: gli esami diagnostici
La prima valutazione da fare in caso di riscontro di sangue nelle urine è quella anamnestica; lo specialista raccoglierà le informazioni personali (stile di vita, professione, storia di calcolosi renale, assunzione recente di farmaci, abitudini urinarie ecc.) e familiari (predisposizione ereditaria a patologie quali anemia falciforme, calcolosi renale, sindrome di Von Hippel-Lindau ecc.).
In seguito si effettueranno indagini fisiche complete concentrando l’attenzione soprattutto sull’apparato urogenitale, sull’addome e il retto.
Le indagini di laboratorio generalmente utilizzate in caso di ematuria sono la citologia urinaria (si ricercano eventuali cellule neoplastiche), l’urinocoltura (un esame ove si misura la concentrazione batterica e che, se positivo, è seguito da antibiogramma) e la cistoscopia (esame utilizzato quando non si riesce a identificare la causa del sangue nelle urine).
Altri metodi di indagine diagnostica che possono venire utilizzati sono l’ecografia, l’urografia e la TAC.
Sangue nelle urine: il trattamento
Il trattamento da intraprendere è ovviamente legato alla causa che ha portato alla presenza di sangue nelle urine. Se la causa è una patologia renale il trattamento dipende dai risultati diagnostici, nei casi più seri potrebbe essere necessario ricorrere alla dialisi.
Per quanto riguarda il trattamento delle patologie quali l’ipertrofia prostatica benigna, la calcolosi renale, il tumore alla prostata, il lupus eritematoso sistemico si vedano le pagine corrispondenti.
Se la presenza di sangue nelle urine è dovuta all’assunzione di farmaci va presa in considerazione la sospensione del trattamento, se è causata da un trauma il trattamento dipende dalla sua gravità (si può andare dalla semplice osservazione al trattamento chirurgico).
Nel caso di ostruzione dell’apparato urogenitale si dovrà procedere con rimozione oppure con la correzione del blocco che causa il problema; infine, in caso di processi di tipo infiammatorio o di patologie sessualmente trasmissibili si dovrà intervenire con la somministrazione di antibiotici o di altre tipologie di farmaco.
Si vedano anche Eritrociti nelle urine ed Emazie nelle urine.
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