I punti neri (o, più correttamente, comedoni aperti) sono fastidiose e inestetiche impurità cutanee che si formano dopo che i comedoni chiusi (noti anche come punti bianchi o grani di miglio) si dilatano e successivamente si aprono. La formazione dei comedoni chiusi si verifica soprattutto durante il periodo adolescenziale, periodo nel quale si verifica generalmente un’iperattività delle ghiandole sebacee e quindi si ha una sovrapproduzione di sebo che ha la tendenza ad accumularsi nei dotti escretori e nei follicoli; è a causa di questi accumuli di secreto che si originano i cosiddetti punti bianchi, piccole masse che contengono principalmente sebo, cheratina, melanina e batteri.
Cause
Le cause della formazione dei punti neri vanno quindi ricercate in primis in un’aumentata sintesi degli ormoni sessuali (testosterone, diidrotestosterone ecc.) e nella conseguente stimolazione dell’attività delle ghiandole produttrici di sebo.
Dopo la loro formazione i comedoni bianchi, dietro la pressione dilatante delle sostanze in essi contenute, si aprono; il loro contenuto viene quindi a contatto con l’esterno e i batteri che si trovano sulla superficie dell’epidermide usano gli acidi grassi del sebo e li ossidano determinando la formazione di una sostanza nerastra; di qui l’espressione punti neri.
La colorazione dei punti neri è quindi dovuta a un fenomeno ossidativo, non è quindi legata a una scarsa igiene cutanea; è però vero che una pulizia non adeguata della pelle può contribuire alla loro formazione.
Tipicamente il contenuto dei punti neri viene espulso schiacciando questi ultimi con le dita; la manovra è comune a molti, ma, a onor del vero, questa tecnica non è certamente la migliore in assoluto; senza le dovute precauzioni infatti i punti neri possono esitare in piccole cicatrici o in infezioni cutanee. Chi proprio non riesce a trattenersi, perlomeno faccia precedere l’operazione da un’esposizione di circa 10 minuti al vapore, dopodiché, utilizzando due garze sterili, prema senza esagerare ai lati del poro facendo fuoriuscire il materiale.
Come eliminare i punti neri
Come accennato nel paragrafo precedente, i punti neri sono un inestetismo comunissimo durante il periodo adolescenziale, ma il fenomeno si verifica anche in età più avanzate.
Le zone più interessate dal fenomeno sono quelle in cui la presenza di ghiandole sebacee è più numerosa; è il caso di schiena, naso e guance.
Dopo la loro formazione, i punti neri possono restare tali e quali per molto tempo o pian piano scomparire spontaneamente; nei casi peggiori possono però esitare in fenomeni di tipo infiammatorio causati da batteri.
Come abbiamo visto la seborrea è la causa principale della formazione dei punti neri, ma vi sono altre condizioni che possono agire come fattori favorenti la loro comparsa; tra queste condizioni rientrano sicuramente un’igiene cutanea approssimativa e la continua applicazione di prodotti cosmetici (trucchi o creme cutanee); è quindi buona norma, allo scopo di evitare o perlomeno ridurre il fenomeno dei punti neri e le sue conseguenze, sia prestare molta cura all’igiene cutanea sia rimuovere sempre, prima di coricarsi, i trucchi o le creme che si sono applicate sulla cute durante la giornata.
Curare la propria igiene cutanea non vuol dire utilizzare prodotti particolarmente aggressivi che potrebbero addirittura ottenere l’effetto contrario, stimolando la produzione di sebo ulteriore. È sufficiente una pulizia accurata con acqua e sapone. Per approfondire si consulti anche l’articolo Pulizia del viso.
Quando i punti neri sono particolarmente numerosi è consigliabile che il soggetto interessato dal problema passi una visita dermatologica. Se il dermatologo ne ravvede la necessità, egli potrà prescrivere appositi farmaci a uso topico; molti di questi farmaci sono basati sull’acido retinoico; l’azione di questi farmaci è duplice: prevenire la formazione del tappo cheratinico e facilitare la sua espulsione nei punti neri che si sono formati in precedenza.
Un’altra tecnica di trattamento dei punti neri è il peeling, attraverso il quale si eliminano cellule morte, sebo prodotto in eccesso ecc.; il peeling consiste nell’applicazione, da effettuarsi tramite un delicato massaggio, di appositi prodotti.
In commercio sono disponibili anche appositi cerotti (reperibili nelle farmacie, ma anche in moltissimi supermercati) che devono essere applicati bagnati sulla zona da trattare e rimossi dopo circa 10-15 minuti.
In alcuni casi è il dermatologo che rimuove i punti neri aiutandosi con l’estrattore di comedoni; uno strumento dotato di una punta a forma circolare; questa metodica è nota come enucleazione chirurgica.
Esistono anche rimedi fitoterapici che possono contribuire a ridurre l’intensità del problema; per trattare i punti neri gli erboristi consigliano generalmente la Melaleuca alternifolia (nota anche come tea tree oil), la calendula e l’agnocasto.
Indice materie – Medicina – Sintomi – Punti neri