Con il termine ipopotassiemia (anche ipokaliemia, o più popolarmente, potassio basso nel sangue) si indica una concentrazione di potassio nel sangue (kaliemia o potassiemia) più bassa del limite minimo di riferimento. Il potassio (simbolo chimico K, dal termine latino kalium) è uno dei vari elettroliti presenti nel flusso sanguigno (si dicono elettroliti i minerali presenti nel sangue sotto forma di ioni positivi come calcio, potassio magnesio e sodio o sotto forma di ioni negativi come bicarbonati, cloruri e fosfati).
Il potassio ha un ruolo di grande importanza in varie funzioni dell’organismo; interviene infatti nello svolgimento delle funzioni cardiache, muscolari e renali ed è di fondamentale importanza nel mantenimento dell’equilibrio acido-base nonché in quello dello stato di idratazione.
Potassio basso nel sangue – Valori
Si parla di ipopotassiemia o potassio basso nel sangue quando la concentrazione degli ioni potassio (K+) è inferiore a 3,5 mmol/L. Ricordiamo che la concentrazione di potassio nel sangue deve avere fluttuazioni minime dal momento che sia la condizione di ipokaliemia che quella di iperkaliemia (iperpotassiemia o, comunemente, potassio alto) possono avere conseguenze piuttosto serie sul sistema nervoso e/o sulla funzionalità cardiaca. Si operano queste distinzioni in riferimento alla severità del quadro:
- Ipopotassiemia lieve – valori tra 3 e 3,5 mmol/L
- Ipopotassiemia moderata – valori tra 2,5 e 2,9 mmol/L
- Ipopotassiemia grave – valori <2,5 mmol/L.
Per effettuare il dosaggio dei livelli di potassiemia è sufficiente sottoporsi a un prelievo di sangue da una vena del braccio.
Ipopotassiemia – Sintomi
Una lieve ipokaliemia non dà solitamente luogo a sintomi (condizione asintomatica; il riscontro è spesso casuale, dopo l’effettuazione di esami di laboratorio di routine); nel caso di ipopotassiemia moderata, il soggetto può invece avvertire diversi sintomi; quelli più comuni sono la stanchezza, la facile affaticabilità, la debolezza, l’insorgenza di crampi muscolari, la perdita di appetito, la sensazione di gambe pesanti, la stitichezza.
Se, invece, i livelli di potassio sono particolarmente bassi (ipopotassiemia grave), si possono avere disturbi piuttosto seri come difficoltà nel respirare, confusione, accelerazione del battito cardiaco, aritmia cardiaca, arresto cardiocircolatorio, rabdomiolisi ecc. Le aritmie cardiache si manifestano molto più comunemente in quei soggetti che sono affetti da malattie cardiache e in coloro che assumono la digossina, una molecola che appartiene alla classe dei glicosidi digitali e che viene impiegata come cardiotonico.

I valori di potassio basso nel sangue si hanno quanto la concentrazione di ioni potassio è inferiore a 3,5 mmol/L
Potassio basso nel sangue – Cause
Le possibili cause di potassio basso nel sangue sono variegate; fra le cause più comuni di ipopotassiemia vanno ricordati innanzitutto il vomito e la diarrea prolungati nel tempo e le nefropatie (patologie a carico del rene).
Il riscontro di ipopotassiemia è possibile anche nel caso di soggetti affetti da diabete insipido nefrogenico.
Perdite importanti di potassio possono verificarsi nel caso della sindrome di McKittrick-Wheelock, una condizione piuttosto rara caratterizzata da diarrea infiammatoria secondaria ad adenoma villoso del colon-retto, insufficienza renale acuta pre-renale, acidosi metabolica, ipokaliemia e iponatriemia.
In altri casi l’ipopotassiemia vede come responsabili l’abuso di lassativi, la terapia insulinica, l’assunzione di diuretici (tiazidici, dell’ansa e osmotici) e quella di steroidi; altri farmaci che possono causare ipokaliemia sono l’amfotericina B, la teofillina e le penicilline. Anche un’assunzione eccessiva e continuata di liquirizia può essere causa del riscontro di bassi livelli di potassio nel sangue.
Altre cause di ipokaliemia sono la sindrome di Cushing, la sindrome di Bartter, la sindrome di Gitelman, la sindrome di Liddle, l’iperaldosteronismo, la dialisi, l’anoressia e l’alcolismo.
L’ipokaliemia può altresì essere dovuta a ustioni estese e sudorazione particolarmente abbondante.
Spesso, un basso livello di potassio nel sangue si associa a ipomagnesiemia (bassi livelli di magnesio nel sangue).
Ipopotassiemia – Cosa fare
Se gli esami del sangue rivelano ipokaliemia, diventa fondamentale, per poter istituire un’idonea terapia, risalire alla causa scatenante. È necessario riportare al medico l’elenco dei farmaci che si stanno assumendo, dal momento che vi sono diversi medicinali che possono essere responsabili di ipopotassiemia.
Una volta individuata la causa di potassio basso nel sangue, si dovrà procedere effettuando un’opportuna terapia.
Per riportare i livelli di potassio nella norma si può intervenire tramite la supplementazione orale del minerale in questione (integratori di potassio); nel caso di una forma di ipokaliemia particolarmente severa, può essere necessario ricorrere alla supplementazione del minerale per via endovenosa.
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