Con il termine iperpotassiemia (anche iperkaliemia, o più popolarmente, potassio alto nel sangue) si indica una concentrazione di potassio nel sangue (kaliemia o potassiemia) più alta del limite massimo di riferimento. Il potassio è uno degli elettroliti presenti nel sangue (minerali presenti sotto forma di ioni positivi come calcio, magnesio e sodio o sotto forma di ioni negativi come bicarbonati, cloruri e fosfati).
Il potassio svolge un ruolo di notevole importanza in molte funzioni dell’organismo; interviene infatti nello svolgimento delle funzioni cardiache, muscolari e renali ed è di primaria importanza nel mantenimento dell’equilibrio acido-base nonché in quello dello stato di idratazione.
Potassio alto nel sangue – Valori
Si parla di iperpotassiemia o potassio alto quando la concentrazione degli ioni potassio (K+) è superiore a 5,5 mmol/L. Vale la pena ricordare che la concentrazione di potassio nel sangue deve avere fluttuazioni minime dal momento che sia la condizione di iperkaliemia che quella di ipokaliemia (ipopotassiemia o, comunemente, potassio basso) posso avere conseguenze di un certo rilievo a carico del sistema nervoso e/o del cuore. Si possono fare queste distinzioni:
- Iperpotassiemia lieve – valori tra 5,5 e 5,9 mmol/L
- Iperpotassiemia moderata – valori tra 6,0 e 6,4 mmol/L
- Iperpotassiemia grave – valori >6,4 mmol/L.
Se la potassiemia supera il valore di 10 mmol/L c’è incompatibilità con la vita.
Per effettuare l’esame della kaliemia è sufficiente sottoporsi a un prelievo di sangue da una vena del braccio.
Iperpotassiemia – Manifestazioni cliniche
Di solito l’iperkaliemia, in particolar modo se lieve o moderata, è asintomatica e, molto spesso, viene riscontrata casualmente dopo un’effettuazione di esami di laboratorio di routine (la rilevazione della potassiemia fa parte degli esami compresi nel cosiddetto pannello metabolico); talvolta è il medico che richiede il dosaggio del potassio qualora, durante un controllo elettrocardiografico, vengano rilevate determinate alterazioni. Nel caso in cui l’iperpotassiemia si manifesti clinicamente, i sintomi sono piuttosto aspecifici e sono generalmente correlati alla funzionalità muscolare (è quindi possibile che il soggetto avverta una sensazione di affaticamento, e/o debolezza, parestesie, crampi ecc.) oppure a quella cardiaca (uno dei segni classici dell’iperpotassiemia severa sono le palpitazioni). Se il livello di potassio nel sangue è particolarmente alto non si può escludere l’evenienza di arresto cardiaco.

Con il termine iperpotassiemia (anche iperkaliemia, o più popolarmente, potassio alto nel sangue) si indica una concentrazione di potassio nel sangue (kaliemia o potassiemia) più alta del limite massimo di riferimento.
Potassio alto nel sangue – Cause
Le possibili cause di potassio alto nel sangue sono numerose; nella maggior parte dei casi (si ritiene oltre il 75%), l’iperpotassiemia è dovuta a una ridotta escrezione del potassio in seguito a insufficienza renale.
Altre possibili cause di potassio alto nel sangue sono:
- ostruzione urinaria
- ipoaldosteronismo
- morbo di Addison
- chetoacidosi diabetica
- anomalie dei globuli rossi
- drepanocitosi (anemia falciforme)
- trombocitosi
- leucocitosi
- iperglicemia
- diabete mellito scompensato
- LES
- digiuno prolungato
- emorragia gastrointestinale
- emorragie dei tessuti molli
- emolisi intravascolare acuta
- ustioni estese
- insufficienza surrenalica
- rabdomiolisi.
L’iperkaliemia può anche essere determinata da disidratazione e/o da un intenso sforzo fisico.
In altri casi, le cause di potassio alto nel sangue sono da ricercarsi nell’assunzione di determinati farmaci o terapie (cause iatrogene), come per esempio i diuretici, gli antagonisti dei recettori dell’angiotensina, i betabloccanti, gli ACE-inibitori, i FANS, la ciclosporina, alcuni trattamenti chemioterapici, le trasfusioni massive di sangue ecc.
Per quanto riguarda l’aspetto nutrizionale, in un soggetto sano, in cui la funzione renale è normale, un’iperpotassiemia dovuta a introito alimentare è da considerarsi praticamente impossibile; diverso potrebbe essere invece il caso di un soggetto affetto da una patologia che determina insufficienza renale.
Iperpotassiemia – Cosa fare
Se gli esami del sangue rivelano iperkaliemia, è fondamentale, per poter istituire un trattamento idoneo, risalire alla causa che la determina; saranno necessari diversi esami del sangue (per esempio, elettroliti, creatininemia, azotemia ecc.) ed esami strumentali (per esempio, un’ecografia renale, nei casi un cui sia stata già diagnosticata insufficienza renale); il paziente dovrà inoltre fornire un esaustivo elenco dei farmaci che sta assumendo, dal momento che sono molti i medicinali che possono causare iperpotassiemia.
Una volta individuata la causa di potassio alto nel sangue, si dovrà procedere con un’opportuna terapia; nel caso di iperpotassiemia lieve si può inoltre intervenire somministrando polistirene sulfonato di sodio, un farmaco che rimuove il potassio attraverso la mucosa gastrointestinale.
Nel caso in cui i livelli di potassio nel sangue siano particolarmente elevati (iperpotassiemia moderata/grave sono necessari interventi più drastici (somministrazione per via endovenosa di insulina, glucosio; somministrazione, tramite inalazione, di un beta2-agonista, emodialisi ecc.).
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