I piedi gonfi sono un fastidioso problema che può riconoscere diverse cause; oltre a problemi di tipo traumatico (incidenti, infortuni ecc.), alla base del disturbo possono esserci condizioni a carattere patologico (malattie reumatiche, problemi vascolari, problemi metabolici ecc.). Le zone nelle quali si accumulano maggiormente i liquidi sono normalmente quelle costituite dai tessuti adiposi; questi contengono una quantità piuttosto piccola di acqua, ma nel caso in cui il soggetto sia affetto da problemi che interessano la circolazione venosa o da patologie che alterano il sangue, tale quantità può aumentare in modo consistente. Quando, per un qualsivoglia motivo, si verificano dei problemi che provocano un malfunzionamento del complesso sistema che gestisce la risalita del sangue dalla periferia al cuore, si verifica di norma un incremento della pressione idrostatica e l’acqua presente nel flusso ematico tende a uscire accumulandosi man mano nei tessuti.
In diversi casi (ma non sempre), se il problema del gonfiore è monolaterale, la causa è di tipo locale; il problema cioè è legato al piede stesso; se invece il problema si presenta bilateralmente, ovvero se entrambi i piedi sono gonfi nello stesso modo, il problema è spesso da ricercarsi in un problema di salute di carattere più generale (sistemico).
Piedi gonfi: le cause
I piedi gonfi, come detto in apertura di articolo, riconoscono diverse cause.
Varie volte il problema si presenta in quei soggetti che, per la loro professione, devono restare a lungo in posizione eretta senza avere la possibilità di muoversi abbastanza (è per esempio il caso di barbieri, parrucchiere, commessi, cuochi, venditori al banco, chirurghi ecc.) e anche nelle persone che, al contrario, sono costrette alla posizione seduta (impiegati, studenti, operatori informatici ecc.).
Fra i vari responsabili dei piedi gonfi sono senz’altro da annoverare le calzature inappropriate; indossare calze e collant eccessivamente stretti o scarpe strette o con tacchi esageratamente alti aumenta notevolmente, infatti, la probabilità di soffrire del disturbo in questione.
Altra causa di piedi gonfi è l’obesità; i soggetti obesi sono spesso affetti da problemi circolatori che aumentano il rischio di soffrire di accumulo di liquidi alle estremità; se poi si considera che chi soffre di obesità non svolge mai una decente attività fisica, il quadro si completa.
Altro importante fattore di gonfiore ai piedi è l’insufficienza venosa cronica, una condizione patologica caratterizzata da un insufficiente ritorno venoso all’organo cardiaco. In chi soffre di questo disturbo, il sangue scorre in modo inefficace e, alla lunga, le pareti venose finiscono per sfiancarsi con conseguenti stasi venosa, aumento della pressione e passaggio di liquido dalle vene nelle zone tra muscolo e cute. L’insufficienza venosa cronica è una condizione che si verifica molto più frequentemente nei soggetti anziani, in particolar modo se di sesso femminile.
Alla base dei piedi gonfi può esserci anche un regime alimentare eccessivamente ricco di sale; com’è noto, un eccesso di sodio nella dieta aumenta il rischio di ritenzione idrica, condizione fra i cui sintomi va appunto annoverato anche il gonfiore alle estremità inferiori.
Rischiano maggiormente di soffrire di piedi gonfi anche i fumatori; il fumo di sigaretta, infatti, oltre a favorire l’accumulo di liquidi, ha negativi effetti sulla circolazione sanguigna, con tutto quello che ne consegue.
Nelle donne in età fertile, il problema dei gonfi piedi si verifica spesso nella settimana che precede le mestruazioni; il motivo di ciò è da ricercarsi nel fatto che in questo periodo del mese i livelli degli ormoni femminili sono particolarmente elevati e, com’è noto, tali sostanze hanno una notevole attività vasodilatatrice.
Nei mesi più caldi il problema dei piedi gonfi può accentuarsi perché la calura che caratterizza l’estate contribuisce alla dilatazione del calibro dei vasi sanguigni.
Altre cause di piedi gonfi infine sono le infiammazioni e le infezioni cutanee, l’assunzione di farmaci calcio-antagonistici, l’assunzione a lungo termine di farmaci diuretici, il linfedema, il lipedema, la periartrite, l’insufficienza renale, la cirrosi e lo scompenso cardiaco avanzato.
Può sembrare curioso che l’utilizzo di farmaci diuretici induca gonfiore alle estremità; in realtà questa evenienza, nei trattamenti a lungo termine, è piuttosto comune in quanto l’utilizzo prolungato di questi farmaci può determinare una perdita eccessiva di sali e ciò fa sì che gli ormoni che regolano gli elettroliti provochino un edema.
Piedi gonfi in gravidanza
Fra le condizioni che possono generare il problema, poi, c’è senz’altro da ricordare la gravidanza; di norma il gonfiore alle estremità inferiori nelle donne gravide, che scompare poco tempo dopo il parto, è legato a un incremento della pressione del sangue e a un’aumentata ritenzione idrica, entrambi fattori che favoriscono l’insorgere del gonfiore ai piedi . È in effetti abbastanza comune osservare donne in stato interessante che, negli ultimi due mesi di gravidanza, indossano calzature di misura più larga rispetto al solito o scarpe senza lacci.
Piede gonfio: le cause del gonfiore monolaterale
Anche nel caso del gonfiore monolaterale, le cause sono molteplici; a parte le cause traumatiche (che inducono la formazione di un ematoma con conseguente gonfiore), si devono ricordare fra i responsabili condizioni quali la trombosi venosa (patologia che fra le altre cose è responsabile di stasi venosa con conseguente accumulo di liquidi a livello dei tessuti), le infiammazioni articolari e il linfedema, patologia caratterizzata da un eccessivo accumulo di linfa legato a un’anomalia a livello del sistema linfatico; le cause di linfedema sono molto numerose ed esistono forme del disturbo che sono primarie e altre secondarie; per approfondire si consulti l’articolo Linfedema.
Collo del piede gonfio
Non bisogna confondere il gonfiore dei piedi con quello del collo del piede. Quando solo questo è gonfio, in genere si tratta di tendinite, soprattutto quella del tibiale posteriore. Il tendine del muscolo tibiale posteriore si inserisce tra la parte interna della caviglia e il collo del piede.
Piedi gonfi: rimedi
Se non si ha la certezza del motivo che ha causato i piedi gonfi è sicuramente opportuno consultare il proprio medico curante al fine di inquadrare correttamente il problema.
Ovviamente, a prescindere dalle cause che hanno provocato l’accumulo di liquidi, è necessario provvedere in primis, tramite le varie soluzioni a disposizione, alla loro mobilizzazione e alla successiva eliminazione. Qualora sia possibile è poi necessario rimuovere la causa sottostante; se questa strada non è praticabile è opportuno cercare di ridurre la portata del problema; per farlo esistono varie opzioni, fra le quali ricordiamo massaggi drenanti, terapia compressiva con calze elastiche, trattamento farmacologico, linfodrenaggio ecc.
Ovviamente è necessario mettere in atto anche tutte quelle strategie che possono consentirci di minimizzare il problema quali, per esempio, l’indossare calzature comode e con tacchi non troppo alti, cercare di muoversi di più durante l’espletamento di quelle professioni che costringono a lungo nella stessa posizione (eretta o seduta che sia), ma soprattutto adottare un buon stile di vita (alimentazione corretta, attività fisica a medio-alta intensità, stop al fumo ecc.), la miglior soluzione per buona parte dei problemi di piccola e media portata (piedi gonfi compresi).
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